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Garante per la Privacy: sì al Green Pass sulla piattaforma nazionale
(Regioni.it 4089 - 11/06/2021) Sì all’attivazione della Piattaforma nazionale-DGC. Parere favorevole del Garante per la Privacy al Green Pass, in particolare sullo schema di decreto attuativo che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del certificato che permette delle maggiori libertà nel corso della pandemia a chi ne è in possesso, consentendo gli spostamenti tra Regioni e l’accesso a eventi pubblici e sportivi, è ora previsto, nelle zone gialle, anche per partecipare alle feste in occasione di cerimonie civili e religiose.
Quanto alle modalità con le quali ottenere il green pass, lo schema di decreto prevede che venga messo a disposizione attraverso diversi strumenti digitali (sito web della Piattaforma nazionale-DGC; Fascicolo sanitario elettronico; App Immuni; App IO) che permetteranno agli interessati di consultare, visualizzare e scaricare le certificazioni. Inoltre gli interessati potranno rivolgersi anche al medico di famiglia e al farmacista per scaricare la certificazione verde.
Sono previste adeguate garanzie per l'utilizzo delle certificazioni verdi. In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l'uso dell'App Immuni, ma ha rinviato l'impiego dell'App IO a causa delle criticità riscontrate.
L’Autorità, che ha già avvertito il Governo sulle criticità dell’attuale versione del Inoltre sul decreto “Riaperture” si ricorda la necessità di individuare con chiarezza, in sede di conversione in legge del decreto, i casi in cui può essere chiesto all’interessato di esibire la certificazione verde per accedere a luoghi o locali.
“Proprio l’attuale indeterminatezza – spiega il Garante per la Privacy - delle circostanze in cui è richiesta l’esibizione del green pass ha favorito l’adozione, da parte di alcune Regioni e Province autonome, di ordinanze che ne hanno imposto l’uso anche per scopi ulteriori rispetto a quelli previsti nel decreto riaperture e nei confronti delle quali il Garante è già intervenuto”.
L’Autorità sottolinea, inoltre, che anche il Regolamento europeo sul green pass, attualmente in fase di adozione, prevede che lo stesso possa essere utilizzato dagli Stati membri per finalità ulteriori, rispetto agli spostamenti all’interno dell’Ue, ma solo se ciò è espressamente previsto e regolato da una norma nazionale.
In particolare, il Garante chiede chiarezza sulle finalità per le quali potrà essere richiesto il green pass che dovranno essere stabilite con una norma di rango primario.
Inoltre, “la norma dovrà prevedere che le certificazioni possano essere emesse e rilasciate solo attraverso la Piattaforma nazionale-DGC e verificate esclusivamente attraverso l’App VerificaC19. Tale app infatti è l’unico strumento in grado di garantire l’attualità della validità della certificazione verde, in conformità ai principi protezione dei dati personali, garantendo inoltre che i verificatori possano conoscere solo le generalità dell’interessato, senza visualizzare le altre informazioni presenti nella certificazione (guarigione, vaccinazione, esito negativo del tampone)”.
[Garante protezione dati personali] Certificazioni verdi: via libera del Garante, con adeguate garanzie. Disposto il blocco provvisorio per l’App IO
[Garante protezione dati personali] Certificazioni verdi: via libera del Garante, con adeguate garanzie. Disposto il blocco provvisorio per l’App IO
( gs / 11.06.21 )
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