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Coronavirus: la giornata nazionale in memoria delle vittime nelle parole dei Presidenti di Regione
(Regioni.it 4028 - 18/03/2021) "Oggi le bandiere sono a mezz'asta davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna, in segno di profondo cordoglio, mio personale e dell'intera comunità regionale. Ci uniamo tutti a chi ha perso i propri cari": e' il messaggio del presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nella giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Covid 19. "Il numero delle persone che non ci sono più è impressionante. Il nostro pensiero - scrive il Presidente su Facebook - va a tutti loro: 11.236 uomini e donne in Emilia-Romagna, a ieri, e 103.432 in Italia. Dietro a ciascuna di queste persone - concluide il Presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni - c'e' una famiglia che ha sofferto e che soffre tuttora. Ci sono amici, colleghi, affetti. Una sofferenza inimmaginabile".
"Un anno fa a Bergamo i camion dell'esercito portavano via centinaia di bare con i morti destinati alla cremazione fuori città. Un'immagine terribile - scrive il Presidente della Regione Liguria e Vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, sulla sua pagina Facebook - che ha raccontato al mondo il dramma che stava vivendo il nostro Paese. Quel 18 marzo è stato scelto come Giornata Nazionale in memoria delle vittime del Covid, che celebreremo ogni anno. Noi, dopo averle ricordate lo scorso 26 febbraio al cimitero di Staglieno, lo faremo anche oggi con un minuto di silenzio e le bandiere di Regione Liguria a mezz'asta. Ma soprattutto, lo faremo promettendoci di non dimenticare, chi non c'è più, chi combattendo in prima linea per salvare vite rappresenta la nostra più grande speranza. Lo faremo non arrendendoci e continuando a lottare ancora più uniti contro quel nemico invisibile che tanto ci sta portando via".
"Siamo pronti ad affrontare la vaccinazione massiva che dovrebbe iniziare ai primi di aprile se le consegne saranno rispettate e se tutti i vaccini potranno essere utilizzati". Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della visita del premier Mario Draghi a Bergamo. "Noi pensiamo che tutto vada nel modo migliore come numeri e quantita' di vaccini- aggiunge- dopodiche' dobbiamo aspettare le decisioni". Nel frattempo, "facciamo tutto quanto necessario", afferma.
"Siamo grati per la presenza del presidente del Consiglio Draghi nella città più colpita nella prima fase della pandemia. Bergamo ha dimostrato di essere una grande comunità che ha saputo reagire di fronte a un evento non prevedibile e che nessuno conosceva e che ha comportato all'inizio una lotta assolutamente impari", ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a margine della cerimonia della Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia di coronavirus a Bergamo. "Una comunità che ha dimostrato di essere coesa e che ora dimostra di voler ripartire con altrettanta determinazione", ha aggiunto. "Quella di oggi e' una giornata molto importante: commemoriamo le vittime di questo terribile virus alle quali rivolgiamo il nostro ricordo. A loro va sempre il pensiero di tutti i lombardi. A loro, ma anche a tutti i familiari che, purtroppo, hanno subi'to questi lutti", ha ricordato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, oggi a Bergamo, per la 'Giornata nazionale delle vittime da Covid-19'. "E' importante che il presidente del Consiglio, Mario Draghi abbia deciso di essere oggi in Lombardia, epicentro di questa terribile pandemia. Bergamo e l'intera regione sono i territori che piu' hanno sofferto, che piu' sono stati martoriati dal Coronavirus. La Lombardia e Bergamo - ha concluso Fontana - stanno dimostrando, e hanno dimostrato, una grande capacita' di resistenza, di difesa, di grande coesione. Consapevoli delle proprie forze, stanno esprimendo la volonta' di ripartire, la volonta' di superare i problemi quotidiani".
"Da Adriano Trevisan di Vo' Euganeo, il 21 febbraio 2020, alle 10.300 vittime registrate fino ad oggi nella nostra regione (oltre 100.000 in Italia). Sono i deceduti a causa del Covid, la maggior parte anziani, che le famiglie non hanno nemmeno potuto salutare con una cerimonia "normale" per ragioni di sicurezza sanitaria". Lo scrive su Fb il presidente del Veneto Luca Zaia ricordando che "oggi 18 marzo è stata istituita la prima Giornata Nazionale in memoria delle vittime della pandemia da coronavirus, per conservare e rinnovare il ricordo di tutte le persone che sono decedute in questi 13 mesi, e riflettere sull'importanza dei nostri comportamenti (prevenzione, osservanza delle regole e vaccinazione), per uscire presto da questa guerra che ha sconvolto la nostra vita". Un minuto di silenzio è stato fatto oggi nel corso della quotidiana conferenza stampa dal presidente del Veneto, Luca Zaia, in memoria delle vittime del Covid. "Si fano tanti bilanci su questa tragedia - ha detto Zaia - voglio solo ricordare le persone che hanno perso la vita. La nostra è una regione toccata duramente, l'ottava in Italia per mortalità, l'abbiamo vissuta da vicino. Ricordo che nei primi tempi si lavorava a mani nude, senza protocollo operativo, senza dispositivi. Le persone che hanno perso la vita maldestramente sono state liquidate come anziane o con malattie. Non posso non ricordare nei primi tempi la giustificazione che ne muoiono più per influenza. Una frase ignobile, anche un solo morto - ha concluso Zaia - è tragedia".
Anche le bandiere di Palazzo Donini, a Perugia sono a mezz'asta tutto il giorno in segno di lutto. ''Una giornata dedicata alle vittime del Covid, un omaggio e un ricordo alle persone che hanno perso la vita aggredite da questo terribile virus, contro il quale stiamo combattendo ogni giorno da oltre un anno'', ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. ''Anche per loro dobbiamo continuare incessantemente a fare la nostra parte, ognuno per ciò che concerne il proprio ruolo, per riuscire quanto prima ad uscire da questa pandemia che ha modificato il nostro modo di vivere e che ha spezzato la vita dei nostri cari. A loro va il pensiero dell'intera comunità umbra che si stringe con affetto attorno alle famiglie colpite dal lutto'', ha aggiunto.
"Questa terza ondata, la zona rossa, ci dimostrano che non è ancora finita, ma abbiamo un'arma in più per uscire da questo drammatico incubo, il vaccino. E lo diciamo oggi mentre attendiamo il responso di Ema sull'utilizzo di AstraZeneca, un passaggio estremamente opportuno e importante perché la fortuna di una campagna vaccinale si basa sulla fiducia". Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dopo il minuto di silenzio osservato per la Giornata nazionale per le vittime del Covid con cui ha aperto la tappa torinese del roadshow sui fondi europei. Una fiducia, sottolinea, "che si ottiene solo se le più alte istituzioni europee, al cospetto non di un'azienda sanitaria locale ma dell'Europa e del mondo intero, daranno un'ulteriore, ultima certificazione, che noi ci auguriamo ovviamente vada nella direzione di poter ripartire subito, in sicurezza assoluta. E anche con una comunicazione - aggiunge - che come Regione abbiamo pronta e che ci permetterà di rilanciare la bontà, la sicurezza della campagna di vaccinazione".
"E' una giornata di grande dolore per tutti quanti noi, per tutti quelli che hanno seguito in questo anno le vicende del Covid. C'e' stato quasi quotidianamente un incontro con la sofferenza, con la solitudine, con l'angoscia delle persone. Sono situazioni e immagini indimenticabili che domandano a ognuno di noi una grande consapevolezza della drammaticita' dei problemi". Lo ha scritto in un post su Facebook il Presidente della Campania Vincenzo De Luca che non ha voluto far mancare un suo messaggio in occasione della Giornata Nazionale per le vittime del Covid. "Esprimiamo - afferma ancora il governatore - il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime, nel cui ricordo ribadiamo l'impegno a mettere in campo tutte le misure e le iniziative necessarie per porre termine a questo calvario, ed evitare altre sofferenze e altri lutti".
"Oggi, 18 marzo, è la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia, istituita dal Parlamento. In questo anno abbiamo conosciuto un dolore inedito, abbiamo perso decine di migliaia di persone, che le famiglie e i propri cari non hanno potuto salutare nel modo più dignitoso. Il nostro pensiero, oggi e ogni giorno, va a tutti loro, alle persone che non ci sono più: alle 2.464 nelle Marche e alle oltre 100.000 in Italia". Lo dichiara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. "Questa ferita deve farci riflettere su quanto sia fondamentale oggi essere uniti nella lotta al Coronavirus, su quanto anche ciascuno dei nostri comportamenti sia importante per uscire il prima possibile da questa drammatica pandemia", conclude Acquaroli.
"Abbiamo impresse nella mente le tristi immagini dello scorso anno quando, il 18 marzo, a Bergamo, gli automezzi dell'Esercito portarono via decine e decine di bare. Un colpo al cuore, una ferita per tutti gli italiani. In questi ultimi mesi, purtroppo, anche nel nostro Molise tanti corregionali ci hanno lasciato. Molti di noi hanno perso amici, colleghi di lavoro, familiari senza la possibilita' di poter star loro accanto nelle ultime ore di vita". Cosi' il presidente della Regione Molise, Donato Toma, in occasione della prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Coronavirus. "Le istituzioni devono profondere il massimo impegno per uscire, nel piu' breve tempo possibile, da questa pandemia. Abbiamo, pero', il dovere di ricordare chi non c'e' piu', chi ha lasciato le proprie famiglie, i propri cari, le comunita'. Ieri il Parlamento ha dato il via libera all'istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di Coronavirus con l'obiettivo di conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone decedute a causa del Covid. Un atto dovuto, di grande civilta'. Non e' il momento delle polemiche, bisogna agire tutti insieme per venire fuori, al piu' presto, da questo incubo" conclude il presidente Toma.
"Madri, padri, nonni, sorelle e fratelli, figli, amici: il Covid ha scavato un vuoto immenso nei nostri affetti. Una frattura nel tessuto sociale delle comunità. Noi non vi dimenticheremo", scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: ""Onoreremo il vostro ricordo, combattendo uniti per sconfiggere il virus e per ricostruire speranza e futuro".
"4.383, cifra durissima di un dolore che segnera' per sempre la nostra Isola. Cifra terribile di un anno drammatico, difficilissimo, che nessuno era preparato ad affrontare. Oggi, nella giornata che la nazione dedica alle vittime del Covid, anche le bandiere della Regione sono a mezz'asta, nel ricordo dei 4.383 siciliani che il virus si e' portati via". Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella Giornata nazionale in memoria della vittime del Covid-19. "Ma, assieme all'omaggio doveroso, e all'abbraccio ai loro familiari, rinnoviamo con tutte le nostre forze, l'impegno a far si' che, al piu' presto, la battaglia contro questo implacabile virus sia vinta. Uniti, ce la faremo".
Con la messa a dimora di un albero di ulivo nel Parco dell'Autonomia di Villa Devoto, a Cagliari, il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha ricordato le vittime del Covid 19, in occasione della Giornata nazionale istituita lo scorso anno dal Parlamento. "Segno di speranza e simbolo di fiducia e ottimismo affinché nessuna altra vita possa essere interrotta da un virus assassino che ha privato i sardi della libertà, e perché la Sardegna possa rialzarsi più forte di prima", ha commentato il presidente Solinas. "Piantare un albero significa guardare con ottimismo al futuro perché gli alberi sono i polmoni del nostro Pianeta, sono speranza e vita. Con questo gesto - ha aggiunto - vogliamo testimoniare vicinanza e affetto a tutte le famiglie sarde che hanno perso una persona cara, a chi si è sentito solo e nella paura ha saputo trovare la via e il coraggio per uscire dal dramma del Covid, a coloro che hanno sofferto e combattuto. Oggi siamo chiamati a fare tesoro di quanto accaduto, è questo l'unico modo che abbiamo per continuare ad affrontare questa guerra, con gli strumenti che la Scienza ci ha dato ma anche con lo spirito giusto. I fatti accaduti, il dolore e le lacrime versate devono spingerci alla riflessione e all'adozione di atteggiamenti responsabili e improntati alla massima prudenza. Tutti insieme possiamo immaginare un futuro libero dal virus. Uniti, dobbiamo collaborare per raggiungere questo obiettivo. Ognuno può e deve fare la sua parte, con spirito propositivo, fiducia e leale collaborazione", ha concluso Solinas.
"4.383, cifra durissima di un dolore che segnera' per sempre la nostra Isola. Cifra terribile di un anno drammatico, difficilissimo, che nessuno era preparato ad affrontare. Oggi, nella giornata che la nazione dedica alle vittime del Covid, anche le bandiere della Regione sono a mezz'asta, nel ricordo dei 4.383 siciliani che il virus si e' portati via". Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nella Giornata nazionale in memoria della vittime del Covid-19. "Ma, assieme all'omaggio doveroso, e all'abbraccio ai loro familiari, rinnoviamo con tutte le nostre forze, l'impegno a far si' che, al piu' presto, la battaglia contro questo implacabile virus sia vinta. Uniti, ce la faremo".
Con la messa a dimora di un albero di ulivo nel Parco dell'Autonomia di Villa Devoto, a Cagliari, il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha ricordato le vittime del Covid 19, in occasione della Giornata nazionale istituita lo scorso anno dal Parlamento. "Segno di speranza e simbolo di fiducia e ottimismo affinché nessuna altra vita possa essere interrotta da un virus assassino che ha privato i sardi della libertà, e perché la Sardegna possa rialzarsi più forte di prima", ha commentato il presidente Solinas. "Piantare un albero significa guardare con ottimismo al futuro perché gli alberi sono i polmoni del nostro Pianeta, sono speranza e vita. Con questo gesto - ha aggiunto - vogliamo testimoniare vicinanza e affetto a tutte le famiglie sarde che hanno perso una persona cara, a chi si è sentito solo e nella paura ha saputo trovare la via e il coraggio per uscire dal dramma del Covid, a coloro che hanno sofferto e combattuto. Oggi siamo chiamati a fare tesoro di quanto accaduto, è questo l'unico modo che abbiamo per continuare ad affrontare questa guerra, con gli strumenti che la Scienza ci ha dato ma anche con lo spirito giusto. I fatti accaduti, il dolore e le lacrime versate devono spingerci alla riflessione e all'adozione di atteggiamenti responsabili e improntati alla massima prudenza. Tutti insieme possiamo immaginare un futuro libero dal virus. Uniti, dobbiamo collaborare per raggiungere questo obiettivo. Ognuno può e deve fare la sua parte, con spirito propositivo, fiducia e leale collaborazione", ha concluso Solinas.
"Una giornata di ricordo per chi ha perso la vita, di gratitudine per chi l'ha persa aiutando gli altri e di impegno verso tutti a tutelare la propria vita e quella degli altri attraverso il rigoroso rispetto delle regole". Sono infine le parole del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano in occasione della prima giornata nazionale dedicate alle vittime della pandemia. Sul palazzo della Regione e' stata esposta la bandiera a mezz'asta. "La lotta e' in corso e quindi - conclude Emiliano - questa commemorazione e' un momento di questa durissima battaglia che tutto il mondo sta conducendo".
COVID: ZAIA, 'USCIRE PRESTO DA QUESTA GUERRA CHE HA SCONVOLTO NOSTRA VITA' =
Covid, Toti: lottiamo ancora più uniti contro il nemico invisibile
COVID: TESEI (UMBRIA), 'A VITTIME E FAMIGLIE IL PENSIERO DELL'INTERA COMUNITA'' =
Vaccini: Cirio, passaggio Ema importante per fiducia
Covid:minuto silenzio Zaia, nostra regione toccata duramente
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Covid: Bonaccini,bandiere a mezz'asta;uniti a chi ha perso cari
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Vaccini: Cirio, passaggio Ema importante per fiducia
COVID: ACQUAROLI (MARCHE), 'ABBIAMO CONOSCIUTO DOLORE INEDITO, UNITI NELLA LOTTA AL VIRUS'
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COVID: GIORNATA PER VITTIME, IN SARDEGNA MESSA A DIMORA DI UN ULIVO PER RICORDARE MORTI PER IL VIRUS
( red / 18.03.21 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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