(Regioni.it 4077 - 25/05/2021) La Commissione Ue  stima in 981 milioni di dosi le consegne di vaccini anti-Covid ai paesi Ue nel secondo semestre.

“Questa settimana metà degli adulti dell'Ue avrà ricevuto la prima dose" annuncia il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: "Abbiamo fatto progressi costanti sulla vaccinazione nell'Ue. Trecento milioni di dosi inoculate, 245 milioni di vaccinazioni, il 46% della popolazione adulta dell'Ue ha ricevuto almeno una dose e questa settimana metà degli adulti dell'Ue avrà ricevuto la prima dose".

Il Consiglio europeo accoglie con favore l'accordo sul certificato covid e ne chiede rapida attuazione. il premier Draghi ha chiesto che l'Ema si pronunci rapidamente sulla possibilità di mixare i vaccini tra prime e seconde dosi.

In merito alle vaccinazioni antiCovid, l’Unione europea spiega che aumenta “il ritmo delle vaccinazioni" e il "miglioramento della situazione epidemiologica generale, consentirà una graduale riapertura delle nostre società". Ma si dovrà "rimanere vigili per quanto riguarda l'emergere e la diffusione di varianti e agire se necessario". Infine, "sarà fondamentale il lavoro in corso per aumentare la produzione di vaccini e garantire un approvvigionamento adeguato in tutta l'Ue".

Il vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, spiega che  con l’attuale programmazione “saremo in grado dal 10-15 giugno di poter somministrare 100mila dosi al giorno e questo ci permetterà di arrivare ad avere tutti i cittadini lombardi, che lo vorranno e che saranno eligibili, vaccinati con la prima dose antro il 30 di luglio”.

"Dati oggettivi alla mano, la Regione Campania ha retto meglio di ogni altra regione d'Italia", afferma il presidente Vincenzo De Luca.
"I dati di cui tenere conto - spiega De Luca - sono il livello di occupazione delle terapie intensive e il numero dei decessi. Su questi due parametri siamo la prima regione d'Italia. Dato confermato dal fatto che ci muoviamo nel contesto più difficile d'Italia per la nostra densità abitativa maggiore e il numero più basso di personale sanitario con 20 mila dipendenti in meno”.

“Con una vaccinazione di massa di questa portata, - afferma il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani -  non ce la facciamo con i soli hub pubblici ad arrivare all'obiettivo di avere al 30 settembre la vaccinazione completa della popolazione -  aggiunge Giani - Fondamentale è trovare sinergie ed ecco la disponibilità da un lato dei medici di famiglia, che già avevano una particolare capacità di vaccinazione e di somministrazione con l'anti-influenzale, e dall'altro dei farmacisti e degli odontoiatri. La nostra capacità vaccinale verrà ad essere implementata proprio dall'aiuto che tre categorie così importanti ci riescono ad offrire”.

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