(Regioni.it 4091 - 15/06/2021) Il presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, dovrebbe essere a Roma il prossimo 22 giugno, per un via libera simbolico dell'Europa al Pnrr italiano. E il presidente del Consiglio, Mario Draghi, prima della visita di Von der Leyen in Italia sarà a Berlino per un bilaterale con la cancelliera tedesca Angela Merkel.
“Dobbiamo trovare la sinergia tra le istituzioni” per il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, in merito al Recovery Plan: “In ballo ci sono sicuramente i 200 miliardi, ma ci sono anche i miliardi dei fondi strutturali europei, le risorse dei fondi regionali e di quelli statali. Dobbiamo quindi sfruttare l'occasione del Recovery per integrare le politiche di crescita e rilancio del Paese in maniera intelligente”. Per questo - sottolinea Fedriga - "tutti devono lavorare nella stessa parte del campo".

“Siamo già utilizzatori di grandi finanziamenti comunitari e lo saremo ancora di più”, afferma il presidente della regione Veneto Luca Zaia nel corso della presentazione del Comitato tecnico strategico (Cts) di Veneto Lavoro, che avrà il compito di indicare la rotta a medio e lungo termine in ambito tecnologico ed economico. “Sul Recovery Plan - aggiunge Zaia - partiamo tutti sullo stesso livello, "poi vedremo chi correrà di più e chi meno. Le Regioni che avranno progetti riceveranno i finanziamenti, le altre, invece, no”.

Quindi Zaia spiega la funzione del “gruppo di lavoro che progetterà il Veneto che verrà. Lo facciamo con le difficoltà di un ente pubblico e nella ristrettezza di disponibilità, ma siamo pronti ad investire. Sarà un lavoro di servizio per la nostra Regione, anche alla luce di un Pnrr che metterà sul piatto 220 miliardi di euro di risorse”.

Mentre il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, esalta “la valutazione del nostro sistema sanitario, effettuata dal Ministero della Salute, evidenzia l’ulteriore crescita della nostra Regione nel rispondere ai bisogni sanitari dei suoi cittadini, rispetto all’ultimo anno. E’ una crescita assoluta e ancora più significativa, perché superiamo i risultati di vertice degli anni più recenti, anche relativamente alle dimensioni qualitative dell'assistenza, misurate dalla cosiddetta griglia Lea”.

Lo studio di Agenas ci dice, inoltre, che “la Toscana è fra le Regioni . rileva Giani - che durante la pandemia hanno mostrato più capacità di resilienza, riducendo meno delle altre le prestazioni ambulatoriali durante l’anno 2020”. Ora “vanno valorizzate molte esperienze sviluppate in questi mesi – aggiunge Giani - va fatto il tagliando all’apparato normativo e si devono attrarre le risorse del Pnrr, strutturando le politiche sanitarie del futuro, che vedranno al centro il territorio e il cittadino”.

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