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Riaperture e vaccini
Draghi: vedremo come inserire il parametro delle vaccinazioni delle categorie a rischio tra i parametri che si usano per autorizzare le riaperture
(Regioni.it 4044 - 09/04/2021) “Chi vaccinerà di più riaprirà prima”, afferma il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini: “sapremo con il generale Figliuolo riprogrammare la campagna vaccinale nel tempo più breve possibile, alla gente dobbiamo dire che abbiamo usato finora la massima precauzione, ma che bisogna vaccinarsi”.
“Maggio – aggiunge Gelmini - deve essere il mese delle riaperture delle attivita' economiche, del ritorno alla vita, speriamo che sulla base dei dati si possa riaprire qualcosa anche ad aprile”.
Lo aveva già indicato il premier Mario Draghi: "e poi vedremo come inserire con i ministri il parametro delle vaccinazioni delle categorie a rischio tra i parametri che si usano per autorizzare le riaperture.
Pensate quant'è importante soprattutto per la riapertura delle scuole, soprattutto per quelle dei più grandi: uno dei criteri per chiudere era che tornavano a casa e contagiavano i vecchi, i nonni".
Draghi pensa innnzitutto “a un piano di riapertura delle fiere e degli eventi: è il miglior messaggio di fiducia al paese. Stiamo guardando al futuro delle prossime settimane”, e aggiunge che “il 30 aprile è la data di scadenza del periodo previsto nell'ultimo decreto", "ma lì si dice anche che qualora l'andamento delle vaccinazioni e dei contagi mostrasse la possibilità, si possono riconsiderare le cose anche prima. Il governo sta lavorando su tutto questo. Avere date significa conoscere esattamente i parametri rilevanti a una certa data. In tutto questo c'è la volontà del governo di vedere le prossime settimane come di riaperture non di chiusure”.
Per il ministro della salute, Roberto Speranza: "nelle prossime settimane ci sono le condizioni perchè, in un incrocio tra effetti delle misure prese e accelerazione delle vaccinazioni, si possano creare le condizioni, in un percorso graduale, facendo un passo alla volta, per avere in sicurezza una stagione profondamente diversa dal passato".
“Il 30 aprile potremo non pensare piu' alle restrizioni ma al giro di boa, a un lavoro di convivenza con il virus, anche perchè avremo i vaccini che sono andati avanti", dichiara il presidente della regione Veneto, Luca Zaia.
Lo aveva già indicato il premier Mario Draghi: "e poi vedremo come inserire con i ministri il parametro delle vaccinazioni delle categorie a rischio tra i parametri che si usano per autorizzare le riaperture.
Pensate quant'è importante soprattutto per la riapertura delle scuole, soprattutto per quelle dei più grandi: uno dei criteri per chiudere era che tornavano a casa e contagiavano i vecchi, i nonni".
Draghi pensa innnzitutto “a un piano di riapertura delle fiere e degli eventi: è il miglior messaggio di fiducia al paese. Stiamo guardando al futuro delle prossime settimane”, e aggiunge che “il 30 aprile è la data di scadenza del periodo previsto nell'ultimo decreto", "ma lì si dice anche che qualora l'andamento delle vaccinazioni e dei contagi mostrasse la possibilità, si possono riconsiderare le cose anche prima. Il governo sta lavorando su tutto questo. Avere date significa conoscere esattamente i parametri rilevanti a una certa data. In tutto questo c'è la volontà del governo di vedere le prossime settimane come di riaperture non di chiusure”.
Per il ministro della salute, Roberto Speranza: "nelle prossime settimane ci sono le condizioni perchè, in un incrocio tra effetti delle misure prese e accelerazione delle vaccinazioni, si possano creare le condizioni, in un percorso graduale, facendo un passo alla volta, per avere in sicurezza una stagione profondamente diversa dal passato".
“Il 30 aprile potremo non pensare piu' alle restrizioni ma al giro di boa, a un lavoro di convivenza con il virus, anche perchè avremo i vaccini che sono andati avanti", dichiara il presidente della regione Veneto, Luca Zaia.
Intanto si prevede un allentamento delle misure, in quanto almeno 5 regioni sperano di passare da rosso ad arancione da lunedì, quindi il colore prevalente sarà l’arancione.
Il valore dell'Rt nazionale è sceso a 0,92, rispetto allo 0,98 della scorsa settimana. Secondo i primi dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute che sarà diffuso oggi e diminuisce anche il valore dell'incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti che arriva a 185 dai 232 della scorsa settimana.
++ Gelmini a Regioni, chi vaccinerà di più riaprirà prima ++
ANSA/ Regioni spingono su arancione, 'vogliamo ripartire'
++ Scende Rt nazionale a 0,92, l'incidenza a 185 ++
++ Gelmini a Regioni, chi vaccinerà di più riaprirà prima ++
ANSA/ Regioni spingono su arancione, 'vogliamo ripartire'
++ Scende Rt nazionale a 0,92, l'incidenza a 185 ++
( gs / 09.04.21 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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