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Regioni.it

n. 4092 - mercoledì 16 giugno 2021

Sommario3
- Fedriga convoca la Conferenza delle Regioni per il 17 giugno
- Riaprono le vie del turismo, anche quelle informatiche
- Istat: aumenta povertà, un italiano su dieci nell'indigenza
- Accordo Stato-Regioni su interventi strategici
- Programma Nazionale di Riforma (Pnr): il Contributo delle Regioni e Province autonome
- Vaccinazione eterologa: sicurezza elevata

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Fedriga convoca la Conferenza delle Regioni per il 17 giugno

(Regioni.it 4092 - 16/06/2021) Il Presidente Massimiliano Fedriga ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 17 giugno alle ore 12.00 (esclusivamente in videoconferenza).
All’ordine del giorno i temi che saranno affrontati dalla Conferenza Unificata e dalla Conferenza Stato-Regioni che la ministra Mariastella Gelmini ha convocato (con modalità di videoconferenza) per lo stesso 17 giugno rispettivamente alle ore 15.00 e alle ore 15.15.
La Conferenza delle Regioni affronterà però anche altri temi fra cui:
Emergenza Covid-19
- Proposta di modello di autocertificazione per la partecipazione a eventi, cerimonie, feste, in relazione alle disposizioni dell’art. 9 del DL 65/2021;
Affari istituzionali e generali
- Proposta di documento in merito alle norme per la promozione dell’equilibrio di genere negli organi costituzionali, nelle autorità indipendenti, negli organi delle società controllate da società a controllo pubblico e nei comitati di consulenza del Governo, da rappresentare alla Commissione 1ᵃ del Senato delle Repubblica;
- Proposta di documento in merito all’esercizio del diritto di voto per le elezioni regionali e comunali da parte degli elettori temporaneamente domiciliati fuori della Regione di residenza, da rappresentare alla Commissione I della Camera dei deputati;
Affari europei e internazionali
- Programmazione 2021-2027: informativa sul riparto delle risorse europee fra le Regioni più sviluppate, fra le Regioni in transizione e fra le Regioni meno sviluppate;
Ambiente ed energia
- Ratifica della proroga del Protocollo d’Intesa che istituisce il Piano di azione per il miglioramento della qualità dell’aria (cd protocollo di Torino);
Infrastrutture, mobilità e governo del territorio
- Valutazioni in ordine all’applicazione della normativa vigente sulla capacità di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico locale e regionale;
Politiche agricole
- Proposta di ordine del giorno sulle questioni relative all’attività venatoria ed ittica;
- Proposta di documento per l’Audizione presso la Commissione XIII della Camera dei deputati in materia di "Disposizioni per la promozione dell'imprenditoria e del lavoro femminile nel settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura";
- Proposta di documento per l’Audizione presso la Commissione 9^ del Senato della Repubblica in materia di "Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina";
Sviluppo economico – Lavoro e formazione professionale
- Proposta di documento per l’audizione presso la 10^ Commissione del Senato della Repubblica sul A.S. 2117 “Tutela e sviluppo artigianato artistico”;
Politiche sociali – Istruzione – Lavoro e formazione professionale
- Prime valutazioni sulla bozza di documento recante: “Strategia nazionale per la parità di genere!.
Gli ordini del giorno (ed eventuali integrazioni) della Conferenza delle Regioni, della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Regioni sono consultabili nella sezione “rapporti istituzionali” del sito www.regioni.it



( red / 16.06.21 )

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Riaprono le vie del turismo, anche quelle informatiche

Garavaglia: banca dati comune delle strutture ricettive

(Regioni.it 4092 - 16/06/2021) “Abbiamo chiuso con le Regioni l'accordo per avere una banca dati comune delle strutture ricettive ora siamo all'ultimo miglio è al Consiglio di Stato”. annuncia il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, sottolineando che “e' fondamentale avere una mappatura vera delle strutture ricettive”.
Ciò servirà a combattere la contraffazione tramite questa nuova banca dati comune delle strutture ricettive che "consentirà un codice unico del turista, almeno si sa chi c'è e dove", e "di mettere da una parte chi si comporta bene e chi fa il furbetto".
Ora, aggiunge Garavaglia, nella ripartenza del settore c’è anche “un problema oggettivo di mancanza di manodopera, in parte affrontato con la decontribuzione per chi rientra dalla cassa integrazione. Ora dovremo fare qualcosa di analogo anche per gli stagionali, e sarebbe opportuno prevedere anche forme di flessibilità”, prevedendo qualche aggiustamento del contratto a termine.
Erika Stefani, ministro per le Disabilità, sottolinea il tema del turismo per i disabili: "Abbiamo stanziato nei giorni scorsi 30 milioni di euro, grazie al supporto del ministro Garavaglia, che saranno decisivi per lo sviluppo del turismo accessibile. Le persone disabili hanno patito più di altri gli effetti negativi della pandemia. Per questo motivo lo stanziamento di nuove risorse contribuirà a generare progetti pilota decisivi per investire sulle infrastrutture, sviluppando così servizi accessibili per tutti. Le regioni devono fare la loro parte in quanto saranno destinatarie di tali contributi e saranno inoltre chiamate a presentare progetti sul turismo accessibile”.
L’emergenza sanitaria non condiziona la scelta del tipo di vacanza (63,9% dei rispondenti), così come quelle legate al mezzo di trasporto (68,1%) e al tipo di sistemazione (73,1%).
L’Istat pubblica le stime relative sulle intenzioni degli Italiani per le vacanze, condotta con la collaborazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS).
Il 33,3% degli italiani è intenzionato a scegliere la regione di residenza, il 63,6% una diversa da quella di residenza. Prevale una durata complessiva della vacanza non superiore a 14 giorni.
Il 34% di coloro che intendono andare in vacanza ha intenzione di scegliere una sistemazione collettiva (hotel/pensione/albergo), il 32,4% preferisce la casa o l’appartamento di proprietà e il 26,3% affittare un alloggio. Il mezzo di trasporto personale è il più scelto per raggiungere il luogo di vacanza (84%).
Tra le motivazioni riportate da chi non ha intenzione di andare in vacanza, al primo posto la mancanza di risorse economiche (32,7% degli intervistati) al secondo i timori legati al Covid (15,0%) e al terzo motivi di salute (12,8%).
Una ricerca dell'Università della Valle d'Aosta e dalla Libera Università di Bolzano sulle decisioni di soggiorno dei turisti nell'estate 2021, rileva che se l'anno scorso circa metà degli italiani residenti al Nord Italia era andata in vacanza, per quest'estate la percentuale sale al 73%. La destinazione preferita resta il mare, che registra un'impennata nelle preferenze (dal 31% al 45%). Crescono anche la montagna, dal 14% al 17%, e le 'altre destinazioni' (città d'arte, lago, campagna) dall'8% all'11%.
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, evidenzia i pacchetti turistici proposti dalla Comunità Collinare del Friuli: "La montagna e la collina stanno dando ottimi riscontri al turismo regionale. Ci sono ancora enormi potenzialità inespresse nella nostra regione che questi pacchetti hanno saputo cogliere, grazie alla collaborazione con PromoTurismoFVG. Sono offerte interessanti perché diverse e innovative, capaci di intercettare i desideri dei visitatori dopo la pandemia, orientati ad un turismo lento ed esperienziale".
Mentre la regione Emilia-Romagna promuove il primo percorso permanente in Italia dedicato alla bicicletta su strade asfaltate secondarie a basso traffico e su tratti 'bianchi': 'Via Romagna' e si accredita tra le ciclovie più interessanti a livello europeo con i suoi 463 chilometri tracciati e protetti tra mare e collina.

 
Turismo: Garavaglia, banca dati strutture e' a ultimo miglio

 
DISABILITÀ. STEFANI: REGIONI CI AIUTINO SU PROGETTI TURISMO ACCESSIBILE "DECISIVI 30 MLN STANZIATI PER DIRITTO ACCESSIBILITÀ SPIAGGE"

 
Le prospettive di vacanza degli italiani in era Covid - Periodo di riferimento: Maggio 2021 - Data di pubblicazione: 14 giugno 2021
 
Turismo: Bini, pacchetti Collinare innovano potenzialità Fvg

Turismo: nasce la 'Via Romagna', oltre 400 km per i ciclisti Anello a tappe tra Ferrara, Ravenna, Forli-Cesena e Rimini

 
[Università Valle d'Aosta] Le scelte dei turisti per l’estate 2021


( gs / 16.06.21 )

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Istat: aumenta povertà, un italiano su dieci nell'indigenza

(Regioni.it 4092 - 16/06/2021) Nel 2020 aumenta la povertà assoluta, ma non quella relativa. Secondo i dati diffusi dall'Istat, nel 2020: “sono in condizione di povertà assoluta poco più di due milioni di famiglie (7,7% del totale da 6,4% del 2019) e oltre 5,6 milioni di individui (9,4% da 7,7%). Dopo il miglioramento del 2019, nell’anno della pandemia la povertà assoluta aumenta raggiungendo il livello più elevato dal 2005 (inizio delle serie storiche). Per quanto riguarda la povertà relativa, le famiglie sotto la soglia sono poco più di 2,6 milioni (10,1%, da 11,4% del 2019)”.
Nel 2020, l'incidenza di povertà assoluta è più elevata tra le famiglie con un maggior numero di componenti: è al 20,5% tra quelle con cinque e più componenti e all'11,2% tra quelle con quattro; si attesta invece attorno all'8,5% se si è in tre in famiglia.
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%, da 8,6%), ma la crescita più ampia si registra nel Nord dove la povertà familiare sale al 7,6% dal 5,8% del 2019.Tale dinamica fa sì che, se nel 2019 le famiglie povere del nostro Paese erano distribuite quasi in egual misura al Nord (43,4%) e nel Mezzogiorno (42,2%), nel 2020 arrivano al 47% al Nord contro il 38,6% del Mezzogiorno, con una differenza in valore assoluto di 167mila famiglie. “Anche in termini di individui – spiega sempre l’Istat - è il Nord a registrare il peggioramento più marcato, con l’incidenza di povertà assoluta che passa dal 6,8% al 9,3% (10,1% nel Nord-ovest, 8,2% nel Nord-est). Sono così oltre 2 milioni 500mila i poveri assoluti residenti nelle regioni del Nord (45,6% del totale, distribuiti nel 63% al Nord-ovest e nel 37% nel Nord-est) contro 2 milioni 259 mila nel Mezzogiorno (40,3% del totale, di cui il 72% al Sud e il 28% nelle Isole). In quest’ultima ripartizione l’incidenza di povertà individuale sale all’11,1% (11,7% nel Sud, 9,8% nelle Isole) dal 10,1% del 2019; nel Centro è pari invece al 6,6% (dal 5,6% del 2019)”.
La povertà assoluta colpisce 1 milione 337mila minori (13,5%, rispetto al 9,4% degli individui a livello nazionale). L’incidenza varia dal 9,5% del Centro al 14,5% del Mezzogiorno. Rispetto al 2019 le condizioni dei minori peggiorano a livello nazionale (da 11,4% a 13,5%) e in particolare al Nord (da 10,7% a 14,4%) e nel Centro (da 7,2% a 9,5%).
Le famiglie in condizioni di povertà relativa sono stimate pari a poco più di 2,6 milioni (il 10,1%) per un totale di circa 8 milioni di individui (13,5%). Rispetto al 2019 (11,4%), l’incidenza di povertà relativa familiare segna un calo generalizzato, con quote significativamente differenti tra le ripartizioni. Anche a livello individuale si registra una riduzione dell’incidenza di povertà relativa in media nazionale (dal 14,7% del 2019 al 13,5%) e questo miglioramento è in particolare nel Mezzogiorno (dal 25,8% al 22,6% del 2020). In tutte le altre ripartizioni il valore é sostanzialmente invariato. L’intensità della povertà relativa si attesta nel 2020 al 21,4%, in calo rispetto al 23,8% del 2019, raggiungendo il valore più elevato nel Mezzogiorno (22,7%) e il più basso nel Centro (18,1%).
A livello territoriale, nel Nord l’incidenza di povertà relativa si attesta al 6,3%, con valori leggermente diversi nel Nord-ovest rispetto al Nord-est (rispettivamente, 6,5% e 5,9%), al Centro è del 6,4% mentre nel Mezzogiorno, dove si registra un deciso miglioramento, è pari al 18,3% (era il 21,1%).
Su scala regionale, Basilicata (23,4%), Campania e Calabria (20,8% in entrambe) sono le regioni che registrano valori più elevati dell’incidenza, mentre il Trentino Alto Adige (4,3%), l’Emilia Romagna (5,3%) e la Valle d'Aosta (5,4%) presentano i valori più bassi, in tutti i casi non significativamente diversi dallo scorso anno.

 
LE STATISTICHE DELL’ISTAT SULLA POVERTÀ - PERIODO DI RIFERIMENTO: ANNO 2020 - DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 GIUGNO 2021

 

 



( gs / 16.06.21 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 20 maggio

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Accordo Stato-Regioni su interventi strategici

(Regioni.it 4092 - 16/06/2021) E' stato repertoriato l'atto della Conferenza Stato-Regioni del 20 maggio relativo all'Accordo in materia di interventi strategici a favore delle Regioni e province autonome. Si tratta di una serie di disposizioni relative alle liste di attesa, all'utilizzo e alla flessibilità delle risorse, al potenziamento del piano vaccinale, alle risorse 2021 per il Servizio Sanitario nazionale, al Fondo Anticipazione Liquidità, al Trasporto Pubblico Locale ed, infine, per il  sostegno comuni a vocazione montana.
Nel corso della Conferenza Stato-Regioni la Conferenza delle Regioni ha presenatto un breve documento contenenente una richiesta in materia di Tpl in gran parte recepita.
Si riporta di seguito  il testo dell'Accordo Stato-Regioni ed il link al documento della Conferenza delle Regioni del 20 maggio 2021.
1) Lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concordano sulla necessità di accelerare la campagna vaccinale anti Covid-19 coinvolgendo gli erogatori privati accreditati;
2) Lo Stato e le Regioni concordano le nroditiche per l'anno 2021 in merito alla ripartizione delle risorse finanziarie per il Servizio sanitario nazionale, all'incretnento della quota premiale e al fabbisogno standard nazionale, come esplicitato nell'allegato al presente Accordo;
3) Lo Stato conviene sulla richiesta delle Regioni e Province autonome diutilizzare le risorse correnti a valere sul Fondo sanitario nazionale 2020 previste dai decreti legge n. 18, 34 e 104 del 2020 per la realizzazione di tutti gli interventi individuati dai predetti decreti legge, prescindendo dagli importi stabiliti dai singoli commi in relazione a ciascuna linea di finanziamento. La predetta possibilità diviene effettiva a seguito del monitoraggio ettettuato dal Ministero della salute entro il 15 giugno 2021 sulle attività assistenziali previste dai citati decreti legge. Le Regioni e province autonome, pertanto si impegnano a garantire le finalità previste dall'articolo 1, commi 423 e, 425, della legge n. 178/2020, nonchè le finalità di cui all'ipotesi normativa n.3 dell'allegato n. 1 al presente Accordo. a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard per l'anno 2021,senza richiedere ulteriori apporti dal bilancio dello Stato; le modalita di monitoraggio sono ancora oggetto di approfondimento;
4) in considerazione del protrarsi dello stato di emergenza, lo Stato. le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concordano sulla necessità di autorizzare le Regioni e le Province autonome ad utilizzare nel 2021 le quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione secondo le modalità di cui ai commi 897 e 898 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018;
5) lo Stato, le Regioni e le Province autonorne di Trento e di Bolzano concorclano sulla necessità di incrementare la dotazione del fondo di cui al comma 816 dell'articolo 1 della legg n. 178 del 2020 ,al fine di consentire l'erogazione dei servizi aggiuntivi di traporto pubblico locale e regionale occorrenti per fronteggiare le esigenze trasportistiche conseguenti alle misure di contenimento derivanti dal protrarsi dello stato di emergenza: ai fini del monitoraggio delle relative esigenze le Parti concordano sulla partecipazione ai Tavoli prefettizi di cui aldecreto del Presiderrte del Consiglio dei ministri, adottato ai sensi dell'articolo 2 del decleto-legge 25 marzo 2020, n.19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020. n.35. del Dipartimento della Ragioneria nelle sue articolazioni territoriali:
6) lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concordano di integrare di 100 milioni le risorse a sostegno dei comuni a vocazione montana. stante l'aggravarsi e il prolungarsi delle restrizioni dovute alla pandemia;
7) lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concordano di ripartire il contributo previsto dall'articolo 23, comma 2. del decreto legge 22 marzo 2021, n. 41.
Per la realizzaziane del presente Accordo sono condivise le ipotesi normative di cui all'allegato n. 1 previa definizione. ove necessario. di idonea forma di compensazione degli eft-etti f"inanziari.
ALLEGATO 1
1. Potenziamento piano vaccinale
1. All'articolo 1 comma 465 della legge 30 dicernbre 2020 n. 178, dopo il primo periodo è aggiunto il seguente: "Le regioni e province autonome possono prevedere anche il coinvolgimento degli erogatori privati accreditati nell'attività di somministrazione dei vaccini contro il SARS-COV-2, attraverso l'integrazione, per tale finalità, degli accordi e dei contratti di cui all'articolo 8-quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, stipulati per l'anno 2021, anche in deroga, per la quota destinata alle prestazioni di somrministrazione dei vaccini, all'articolo 15, comma 14, primo periodo, del decreto-legge
6 luglio 2012, n.95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135 e fermo restando la garanzia dell'equilibrio economico del Servizio sanitario regionale".
2. Risorse finanziarie per il Servizio sanitario nazionale per l'anno 2021.
1. All'articolo 27 del decreto legislativo 6 maggio 2011, n.68, dopo il comma 5-bis è inserito il seguente: "5-ter. Ai fini della deterntinazione dei fabbisogni sanitari standard regionoli dell'anno 2021 sono regioni di riferimento tutte le cinque regioni indicate, ai sensi di quanto previsto dal comma 5, dal Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale".
2. All'articolo 2, comma 67-bis, della legge 23 dicembre 2009, n. 191. e successive modificazioni, si aggiunge, in fine, il seguente periodo: "Limitatamente all'anno 2021, la percentuale indicata al citato articolo 15, comma 23, del decreto-legge n. 95 del 2012, contvertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, è pari allo 0,32 per cento."
3. All'articolo 27 del decreto legislativo 6 maggio 2011" n. 68, alla fine del comma 7 è inserito il seguente periodo: "In via transitoria, per il solo anno 2021, nelle more dell'applicazione di quanto previsto al secondo periodo del presente comma ed in deroga a quanto previsto dal quarto periodo del presente comma, al fine di tenere conto della proposta regionale presentata dal Preisdente della Conferenza delle regioni e delle province autonome il 15 aprile 2021, l'85 per cento delle risorse destinate alla copertura del fabbisogno standard nazionale per il medesimo anno 2021 sono ripartite secondo i criteri di cui al presente comma e il restante 15 per cento delle medesime risorse è ripartito sulla base della popolazione residente riferita al 1° gennaio 2020".
3. Disposizioni in materia di liste di attesa e utilizzo flessibile delle risorse
1. Per Ie finalità del Piano di cui all'articolo 29 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, al fine di consentire un maggior recupero delle prestazioni di ricovero ospedaliero per acuti in regime di elezione e delle prestazioni di specialistica ambulatoriali non erogate dalle strutture pubbliche e private accreditate nel 2020, a causa dell'intervenuta emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del virus SARS-Cov-2 le regioni e le province autonorne di Trento e Bolzano possono ricorrere, dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2021:
a) per il recupero delle prestazioni di ricovero ospedaliero per acuti in regime di elezione, agli istituti già previsti dall'articolo 29, comma 2 lettere a), b) e c) de I decreto-legge l.{ agosto 2020. n. 104 convertitito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020,  n.126;
b) per il recupero delle prestazioni di specialistica ambulatoriale, agli istituti già previsti dall'articolo 29, comma 3, lettere a), b) e c) del decreto-legge 14 agosto 2020, n 104 convertito con rnodificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n.126.
Conseguentemente, la deroga al regime tariffario delle prestazioni aggiuntive prevista dall'articolo 29 del decreto legge 14 agosto 2020, n. 104, converito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 26, opera soltanto con riferimento alle prestazioni aggiuntive svolte in applicazione del predetto articolo 29 e della presente disposizione e non oltre il 31 dicembre 2021.
2. Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano per il raggiungimento delle finalità di cui al comma 1, fermo restando il prioritario ricorso alle modalità organizzative di cui al comma 1, possono integrare gli acquisti di prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale da privato, di cui agli accordi contrattuali stipulati per l'anno 2021, ai sensi dell'articolo 8-quinquies del decreto legislativo n. 502/1992, in deroga all'articolo 15, comnra 14, primo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n.95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012. n. 135 e fermo restando la garanzia dell'equilibrio economico del Servizio sanitario regionale, anche utilizzando eventuali economie derivanti dai budget attribuiti per l'anno 2020. A tal fine le regioni e le province autonolne rimodulano il piano per le liste d'attesa adottato ai sensi dell'articolo 29 del decreto-legge 14 agosto 2020. n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020. n.126, prevedendo, ove ritenuto, il coinvolgimento delle strutture private accreditate e conseguentemente rimodulando l'utilizzo deile relative risorse. Le strutture private accreditate eventualmente interessale dal periodo precedente, rendicontano alle rispettive regioni entro il 31 gennaio 2022 le attività eftettuate nell'ambito dell'incremento di budget assegnato, anche ai fini della valutazione della predetta deroga.
3. Per l'attuazione delle finaliti di cui ai commi 1 e 2 le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano utilizzano le risorse non impiegate nell'anno 2020, previste dall'articolo 29, comma 8, del decreto-legge 14 agosto 2020,n. 104. convertito con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, n.126, nonchè quota parte delle economie di cui all'articolo 1, comma 427, della legge 30 dicernbre 2020. n. 178, qualora tali economie non siano utilizzate per le finalità indicate dal medesimo articolo 1, comma 427, secondo le modalità indicate nei rispettivi Piani per il recupero delle liste d'attesa opportunamente aggiornati e dando priorità agli utilizzi secondo le modalità organizzative di cui al comma 1 e solo in via residuale alle modalità individuate ai sensi del comma 2. Il Ministero della salute monitora le attività effettuate dalle regioni e province autonome a valere sui finanziamenti di cui al presente comma.
4. Il Ministero della salute entro il 15 giugno 2021 effettua per ogni regione e provincia autonoma il rnonitoraggio delle attività assistenziali destinate a fronteggiare l'emergenza Covid-19 di cui ai decreti legge 18, 34 e 104 del 2020. Sulla base del predetto monitoraggio, a seguito della positiva certificazione delle attività previste dai citati decreti legge. le regioni e province autonome possono utilizzare le risorse correnti a valere sul Fondo sanitario nazionale 2020 previste dai decreti legge n. 18, 34 e 104 del 2020 per la realizzazione di tutti gli interventi individuati dai predetti decreti legge, prescindendo dagli importi stabiliti dai singoli commi in relazione a ciascuna linea di finanziamento.
5. Per l'anno 2021, il termine del 15 giugno di cui all'articolo 9 del decreto legge 1° aprile 2021, n.44, è differito al 10 luglio e conseguentemente, il termine del 15 luglio è differito al 10 agosto.
6. Alla copertura degli oneri, in termini di indebitamento netto, si provvede...
IL MONITORAGGIO DEL COMMA 4 E' ANCORA OGGETTO DI APPROFONDIMENTI
4. FAL - per l'esercizio 2021
1. In considerazione del protrarsi dell'emergenza COVID-19, per l'anno 2021 le Regioni e le Province autonome in disavanzo di amministrazione utilizzano le quote accantonate e vincolate del risultato di amministrazione secondo le modalità previste dall'articolo 1, commi 897 e 898, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, senza operare la nettizzazione del fondo anticipazione liquidità. Alla compensazione in termini di indebitamento netto e fabbisogno, pari a 164 milioni di euro per l'anno 2021, a 200 milioni di euro per l'anno 2022, a 190 milioni di euro per l'anno 2023, a 77 milioni di euro per l'anno 2024 e a 10 milioni di euro per l'anno 2025, si provvede mediante.....
5. Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale
1 . In considerazione del perdurare clell'emergenza epidemiologica da COVID - 19, la dotazione del fondo di cui all'articolo 1, comma 816, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, è incrementata di ulteriori 450 milioni di euro per l'anno 2021. Tali risorse sono destinate al finanziamento dei servizi aggiuntivi programmati al fine di far fronte agli effetti derivanti dalle limitazioni poste al coefliciente di riempimento dei mezzi, anche in coerenza con gli esiti dei tavoli prefettizi di cui al decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri adottato ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35.
2. Per le finalità di cui al comma 1, le Regioni, le Provincie Autonome e i Comuni, nei limiti delle disponibilità del fondo di cui al medesimo comma possono anche ricorere a operatori economici esercenti il servizio di trasporto di passeggeri su strada ai sensi della legge 11 agosto 2003, n. 218, nonchè ai titolari di licenza per I'esercizin del servizio di taxi o di autorizzazione per l'esercizio del servizio di noleggio con conducente, mediante apposita convenzione ovvero imponendo obblighi di servizio. Al personale degli operatori economici esercenti il servizio di trasporto di passeggeri su strada ai sensi della legge 11 agosto 2003, n. 218, nonchè ai titolari di autorizzazione per l'esercizio del servizio di noleggio con conducente, impiegato nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico regionale o locale si applicano esclusivamente le misure di sorveglianza sanitaria effettuata dal medico competente ai sensi dall'articolo 41 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e non si applicano le previsioni del decreto del Ministro dei trasporti e della navigazione 23 febbraio 1999, n.88, pubblicato sulla Gazzetta Utficiale del 12 aprile 1999. n.84, relative allo svolgimento delle visite di idoneità fisica e psicoattitudinale.
3. Qualora all'esito dello specifico procedimento previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al comma 1, per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano e nelle forme ivi stabilite emerga la necessità di erogare servizi aggiuntivi destinati esclusivamente agli studenti della scuola secondaria di primo o di secondo grado, le convenzioni di cui al comma 2 possono essere stipulate, previa intesa con la Regione o la Provincia autonoma e nei limiti delle risorse ad essa assegnate, anche dagli uffici dirigenziali periferici del Ministero dell'istruzione relativatnente agli ambiti teritoriali di competenza.
4. Le risorse di cui al comma 1 possono essere utilizzate, nel limite massimo di 45 milioni di euro, per il riconoscimento di contributi in favore delle aziende di traporto pubblico regionale o locale, nonchè degli operatori economici esercenti il servizio di trasporto di passeggeri su strada ai sensi della legge 11 agosto 2003, n. 218 ovvero dei titolari di licenza per l'esercizio del servizio di taxi o di autorizzazione per l'esercizio del servizio di noleggio con conducente, impiegati nell'erogazione dei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico, a titolo di compensazione dei maggiori costi sostenuti per l'utilizzo di prodotti per la disinfezione delle superfici toccate frequentemente dall'utenza e per l'uso di sistemi di sanificazione ovvero di disinfezione dell'ambiente interno dei mezzi di trasporto, nonchè per ogni altra modalità e attività finalizzata a ridurre i rischi di contagi da Covid-19.
5. Con decreto del Ministro delle infiastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono assegnate alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano nonchè alla gestione governativa della ferrovia circumetnea, alla concessionaria del servizio ferroviario Domodossola confine svizzero e alla gestione governativa navigazione laghi le risorse di cui al comma 1, ripartite sulla base dei criteri stabiliti ai sensi dell'articolo 1, comma 816, della legge 30 dicembre 2020, n.178. Con il medesimo decreto è determinata anche l'entità delle eventuali risorse da destinare per le finalità di cui al comma 4 nonchè le modalità di erogazione delle stesse.
6. Le eventuali risorse residue dello stanziamento complessivo di cui al comma 1 possono essere utilizzate, nell'anno 2021, per le finalità previste dall'articolo 200, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34. convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020. n. 77.
7. Al fine di consentire una più efficace distribuzione degli utenti del trasporto pubblico di linea, nonchè di realizzare un più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività economiche, lavorative e didattiche e gli orari dei servizi di trasporlo pubblico locale, urbano ed extraurbano, tenuto conto delle misure di contenimento individuate con i provvedimenti di cui all'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n.19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 rnaggio 2020, n.35, è istituito presso il Ministero delle infrastrutture e la mobilità sostenibili un fondo con una dotazione di euro 50 milioni per l'anno 2021, destinato all'erogazione di contributi in favore:
a) delle imprese e delle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 229, comma 4, del decreto - legge 19 maggio 2020, n.34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 , che provvedano, previa nomina del mobility manager di cui al citato articolo 229, a predisporre, entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale che possa contribuire alla realizzazione delle finalità di cui al presente comma; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilità sostenibile, incluse iniziative di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa-lavoro adottati entro il termine del 31 agosto 2021 ;
b) degli istituti scolastici di ogni ordine e grado che provvedano, previa nomina del mobility manager scolastico di cui all'articolo 5, comma 6, della legge 28 dicembre 2015, n. 221, a predisporre, entro il 31 agosto 2021, un piano degli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni, che possa contribuire alla realizzaziane delle finalità di cui al presente comma; tali contributi sono destinati al finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili, di iniziative di mobilità sosteniliile, incluse iniziative di piedibus, di car-pooling, di car-sharing, di bike-pooling e di bike-sharing, in coerenza con le previsioni dei piani degli spostamenti casa - scuola - casa adottati entro il termine del 31 agosto 2021.
8. Con decreto del Ministro delle infiastrutture e della mobilità sostenibili, da adottarsi entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, della transizione ecologica e dell'istruzione e previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, sono stabiliti i criteri e le modalità per il riconoscimento dei contributi di cui al comma 7 per il tramite degli enti locali, indicati nel medesimo decreto, nel cui territorio sono ubicati i soggetti beneficiari.
9. Agli oneri derivanti dalla presente disposizione quantificati in complessivi euro 500 rnilioni per l'anno 2021, si provvede ai sensi dell'articolo_
6. Incremento risorse sostegno comuni vocazione montana
1. E' istituito presso il Ministero del turismo un fondo, con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2021, da assegnare alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano come da Allegato che segue, per essere erogato in favore delle imprese turistiche, come definite ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 23 rnaggio 2011, n. 79, localizzate nei Comuni ubicati all'interno di comprensori sciistici. A tal fine, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano provvedono con proprio provvedimento a definire i comprensori sciistici e i Comuni al loro interno ubicati. Con il medesimo provvedimento provvedono altresì a definire criteri e modalità di assegnazione dei contributi a titolo di ristoro.

REGIONE

QUOTA SPETTANTE

BOLZANO

26.600.000

TRENTO

20.900.000

VENETO

10.068.310

LOMBARDIA

9.776.882

VALLE D’AOSTA

8.304.614

PIEMONTE

7.633.285

ABRUZZO

3.679.154

FRIULI

2.354.107

EMILIA R.

2.308.240

MARCHE

1.717.317

TOSCANA

1.574.668

SICILIA

1.266.773

BASILICATA

1.051.550

UMBRIA

949.254

CALABRIA

690.868

CAMPANIA

461.343

MOLISE

254.017

LIGURIA

218.587

LAZIO

106.721

SARDEGNA

62.725

PUGLIA

21.585

TOTALE

100.000.000


2. All'onere di cui al comma 1, pari a 100 milioni di euro per l'anno 2021,si provvede ....
7. Riparto del contributo di cui all'articolo 23, comma 2, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41
1. All'articolo 23, comma2, del decreto legge 22 marzo 2021, n.41, il secondo periodo e il terzo periodo sono sostituiti dal seguente: "Il ristoro delle minori entrate è attuato mediante riduzione del contributo alla finanza pubblica previsto per l'anno 2021 secondo gli importi indicati per ciascun ente nella seguente tabella con corrispondente riduzione del Fondo di cui al primo periodo:
Regioni e province autonome Riduzione del concorso alla finanza pubblica a titolo di ristoro della perdita di gettito per l'anno 2021 (in mln di euro)
Valle d'Aosta 6,78
Provincia di Trento  28,67
Provincia di Bolzano 29,88
Friuli Venezia Giulia 43,45
Sicilia 63,00
Sardegna 88,22
Totale 260,00

Link all'atto della Conferenza Stato-Regioni del 20 maggio: Accordo ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano in materia di interventi strategici a favore - delle Regioni e Province autonome

 


( red / 16.06.21 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 5 maggio

+T -T
Programma Nazionale di Riforma (Pnr): il Contributo delle Regioni e Province autonome

(Regioni.it 4092 - 16/06/2021) la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 5 maggio ha approvato il “Contributo regionale al Programma Nazionale di Riforma 2021”, condividendo che possa rappresentare anche un valido riferimento per il Piano nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR).
Il documento è stato inviato dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, al Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, e al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini.
Il contributo analizza oltre ottomila provvedimenti adottati dalle Regioni e dalle Province autonome nel periodo da febbraio 2020 a febbraio 2021. Come ogni anno, è stato effettuato un monitoraggio degli interventi di riforma regionali, articolato secondo le Raccomandazione Specifiche per Paese della Commissione europea, gli obiettivi dello Sviluppo sostenibile e gli Obiettivi di policy della programmazione europea 2021-2027. Allegate al documento alcune buone pratiche segnalate dalle Regioni e una matrice consuntiva di tutti i provvedimenti regionali ordinati per raccomandazione specifica e per misura.
Si riporta di seguito il link al documento integarle, il testo delle apremessa e le tabelle relative alle raccomandazioni. Contributo delle Regioni e delle Province autonome al Programma Nazionale di Riforma 2021 (PNR 2021) Le Regioni e la programmazione integrata per la crescita e lo sviluppo sostenibile dell’Italia e dell’Europa
Il Contributo delle Regioni e Province autonome (d’ora in poi Regioni) al Programma nazionale di Riforma 2021 (PNR 2021) è un documento che le Amministrazioni regionali compongono come contributo annuale al monitoraggio ed alla programmazione strategica effettuata a livello nazionale sulla base di richieste espresse dall’Unione europea (UE). Tale documento delle Regioni quest’anno deve essere inquadrato nel nuovo scenario che si è delineato nel 2020. Con l’irrompere dell’emergenza sanitaria e con la conseguente crisi economica a livello europeo è stato avviato un percorso di riorientamento del Semestre europeo: al classico apparato del Semestre medesimo, l’UE ha associato il nuovo Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), rendendoli intrinsecamente collegati e adeguando i termini previsti per il Semestre a tale nuovo Dispositivo. Tutti gli Stati Membri (SM) sono stati impegnati nel redigere Piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) strutturati per costituire un documento unico integrato col PNR, relativo al monitoraggio ed alla programmazione strategica delle riforme strutturali raccomandate a livello europeo e da presentare entro il 30 aprile 2021. A livello nazionale, pertanto, il Governo italiano ha predisposto all’interno del PNRR una sezione specifica dedicata principalmente all’attuazione delle riforme (per il dettaglio di queste riforme vedi box successivi), articolate in riforme orizzontali o di contesto (riforma della PA e riforma del sistema giudiziario), riforme abilitanti che garantiranno l’attuazione del Piano (semplificazione e razionalizzazione della legislazione e promozione della concorrenza), riforme settoriali relative a specifici ambiti di intervento o attività economiche inoltre ci sarà anche una parte relativa ad altre riforme di accompagnamento che si intendono realizzare (ad esempio la riforma fiscale, misure contenute nel Family Act per il sostegno alle famiglie con figli, per la promozione della partecipazione al lavoro delle donne, per il sostegno ai giovani, il potenziamento della rete di protezione sociale dei lavoratori, e la legge sul consumo di suolo). A questo contesto si riconduce il Contributo delle Regioni al PNR 2021, fondato sull’azione di monitoraggio attivato dalla Conferenza delle Regioni nel gennaio 2021, comprensivo di tutti gli interventi di riforma normativi, regolativi ed attuativi realizzati dalle Regioni dal febbraio 2020 al febbraio 2021, a dimostrazione del consolidato programmatorio, normativo ed attuativo delle Regioni, nonché a complemento ed in coerenza col quadro nazionale esplicitato nel PNRR, rispetto alle riforme attese a livello europeo. I principali documenti europei di riferimento, che hanno costituito la base di analisi per strutturare l’impianto del Contributo delle Regioni, sono state innanzitutto le Raccomandazioni specifiche per paese (CSR) 2020 del 20 luglio 2020 (GU C 282/74 del 26/08/2020), concentrate sulle modalità per fronteggiare l’impatto socioeconomico della pandemia ed agevolare la ripresa economica; in parallelo è stato necessario prendere in analisi anche le Raccomandazioni specifiche per paese del 2019 (GU C 301 del 05/09/2019), riguardanti riforme essenziali per affrontare le sfide strutturali a medio e lungo termine e, quindi, pertinenti e da monitorate durante tutto il Semestre europeo del 2021. Inoltre l’analisi delle CSR 2019 è stata presa in considerazione anche ai fini della programmazione strategica dei finanziamenti delle politiche di coesione 2021-2027 nell’ambito del forte legame col Semestre europeo, soprattutto in funzione delle misure di attenuazione della crisi attuale e le strategie di uscita dalla stessa. In secondo luogo, si è tenuto conto della Strategia annuale di crescita sostenibile – ASGS 2021 (COM s575 del 17/09/2020), documento di avvio del ciclo del Semestre europeo, con la quale la Commissione europea ha definito orientamenti strategici per l'attuazione del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF). La ASGS 2021 è in piena continuità con la ASGS 2020: le quattro dimensioni sostenibilità ambientale, produttività, equità e stabilità macroeconomica sono rimaste i principi guida per i piani di ripresa e resilienza degli SM e per le riforme e gli investimenti nazionali; costituiscono il centro del Semestre europeo e garantiscono che la nuova agenda per la crescita contribuisca a gettare le basi per una ripresa verde, digitale e sostenibile. Infine si è tenuto in riferimento il documento nazionale del PNRR, approvato in Consiglio dei Ministri il 24/04/2021, nel quale vengono delineate le 6 Missioni di cui si compone il piano, le componenti per ciascuna missione, le relative linee di intervento e le riforme ad esse collegate. La metodologia di lavoro Le Regioni, mediante l‘annuale Contributo al PNR, hanno attivato negli anni un percorso virtuoso, a supporto della programmazione integrata verso una crescita e uno sviluppo sostenibili, raccordando il Semestre europeo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDGs), le politiche di coesione (programmazione Risultati attesi - RA 2014-20 e Obiettivi Specifici - OS 2021- 27), i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali (PEDS) ed i Domini del Benessere Equo e Sostenibile (BES/ISTAT). Seguendo la metodologia di lavoro utilizzata nei Contributi regionali degli anni scorsi, basato sui modelli di monitoraggio predisposti dal Ministro per l’Economia e le Finanze (MEF), anche quest’anno il risultato è frutto del lavoro di analisi in relazione agli interventi di riforma regionali, qui restituita come sintesi ragionata a livello di sistema delle Regioni. In questo contributo, in coerenza con i moniti europei e con la struttura del PNRR italiano, l’analisi riguarda principalmente il monitoraggio impiantato sull’ottemperanza alle riforme richieste dalle CSR del Semestre europeo, operando nel contempo un esercizio di programmazione integrata (v. a seguire), anche quest’anno sono state individuate all’interno di ciascuna CSR le misure principali e le relative sotto-misure per restituire quadri sinottici di lettura integrata degli interventi regionali (matrici). In linea generale è stata mantenuta la maggior parte delle Misure e sotto-misure utilizzate nel PNR 2020, considerato che, secondo le indicazioni della CE, è necessario continuare il monitoraggio degli interventi di riforma per le CSR sia del 2019 sia del 2020; le CSR 2020 sono complementari a quelle 2019; altresì, le prime contengono le indicazioni per le misure emergenziali Covid-19; in tal senso quest’anno è stata inserita un’ulteriore richiesta, quale quella di evidenziare per ciascun intervento normativo riportato nella matrice se quando si tratti di azione messa in atto per fronteggiare l’impatto socioeconomico della pandemia e agevolare la ripresa economica. Quanto evidenziato nel documento delle Regioni intende, pertanto portare un contributo anche rispetto a quanto sottolineato nel PNRR italiano (pag. 34): “la Commissione ha recentemente rilevato un maggiore grado di conformità per quanto riguarda le CSR 2020” e “il Piano italiano risponde a gran parte delle CSR 2019 non ancora soddisfatte”. Il Contributo delle Regioni offre, infatti, una lettura completa e significativa degli interventi di riforma regionali rispetto alle sfide evidenziate all’Italia con le CSR 2019. Di seguito si riporta una sintesi dei principali punti di attenzione per ciascuna CSR. Nella CSR1, oltre alle consuete misure relative alle politiche di bilancio e agli interventi fiscali, quest’anno sono state inserite misure specifiche sul sistema sanitario (Misura 2, 3, 4), come richiesto nella CSR “rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario per quanto riguarda gli operatori sanitari, i prodotti medici essenziali e le infrastrutture”. Per la CSR2 è stata mantenuta la suddivisione dei tre macro temi (mercato del lavoro, istruzione e inclusione), ed è stato introdotto il tema del lavoro flessibile, inserendo il riferimento allo smart working ed al sostegno al lavoro flessibile nella Misura 3 Adattabilità, poiché rispondente ai nuovi orientamenti e avente una funzione finalizzata al mantenimento occupazionale in chiave anti Covid. Nella CSR è stato inoltre esplicitato, in questa logica, il riferimento agli strumenti a sostegno del reddito di lavoratori ed alle attività economiche, che molto hanno contrassegnato l’attività regionale nel 2020. La CSR 3, sulla base di quanto riportato nel testo della raccomandazione e dei relativi consideranda, risulta essere composta dai seguenti macro temi: Imprese, Competitività e Accesso al credito. Investimenti in infrastrutture per R&I e per le transizioni gemelle verde e digitale. Pertanto è stata suddivisa in: Competitività e imprese, dove sono state ricomprese le misure relative all’accesso al credito (Misure 1, 2 ex CSR5 PNR 2020) e alla Competitività territoriale (Misura 3); Investimenti in ricerca e innovazione (Misure 4, 5, 6); Agenda digitale - connettivitá rurale (Misura 7); Transizione verde (Misure 8, 9, 10, 11, 13, 14, 15); Sviluppo Territoriale (Misura 12). La CSR 4 ricomprende i seguenti macro temi corrispondenti alle riforme orizzontali ed abilitanti annunciate nel PNRR italiano ed attese a livello europeo: Efficienza della giustizia, Contrasto alla corruzione e promozione della trasparenza, Efficienza della pubblica amministrazione, Apertura del mercato e concorrenza - appalti pubblici. Le misure riportate in questa CSR sono quelle utilizzate per il PNR 2020. La programmazione integrata Con l’intento di proseguire il percorso già avviato negli anni precedenti, il Contributo regionale al PNR 2021 può quindi rappresentare anche uno strumento per le Regioni con cui effettuare una programmazione integrata di crescita e sviluppo: essa si esplicita attraverso un esercizio di raccordo del Semestre europeo (PNR-PNRR) con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite (SDGs), con la politica di coesione (programmazione 2014-2020 e 2021-2027), con i 12 Domini del Benessere equo e sostenibile (BES-ISTAT), con i Principi del Pilastro europeo dei diritti sociali e con le Missioni (gli ambiti tematici-componenti e le riforme) individuati nel PNRR italiano. A tal proposito, per ciascuna CSR è stato elaborato un box riepilogativo al fine di evidenziare tutti gli elementi cardine e strategici per una programmazione integrata delle politiche regionali.









Link allla versione integrale del  documento approvato della Conferenza delle Regioni del 5 maggio: Contributo delle Regioni e delle Province autonome al Programma Nazionale di Riforma 2021 (PNR 2021) - Le Regioni e la programmazione integrata per la crescita e lo sviluppo sostenibile dell’Italia e dell’Europa




( red / 16.06.21 )

+T -T
Vaccinazione eterologa: sicurezza elevata

Speranza: probabile che da venerdì il 99% del Paese sia in zona bianca

(Regioni.it 4092 - 16/06/2021) “Il piano è sostenibile, arriveranno 54,5 milioni di dosi” di vaccini a mRna entro fine settembre che consentiranno di coprire l'80% della platea di vaccinabili”, annuncia il commissario Figliuolo.
E’ partita in Campania la vaccinazione eterologa per la seconda dose a chi ha meno di 60 anni di età. Dopo il chiarimento tra la Regione Campania e il ministero della sanità, l'Unità di Crisi ha dato il via libera alle seconde dosi con Pfizer o Moderna per chi aveva fatto Astrazeneca con la prima.
Ma sul mix di vaccini per la seconda dose da somministrare a chi, pur avendo meno di 60 anni, abbia ricevuto la prima con AstraZeneca, l'Unità di crisi della regione Lazio chiede un parere al ministero della Salute perché “vi sono alcune persone che in maniera consapevole e informata chiedono di completare il percorso vaccinale per l'immunizzazione con il medesimo vaccino, ovvero AstraZeneca. Per questa quota di persone abbiamo chiesto al ministero della Salute di dare un parere riguardo a uno specifico consenso informato affinché possa decidere il medico in scienza e coscienza, poiché è importante, per raggiungere l'immunizzazione, che siano completati i percorsi vaccinali”.
Comunque nella regione Lazio “la campagna vaccinale sta procedendo regolarmente e con serenità, ieri si sono effettuati 64.541 somministrazioni al di sopra del target assegnato. Negli ultimi 3 giorni sono state eseguite oltre 8mila richiami eterologhi di utenti sotto i 60 anni che avevano effettuato la prima dose di vaccino con AstraZeneca, in particolare 7.443 con Pfizer e 812 con Moderna. Vi è una quota di circa il 10% che non si è presentata che sarà richiamata per poter completare il percorso vaccinale secondo le disposizioni nazionali”.
Il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini, spiega che alla base della vaccinazione eterologa “ci sono studi clinici che sono stati fatti nel massimo rigore etico, ma non erano studi particolarmente problematici. Il dubbio era se si sarebbero riscontrati maggiori effetti indesiderati e di che entità, e sono per lo più effetti lievi o moderati, e quindi la sicurezza per quanto riguarda la somministrazione è molto elevata”.
Anche l'immunologo Sergio Abrignani si dice “soddisfatto dei suggerimenti del Cts, di cui faccio parte. Probabilmente eviteranno almeno una quindicina di trombosi da vaccino considerando che le dosi sarebbero andate a una decina di milioni di persone”.
“Abbiamo superato 43 milioni di somministrazioni di vaccini e un italiano su 2 ha avuto una prima dose. – rileva il ministro della Salute, Roberto Speranza - Grazie a questo strumento straordinario, possiamo pianificare una fase di gestione diversa della circolazione del virus e i numeri sono sotto gli occhi di tutti. Ci sono stati giorni in cui contavamo in 24 ore 40.000 nuovi casi, poi 20.000, 11.000. Nell'ultima settima ci sono stati 11.000 contagi, un dato da prendere con cautela ma in 7 giorni abbiamo avuto i numeri che in altri momenti si facevano in mezza giornata”.
Infine il ministro della Salute, Roberto Speranza, evidenzia che con molta probabilità “a partire da venerdì avremo il 99% del Paese in zona bianca”.
"Oggi siamo scesi sotto i 100 letti occupati in terapia intensiva, - dichiara il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana - siamo scesi a 92 letti. C'è stata anche oggi una riduzione dei letti occupati negli ospedali, la situazione sta andando nella direzione giusta". 

ANSA/Via a mix vaccini.Ipotesi anticipo arrivi Pfizer/Moderna

Vaccini:Campania;al via mix, a Napoli 960 convocati under 60

Vaccino:Lazio chiede parere a ministero su chi vuole richiamo AZ

Vaccini: Lazio, in 3 giorni 8mila richiami eterologhi

++ Magrini (Aifa), su mix vaccini essere più che tranquilli ++

==Vaccini: Abrignani, mix più potente a parità di sicurezza

==Vaccini: Speranza, mix vaccinale ha dato buoni risultati

SANITA'. SPERANZA: MAI PIU' OSTACOLI E INCIAMPI NELL'ASSISTENZA


( gs / 16.06.21 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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