(Regioni.it 4055 - 26/04/2021) Sul Recovery Plan “formalmente abbiamo avuto gli incontri con i diversi ministri, anche se veloci e rapidi, i passaggi sono stati fatti ma in sostanza le Regioni non hanno scritto il nuovo Piano”, rileva il presidente della regione Veneto, Luca Zaia.

“Abbiamo portato le nostre istanze – aggiunge Zaia – poi cerchiamo di capire le pieghe di questo piano, che è cospicuo. Spero che siano riconosciute quelle istanze delle Regioni. Senza le Regioni la fase operativa la vedo difficoltosa, non c'è operatività, e direi anche che va considerato l'ultimo treno che passa in questo Paese”.
“Sul Recovery – afferma il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca - abbiamo espresso da tempo dissenso. Poi per quanto riguarda i sindaci del Sud, mi auguro che non protestino quelli che hanno 3 miliardi di debiti perché sono loro che tolgono credibilità al Mezzogiorno, sono quelli che provocano le immagini di malgoverno a livello nazionale”.
Per De Luca la comunicazione che “ci è stata data sul 40% dei fondi al Sud è mistificatoria, nonostante l'impegno del Ministero per il Mezzogiorno, i risultati non sono accettabili”.
“Hanno preso 20 miliardi dei fondi di sviluppo e coesione, già destinati al Sud, e li hanno messi dentro il recovery plan, - spiega De Luca - questo significa che intanto ci hanno tolto 21 miliardi raccontandoci che quando arriveranno i fondi europei ce li restituiscono. La mia opinione e la mia esperienza mi dice che noi questi 21 miliardi non li rivedremo più”.
“Intanto continuiamo la battaglia per avere almeno il 40-45% dei fondi per il Mezzogiorno e nel frattempo prepariamoci alla sfida dell'efficienza”.

Recovery: Zaia, senza le Regioni fase operativa difficoltosa

RECOVERY. DE LUCA: NON CI SODDISFA, 45% FONDI VADANO AL SUD