(Regioni.it 4077 - 25/05/2021) Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “abbiamo un debito verso le future generazioni, e non è solo quello finanziario. A loro "va consegnato un futuro adeguato".

Il capo dello Stato sottolinea quindi la "collaborazione nel Paese”, come sia “indispensabile per definire e attuare i programmi del Pnrr. La loro tempestiva attuazione ha bisogno del concorso e dell'energia di tutte le forze del Paese”.

Il ministro della Transizione ecologica, Cingolani, annuncia che al 30 maggio comincerà a lavorare “il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica”, e che per quella data “dovrà essere pronta la nuova struttura del Mite, da portare in Consiglio dei ministri. Già prima dell'estate devono partire almeno i bandi e le attività correlate".
Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, spiega che “buona parte delle risorse del Pnrr" vanno su: "digitalizzazione, un hub digitale collegato a tutto il sistema digitale privato e pubblico a diversi livelli e la sostenibilita' ambientale e sociale delle strutture”.
"La nostra preoccupazione – afferma il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca - sta nella capacità di concretizzazione delle idee, nei progetti, nella riforma della Pubblica amministrazione, nel prosciugamento della palude burocratica del nostro Paese. Io ho un'abitudine in Regione: quando un mio dirigente mi presenta relazioni che vanno oltre le due cartelle io cestino subito, vuol dire che non puoi fare il dirigente e mi fai perdere solo tempo".

Il Recovery – rileva il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti - individua nella green economy e nella digitalizzazione del paese due grandi pilastri del futuro e il salto di qualità per la ripopolazione delle aree interne, per portare nel più piccolo borgo italiano servizi di qualità; ora potrà avvenire, ci sono le risorse finalmente. Dobbiamo trovare un modello di sviluppo che ci porti vicino ai territori".

Il presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, rileva che “è giunto il tempo di passare al contrattacco, di trasformare la crisi in opportunità, pensando soprattutto alle nuove generazioni, creando opportunità di sviluppo duraturo e invogliando i nostri giovani a tornare in Lucania". Per Bardi "è questa la grande opportunità rappresentata dal Pnrr, che si configura come l'ultimo treno. È ora di liberare le idee e garantire un futuro di sviluppo vero della nostra regione che parta da un cambio di passo reale, coinvolgendo sin da ora tutti gli stakeholder che saranno i protagonisti della strategia di sviluppo regionale". Bardi sottolinea il ruolo della Regione, "centro aggregatore tra le imprese che generano il valore, i centri di ricerca che sono motori dell'innovazione e il nostro territorio che è il destinatario di tutti i nostri sforzi".

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