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Vaccinazioni: Figliuolo, allungare il passo. Impegno capillare delle Regioni
Donini: non è una gara tra Regioni. E' una corsa contro il tempo e contro il virus
(Regioni.it 4067 - 11/05/2021) ''L'imperativo categorico è accelerare. Abbiamo già fatto molto, ma dobbiamo allungare il passo. Il mio obiettivo è superare le 500mila somministrazioni al giorno entro giugno'', a sottolinearloin un'intervista a 'La Stampa' è il commissario all'emergenza Covid, il generale dell'Esercito Francesco Paolo Figliuolo, spiegando che ''in Italia ci sono circa 43mila medici di famiglia e 20mila farmacie. Se ogni medico inoculasse dieci vaccini al giorno, otterremmo 430.000 dosi in più alle quali se ne potrebbero
aggiungere altre 100.000 per il ruolo delle farmacie. Le previsioni sono approssimative, ma se aggiungiamo a queste proiezioni quello che già facciamo possiamo riuscirci''.
''La consegna dei vaccini potrebbe usufruire del sistema già radicato della distribuzione dei farmaci - spiega - Mentre per la catena del freddo non c'è problema, perché una volta spacchettate le fiale possono essere tenute in un normale frigorifero. Ribadisco che dobbiamo accelerare e giugno è il mese clou, quello giusto per dare la spallata. Sarebbe dunque opportuno che da ciascuna Regione venissero smistati i vaccini per medici di medicina generale e farmacie. Anche perché dopo ci sono due mesi in cui molti italiani andranno in ferie e la campagna vaccinale deve finire entro settembre''.
'Fino ad oggi abbiamo inoculato due dosi di vaccino a quasi 7 milioni e mezzo di italiani, mentre tra chi ha ricevuto solo la prima dose e chi le ha avute entrambe il totale delle somministrazioni ammonta a 24 milioni - sottolinea - Ora puntiamo l'attenzione a quelle regioni che non hanno ancora raggiunto l'80 per cento degli ultra ottantenni immunizzati''.
Perché si possa raggiungere l'obiettivo dell'immunità di gregge ''è necessario che sia vaccinato l'80 per cento della popolazione. Obiettivo che contiamo di raggiungere a fine settembre. Ma due step importanti sono anche i mesi precedenti, quando riusciremo ad avere il 60 e il 70 per cento dei vaccinati. Oggi ci attestiamo intorno al 15 per cento''. A giugno, spiega, ''lo scopo è quello di ottenere tra le 23 e le 25 milioni di dosi entro fine giugno''.
Prosegue intanto in modo ininterrotto l'azione dell Regioni per accelerare la canpagna vaccinale. "All'inizio prossimo mese cominceranno ad essere coinvolte anche le farmacie" nella campagna vaccinale anti-Covid. Lo conferma il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ricorda anche (la previsione in questo caso e' per fine maggio) la partenza degli hub aziendali. "Ci saranno hub vaccinali in tutte le province, dove le aziende vaccineranno dipendenti e loro famigliari". "Abbiamo dimostrato che avevamo ragione quando dicevamo che non mancava la nostra buona organizzazione, mancavano le dosi. Oggi cominciano ad arrivare dalle dosi e speriamo sia il segno poter uscire entro pochi mesi in questo incubo".
"Non appena il commissario Figliuolo in accordo con il Governo deciderà che è arrivato il momento di vaccinare nei luoghi di lavoro, la Regione Liguria è pronta a partire dal giorno successivo", afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in Consiglio regionale: "E' chiaro che per procedere all'applicazione del protocollo per la vaccinazione nei luoghi di lavoro occorre liberalizzare a tutte le fasce d'età la consegna del vaccino, perché risulterebbe oltremodo oneroso per le aziende procedere in base a scaglioni temporali", spiega Toti. "So che molte aziende hanno già sottoscritto accordi con la sanità privata per usufruire degli hub, come l'utilizzo di spazi aggiuntivi nell'hub di Genova San Benigno o dell'hub della Fiera di Genova che può fornire molti box vaccinali liberi".
"Ringrazio il generale Figliuolo per aver prontamente risposto alla mia sollecitazione, aumentando la fornitura di Pfizer per la Basilicata, prevista già oggi pomeriggio" scrive su Twitter il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
Sono state attivate nella tarda serata di ieri in Molise le prenotazioni per i vaccini anticovid destinate alle fasce d'età 55-59. Si può aderire attraverso la piattaforma regionale dedicata alla vaccinazioni. Le somministrazioni, come accaduto finora, non verranno effettuate per ordine di adesione, ma con il criterio dell'età.
Sono state attivate nella tarda serata di ieri in Molise le prenotazioni per i vaccini anticovid destinate alle fasce d'età 55-59. Si può aderire attraverso la piattaforma regionale dedicata alla vaccinazioni. Le somministrazioni, come accaduto finora, non verranno effettuate per ordine di adesione, ma con il criterio dell'età.
E' boom di prenotazioni per il vaccino contro il Covid-19, in Abruzzo, per la fascia di età 50-59 anni. Dalle 12.00, orario di apertura della piattaforma, alle 16.30, sono 28.400 le richieste presentate sul portale. Nel giro di quattro ore e mezza ha prenotato più del 15% degli utenti interessati. Le somministrazioni prenderanno il via a partire dal 20 maggio.
Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo un colloquio avuto oggi con il commissario nazionale Covid, generale Francesco Figliuolo, annuncia che "Dopo le isole minori, anche nei piccoli Comuni montani cominceremo nei prossimi giorni la campagna di vaccinazione generalizzata. Si inizierà con i centri al di sotto dei mille abitanti, ma contiamo di ampliare presto la platea. E'quanto siamo riusciti ad ottenere dalla intesa con la struttura del generale Figliuolo. Ho dato disposizione alle Asp affinché predispongano la necessaria organizzazione, nella certezza che potranno contare anche sulla piena collaborazione dei sindaci".
"Superate in Lombardia oltre 4 milioni di somministrazioni, corrispondenti al 90,99% del totale delle dosi consegnate. Eseguendo in media il 20% del totale delle dosi somministrate in tutta Italia, la Regione si attesta tutti i giorni al di sopra degli obiettivi fissati dal generale Francesco Paolo Figliuolo", sottolinea Regione Lombardia in un post su Facebook.
"Attenzione, non è una gara tra Regioni. E' una corsa contro il tempo e contro il virus, dobbiamo tenerci assolutamente in squadra con il governo e la struttura commissariale e fare tesoro di quello che ci viene dato". E' l'avvertimento lanciato da Raffaele Donini, coordinatore della commissione Salute della conferenza delle Regioni e assessore in Emilia-Romagna. "Uno è propenso a ottenere benevolenza sui media per le prestazioni che esegue. Ma qui non si tratta - ha ribadito Donini ospite di Timeline su Sky TG24 - di fare la gara, ma di assicurare a cittadini che hanno prenotato di potersi vaccinare, ai cittadini che hanno diritto alla seconda dose di poterla ottenere nei tempi concordati e di non tenere dosi in frigo. Il piano vaccinale è dello Stato, non ci sono piani vaccinali delle Regioni".
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( red / 11.05.21 )
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