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Regioni.it

n. 4054 - venerdì 23 aprile 2021

Sommario
- Conferenza delle Regioni: Fedriga spiega la lettera inviata al Presidente Draghi
- La voce dei Presidenti delle Regioni sul Decreto Legge riaperture
- PNRR: i contenuti della bozza. Domani Consiglio dei Ministri
- Fondo di sostegno a comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici: proposta di riparto
- Pandemia: le misure del nuovo Decreto legge
- Il testo del Decreto Legge "riaperture"

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PNRR: i contenuti della bozza. Domani Consiglio dei Ministri

Draghi: struttura di coordinamento centrale presso il ministero dell'Economia

(Regioni.it 4054 - 23/04/2021) Il Consiglio dei Ministri sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è in via di convocazione per domani alle ore 10.
"Il governo ha predisposto uno schema di  governance del Piano che prevede una struttura di coordinamento  centrale presso il ministero dell'Economia. Questa struttura  supervisiona l'attuazione del piano ed è responsabile dell'invio delle richieste di pagamento alla Commissione europea, invio che è  subordinato al raggiungimento degli obiettivi previsti". Lo scrive il  premier Mario Draghi, nella sua introduzione alle bozze non ancora  definitive del Pnrr, pubblicata oggi dal Foglio, soffermandosi sul  tema della gestione dei fondi europei.
"Accanto a questa struttura di coordinamento, agiscono una struttura  di valutazione e una struttura di controllo. Le amministrazioni sono  invece responsabili dei singoli investimenti e delle singole riforme e inviano i loro rendiconti alla struttura di coordinamento centrale",  spiega Draghi.
La riforma per la semplificazione "abroga o revisiona leggi che ostacolano la vita quotidiana dei cittadini, le imprese e la Pa; interviene sulle leggi in materia di Pa, di contratti pubblici, su norme di ostacolo alla concorrenza, su regole che hanno facilitato frodi o episodi corruttivi. È potenziato il Dipartimento affari giuridici e legislativi della presidenza del Consiglio e presso la presidenza viene costituito un Ufficio per la razionalizzazione e semplificazione delle leggi e regolamenti", per dare "continuità di interventi". L'ufficio sarà istituito col decreto semplificazioni.
Il decreto semplificazioni, su cui il governo punta come strumento per ridurre "l'eccesso di leggi e la loro scarsa chiarezza che ostacolano la vita dei cittadini e frenano le iniziative economiche", sarà accompagnato da un disegno di legge delega da presentare in Parlamento entro il 31 dicembre 2021, con l'obiettivo che i decreti legislativi vengano adottati entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge. La delega, si legge nella bozza di Pnrr, conterrà una nuova disciplina sugli appalti più snella rispetto a quella vigente e che "riduca al massimo le regole che vanno oltre quelle richieste dalla normativa europea" e misure per l'accorpamento e la qualificazione delle stazioni appaltanti. Parallelamente andranno semplificate le norme sulle incentivazioni alle imprese del Sud, "attualmente assai minuziose quanto ai requisiti e ai presupposti". A questo fine "una commissione interministeriale per la predisposizione di uno schema di disegno di legge in materia di incentivazione alle imprese, con particolare riferimento alle attività economiche del Mezzogiorno, sarà insediata presso la Presidenza del Consiglio entro il 30 giugno 2021".
Parallelamente andranno semplificate le norme sulle incentivazioni alle imprese del Sud, "attualmente assai minuziose quanto ai requisiti e ai presupposti". A questo fine "una commissione interministeriale per la predisposizione di uno schema di disegno di legge in materia di incentivazione alle imprese, con particolare riferimento alle attività economiche del Mezzogiorno, sarà insediata presso la Presidenza del Consiglio entro il 30 giugno 2021".
La riforma della pubblica amministrazione e quella della giustizia sono centrali nel piano di ripresa e resilienza. Per la PA - si legge nella bozza del Pnrr - la realizzazione del programma di riforme e investimenti si muove su quattro assi: Accesso, per snellire e rendere più efficaci e mirate le procedure di selezione e favorire il ricambio generazionale; Buona amministrazione, per semplificare norme e procedure; Competenze, per allineare conoscenze e capacità organizzative alle nuove esigenze del mondo del lavoro e di una amministrazione moderna; Digitalizzazione, quale strumento trasversale per meglio realizzare queste riforme.
Per raggiungere l'obiettivo della Buona amministrazione eliminando i vincoli burocratici e rendendo più efficace ed efficiente l'azione amministrativa riducendo tempi e costi per cittadini e imprese si lavora alla revisione completa di 200 procedure, si legge nella bozza del PNRR che dovrebbe andare oggi al Cdm per un primo esame. "Il tavolo tecnico ha già deliberato una completa revisione di oltre 200 procedure segnalate e individuate come critiche dopo un'estesa consultazione degli stakeholder. Questo primo ambito di procedure, scelte tra quelle di maggior impatto sulle attività delle imprese, costituisce un primo nucleo di sperimentazione per la riforma del rapporto tra amministrazioni e imprese e cittadini da applicare in modo sistematico su tutti i procedimenti, sia a livello centrale che a livello locale, tramite un'azione concertata con Regioni e Comuni In particolare, prosegue il testo, tali procedure vengono trasformate in semplici comunicazioni oppure riviste in termini di processo, in vista della loro digitalizzazione. Nel tempo questo elenco sarà esteso a circa 600 procedure".
Nell'attuazione del Pnrr sono garantite "informazione e comunicazione" per il coinvolgimento di stakeholder e grande pubblico: nasce perciò "il Portale Pnrr" che "costituisce la finestra di comunicazione del Piano". Lo si legge nella bozza del Pnrr, che annuncia un "portale dinamico che si adatterà nel tempo alle esigenze dei cittadini e faciliterà il coinvolgimento attraverso una comunicazione chiara e accessibile del PNRR e dei suoi benefici per il Paese", attraverso la condivisione di dati. I principi dell'iniziativa sono "trasparenza, semplicità, immediatezza e personalizzazione".
Oltre 20mila punti di ricarica elettrica pubblica, con quasi 14mila colonnine in città. Ma anche 570 km di ciclabili urbane e 1200 km di percorsi turistici per favorire la mobilità "soft". E per rendere il trasporto locale più sostenibile il rinnovo di 5540 autobus a basse/zero emissioni, l'acquisto di 53 treni elettrici e di navi verdi, 4 traghetti e 3 aliscafi alimentati a Gnl. Sono alcuni dei progetti contenuti nella bozza del Recovery Plan all'interno della missione per la transizione ecologica. In aggiunta viene finanziato lo sviluppo di 40 stazioni di rifornimento per veicoli su ruota a idrogeno e 9 per il trasporto ferroviario. Oltre ai treni elettrici si indica anche l'acquisto di 100 carrozze di nuova concezione sviluppate con materiali riciclabili e rivestite con pannelli fotovoltaici. Per le navi destinate ai servizi di continuità territoriale di cabotaggio e di pattugliamento dei mari è previsto un cofinanziamento del 50% per l'acquisto di 19 nuove navi a corto raggio, o 5 unità a medio lungo raggio e il retrofitting di 9 unità a corto raggio e di 47 navi a medio lungo raggio. A queste misure si accompagnano interventi per lo sviluppo di infrastrutture per il bunkeraggio di GNL che prevedono la realizzazione di 3 piccoli impianti di liquefazione nel Centro-Sud, lavori nel rigassificatore di Panigaglia per consentire il rifornimento di bettoline per il bunkeraggio e l'acquisto di 2 bettoline GNL. Viene anche finanziato l'ammodernamento del parco automezzi dei Vigili del Fuoco, con 3.600 veicoli elettrici e a gas per i servizi istituzionali e l'introduzione di 200 nuovi mezzi con alimentazione ibrida elettrico-endotermica negli aeroporti. Per il trasporto pubblico si prevede anche la costruzione di 240 km di infrastrutture equipaggiate per il trasporto di massa mentre per la ricarica elettrica pubblica si punta allo sviluppo di 7.500 punti di ricarica nelle superstrade e di circa 13.750 punti di ricarica in centri urbani, oltre a 100 stazioni di ricarica sperimentali con tecnologie per lo stoccaggio dell'energia.
Un Hub del turismo digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consenta il collegamento dell'intero ecosistema turistico. E' una delle misure previste nel progetto Turismo 4.0 della bozza del Piano di ripresa e resilienza, con risorse per 2 miliardi e 400 milioni. Previsti, inoltre, crediti d'imposta su investimenti volti migliorare le infrastrutture di ricettività, prestiti a tasso agevolato e investimenti diretti per progetti su sostenibilità climatica e digitalizzazione; risorse dedicate a sostenere operazioni di consolidamento tra le PMI e la creazione di nuove imprese da parte dei giovani under 35.
Interventi ad hoc per la città di Roma sono previsti nella bozza del piano del Piano di ripresa e resilienza, in vista della Ryder Cup del 2022 e del Giubileo del 2025. Sei le linee di intervento con risorse per 500 milioni di euro, volte a: restauro del patrimonio culturale e urbano e interventi di messa in sicurezza lungo i cammini giubilari; riqualificazione delle aree periferiche della città; rinnovo e restauro di parchi, giardini storici, fontane e ville; digitalizzazione dei servizi culturali; incremento dell'offerta culturale nelle periferie per promuovere l'inclusione sociale. 
La legge annuale sulla concorrenza introdotta nel 2009 dovrà essere effettivamente presentata ogni anno. La prima arriverà entro il 15 luglio 2021 e conterrà misure per la "realizzazione e gestione di infrastrutture strategiche, la rimozione di barriere all'entrata nei mercati, la concorrenza e i valori sociali". Lo si legge nella bozza del Pnrr, nella parte dedicata alle riforme, in cui si specifica che la legge "deve anche essere uno strumento per il potenziamento della sostenibilità ambientale e lo sviluppo di energie rinnovabili". Il governo punta in particolare ad incentivare le gare per i servizi pubblici, compreso il Tpl.
Individuare un Centro di eccellenza per le epidemie. E' quanto prevede il Pnrr, nella bozza in ingresso in Cdm. "L'andamento delle epidemie nel XXI secolo - si legge - segnala la necessità di un'attenzione particolare alla circolazione e diffusione dei virus, in particolare dovuti a fenomeni di spillover. L'individuazione, su base nazionale competitiva, di un centro di eccellenza per le epidemie consentirà una più pronta e efficace risposta della comunità scientifica nazionale rispetto al sequenziamento dei virus e alle correlate esigenze di ricerca e sviluppo per la cura e il contenimento delle conseguenti malattie".
"Il governo auspica un ruolo attivo del Parlamento lungo il periodo dei 6 anni nel controllo e monitoraggio dell'attuazione del Pnrr". Lo si legge nella bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza. "A tal fine sono previsti resoconti periodici sull'andamento del Piano al Parlamento". In base all'ultima legge di bilancio entro il 30 giugno di ciascun anno dal 2021 al 2027 il Consiglio dei ministri approva e trasmette alle Camere una relazione predisposta dalla presidenza del Consiglio dei ministri sulla base dei dati forniti dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, nella quale sono riportati i prospetti sull'utilizzo delle risorse del programma Next Generation EU e sui risultati raggiunti". La relazione indica anche "le eventuali misure necessarie per accelerare l'avanzamento dei progetti e per una migliore efficacia rispetto agli obiettivi perseguiti". Inoltre il governo è tenuto a riferire periodicamente alle Camere in merito al processo di attuazione del Piano e su ogni altro elemento utile alla relativa fase attuativa e alla valutazione dei suoi impatti, anche al fine di consentire alle Camere di verificare lo stato di attuazione degli interventi. È infine garantito il rispetto di tutti processi di informazione e di conferimento sull'attuazione del Piano nei confronti della Commissione Europea. 
Per raggiungere l'obiettivo della Buona amministrazione eliminando i vincoli burocratici e rendendo più efficace ed efficiente l'azione amministrativa riducendo tempi e costi per cittadini e imprese.si lavora alla revisione completa di 200 procedure. Lo si legge nella bozza del PNRR che dovrebbe andare al Cdm per un primo esame. "Il tavolo tecnico ha già deliberato - si legge - una completa revisione di oltre 200 procedure segnalate e individuate come critiche dopo un'estesa consultazione degli stakeholder. Questo primo ambito di procedure, scelte tra quelle di maggior impatto sulle attività delle imprese, costituisce un primo nucleo di sperimentazione per la riforma del rapporto tra amministrazioni e imprese e cittadini da applicare in modo sistematico su tutti i procedimenti, sia a livello centrale che a livello locale, tramite un'azione concertata con Regioni e Comuni In particolare, prosegue il testo, tali procedure vengono trasformate in semplici comunicazioni oppure riviste in termini di processo, in vista della loro digitalizzazione. Nel tempo questo elenco sarà esteso a circa 600 procedure". 
Gli ostacoli agli investimenti nel Paese "risiedono anche nella complessità e nella lentezza della Giustizia", che "mina la competitività delle imprese e la propensione a investire nel Paese: il suo superamento impone azioni decise per aumentare la trasparenza e la prevedibilità della durata dei procedimenti civili e penali". Lo sottolinea la bozza del Pnrr. La lentezza dei processi "è ancora eccessiva e deve essere maggiormente contenuta con interventi di riforma processuale e ordinamentale. A questi fini è necessario anche potenziare le risorse umane e le dotazioni strumentali e tecnologiche dell'intero sistema giudiziario". 
Dimezzare i tempi per il via libera ai progetti e tagliare le ore di viaggio da Nord a Sud ma anche da Est a Ovest dell'Italia, per trasferire su ferro fino al 10% dei passeggeri e il 30% delle merci: sono gli obiettivi della missione Infrastrutture del Recovery Plan per le quali, secondo quanto si legge nella bozza, vengono stanziati circa 25 miliardi. Per costruire nei prossimi 5 anni "un sistema infrastrutturale più moderno, digitale e sostenibile" si guarda all'Alta velocità ma anche alle ferrovie regionali, all'aumento delle capacità dei principali nodi ferroviari in 12 aree metropolitane e al restyling di 48 stazioni. Dimezzare i tempi per il via libera ai progetti e tagliare le ore di viaggio da Nord a Sud ma anche da Est a Ovest dell'Italia, per trasferire su ferro fino al 10% dei passeggeri e il 30% delle merci: sono gli obiettivi della missione Infrastrutture del Recovery Plan per le quali, secondo quanto si legge nella bozza, vengono stanziati circa 25 miliardi. Per costruire nei prossimi 5 anni "un sistema infrastrutturale più moderno, digitale e sostenibile" si guarda all'Alta velocità ma anche alle ferrovie regionali, all'aumento delle capacità dei principali nodi ferroviari in 12 aree metropolitane e al restyling di 48 stazioni. 
Le riforme dei processi civili e penali, del Csm e della giustizia tributaria: queste le principalli misure indicate per la giustizia nella bozza del Pnrr. Sono previsti anche interventi sull'organizzazione della macchina giuiziaria, a cominciare dall'Ufficio per il processo, un team di personale qualificato di supporto al giudice, per agevolarlo nelle attività preparatorie del giudizio. 
Potenziare l'assistenza sanitaria territoriale, capitolo che verrà finanziato con 7 miliardi di euro. Lo prevede la bozza del Pnrr. Saranno istituite Case della Comunità come "perno delle prestazioni sul territorio in ambito socio-sanitario (con un investimento di 2 mld) e si punta sull'assistenza domiciliare, al fine di migliorare le prestazioni offerte in particolare alle persone vulnerabili e disabili anche attraverso il ricorso a nuove tecnologie (investimento 4 mld). L'erogazione di cure intermedie è demandata agli Ospedali di Comunità (investimento 1 mld per 380 strutture entro il 2026). In particolare, si prevede l'attivazione di 1.288 Case della Comunità entro la metà del 2026, che potranno utilizzare sia strutture già esistenti sia nuove. Si punta poi ad aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, il 10 percento della popolazione di età superiore ai 65 anni. L'obiettivo è attivare 602 Centrali Operative Territoriali (COT), una in ogni distretto, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l'interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Attualmente lo standard del 10% per l'assistenza a domicilio è raggiunto solo in quattro 4 regioni.
Potenziare l'assistenza sanitaria territoriale, capitolo che verrà finanziato con 7 miliardi di euro. Lo prevede la bozza del Pnrr. Saranno istituite Case della Comunità come "perno delle prestazioni sul territorio in ambito socio-sanitario (con un investimento di 2 mld) e si punta sull'assistenza domiciliare, al fine di migliorare le prestazioni offerte in particolare alle persone vulnerabili e disabili anche attraverso il ricorso a nuove tecnologie (investimento 4 mld). L'erogazione di cure intermedie è demandata agli Ospedali di Comunità (investimento 1 mld per 380 strutture entro il 2026). In particolare, si prevede l'attivazione di 1.288 Case della Comunità entro la metà del 2026, che potranno utilizzare sia strutture già esistenti sia nuove. Si punta poi ad aumentare il volume delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico, entro la metà del 2026, il 10 percento della popolazione di età superiore ai 65 anni. L'obiettivo è attivare 602 Centrali Operative Territoriali (COT), una in ogni distretto, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l'interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. Attualmente lo standard del 10% per l'assistenza a domicilio è raggiunto solo in quattro 4 regioni. L'ospedale di Comunità è destinato a pazienti che necessitano interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata, di norma dotato di 20 posti letto (con un massimo di 40 posti letto) e a gestione prevalentemente infermieristica, tale da contribuire, si legge nella bozza del Pnrr, a una "maggiore appropriatezza delle cure e determinare una sostanziale riduzione di accessi impropri ad altre prestazioni" L'investimento si concretizzerà nella realizzazione di circa 380 ospedali di Comunità. La Casa della Comunità diventerà invece la casa delle cure primarie e lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici. Nella Casa della Comunità sarà presente il punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie. Sarà una struttura fisica in cui opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e potrà ospitare anche assistenti sociali. È finalizzata a costituire il punto di riferimento continuativo per la popolazione, anche attraverso una infrastruttura informatica, un punto prelievi, la strumentazione polispecialistica, e ha il fine di garantire la presa in carico della comunità di riferimento. Tra i servizi inclusi è previsto, in particolare, il punto unico di accesso (PUA) per le valutazioni multidimensionali (servizi socio-sanitari) e i servizi consultoriali con particolare riferimento alla tutela del bambino, della donna e dei nuclei familiari secondo un approccio di medicina di genere. Entro il primo trimestre del 2022 è prevista la definizione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo che vedrà il Ministero della Salute (come autorità responsabile per l'implementazione) e il coinvolgimento delle amministrazioni regionali e di tutti gli altri enti interessati. Spazio, nel pnrr, anche alla telemedicina come strumento per il potenziamento dell'assistenza territoriale.

La bozza pubblicata su "leasenews.it":
https://leasenews.it/news/normativa/ultima-bozza-del-pnrr-prima-del-cdm


Recovery:sanità su territorio,Case comunità e cure domicilio

Recovery:sanità su territorio,Case comunità e cure domicilio

++ Recovery:bozza Pnrr;riforme di processi,Csm e cause fisco ++

++ Recovery: 25 mld per i treni veloci, restyling 48 stazioni ++

++ Recovery: bozza Pnrr; contenere lentezza processi ++

Recovery: P.A, per semplificazione 200 procedure da rivedere

Recovery: bozza; governo auspica ruolo attivo Camere

++ Recovery: bozza; un Centro di eccellenza per le epidemie ++

Scuola:Zaia,da cdm bozza con riaperture a 60%,uscita con 70%

++ Recovery: concorrenza;ddl a luglio,più gare servizi pubblici

++ Recovery: turismo, hub digitale e risorse per under 35 ++

++ Recovery: a Roma fondi per restauro monumenti e periferie ++

Recovery: bozza, nasce "Portale Pnrr", sito per i cittadini

Covid: anticipata al 15 giugno riapertura fiere

Recovery: P.A, per semplificazione 200 procedure da rivedere

++ Recovery: P.A: accesso snello, semplificazione e digitale ++

Recovery:13.750 colonnine ricarica in città,1200km ciclabili

Recovery: semplificazioni; dl dopo Pnrr, da Via ad appalti



( red / 23.04.21 )
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