(Regioni.it 4088 - 10/06/2021) “Ritenendo che in questo momento nessuna regione debba avere risorse in meno, anche per affrontare il tema post pandemia del settore agricolo, abbiamo deciso di creare un fondo, di circa 92 milioni, a favore di quelle regioni che nel nuovo criterio di riparto hanno meno fondi''. Lo afferma il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, riferendosi ai fondi Feasr nel corso del question  time alla Camera.

“In questo modo – spiega Patuanelli - non ci sarà nessuna regione che avrà un euro in meno, rispetto a quanto avrebbe avuto con il riparto  dei criteri storici”. “Garantiamo quindi l'applicazione piena dei Piani di sviluppo rurale e garantiamo più  risorse complessive nella spesa pubblica del Feasr”.

Per Patuanelli è la soluzione migliore: “perché tiene dentro l'esigenza di superare i criteri storici, come richiesto dalla maggior parte delle regioni, ma garantire le stesse risorse di prima anche per le regioni del centro sud'', e annuncia di aver  manifestato '”la disponibilità a tutti gli assessori di lavorare sin  da subito per individuare nuovi criteri dal 2023, che tengano dentro  le esigenze di tutti”.

Quindi l’obiettivo è di creare un fondo per le regioni penalizzate, “inserendo quelle risorse (esattamente la stessa entità di risorse, circa 92 milioni di euro), a tutela di quelle regioni che nel nuovo criterio di riparto hanno meno fondi.

Patuanelli al Question Time alla Camera su iniziative per i criteri di ripartizione dei fondi europei a sostegno del comparto agricolo annuncia che proporrà questa soluzione in Consiglio dei ministri: “Da un lato la conferma della proposta di riparto che abbiamo fatto ad aprile, cioè il primo anno 2021 il 90% di criteri storici e il 10% di criteri oggettivi; il secondo anno il 70% di criteri storici e il 30% di criteri oggettivi per il riparto. Questo nuovo criterio di riparto incide su 5 regioni per complessivi 92 milioni di euro circa nel biennio”.

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