(Regioni.it 4026 - 16/03/2021) Per Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte, con il Governo Draghi il dialogo con le Regioni è migliorato, “prima c'erano solo delle comunicazioni. Le Regioni venivano convocate due ore prima” e “molto spesso li avevamo già letti sulla stampa online. Oggi c'è maggiore concertazione e possibilità di essere ascoltati. Inoltre le Regioni sono state coinvolte anche sul Recovery plan”.

In Parlamento è stato consegnato un nuovo testo 'aggiornato' dal ministero dell'Economia per gli investimenti del Piano di ripresa e resilienza nazionale al fine di accedere al Next Generation Eu.

Sono stati indicati 46,3 miliardi per la digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; 69,8 miliardi per "rivoluzione verde e transizione ecologica"; 31,98 miliardi per le infrastrutture per la mobilità sostenibile; 28,49 miliardi per il sistema educativo e ricerca; 27,62 miliardi per inclusione e coesione sociale; 19,72 miliardi per il sistema sanitario.

Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel corso di un’audizione, in videoconferenza, alle commissioni congiunte Industria, Attivita' produttive e Ambiente di Senato e Camera, spiega che “la transizione ecologica non avverra' senza una transizione burocratica e una revisione della governance”, sottolineando il tema di “un bel progetto che ci verra' finanziato nel primo tempo, ma nel secondo tempo si dovrà realizzare e spendere e farci rimborsare”. Quindi per il PNRR “la sfida nella sfida e' questa”.

“Per il Mezzogiorno – rileva il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, in riferimento al Pnrr, nel corso di una audizione presso le Commissioni Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato – è un’occasione storica”, quella “di affrontare con concretezza e determinazione il tema del divario socio-economico che da sempre lo penalizza rispetto al Centro-Nord e ai territori più avanzati d'Europa. Ora o mai più. Le risorse sono ingentissime. Vanno utilizzate bene e rispettando i tempi stretti che ci vengono assegnati”.

In merito alla programmazione strategica del Fondo di Sviluppo e Coesione, “è mia intenzione procedere con urgenza a una 'delibera stralcio' che sbloccherà, tra passato e nuovo ciclo FSC, 3 miliardi per le regioni meridionali e 1 miliardo per quelle centro-settentrionali, al fine di dare soluzione di continuità agli interventi per la coesione curati dalle Regioni, impedendo così colli di bottiglia e rallentamenti che potrebbero determinarsi a causa dei ritardi nella definizione e formalizzazione dei nuovi regolamenti europei sui fondi per la coesione”.

"Occorre una visione d'insieme tra tutti gli strumenti in campo, serve coerenza strategica tra i diversi livelli di programmazione e di attuazione degli interventi, così come occorre sinergia e pieno coordinamento tra tutti gli attori in campo. Stato, Regioni, Comuni ed altri enti territoriali non possono operare come compartimenti stagni, ognuno geloso delle proprie risorse, e forse del proprio racconto, ma sentirsi parte di una strategia unitaria e comune”.

Carfagna quindi annuncia che il dialogo con le parti sociali, L'Anci e i presidenti delle Regioni, “culminerà i prossimi 23 e 24 marzo in una due giorni di ascolto e confronto, una vera e propria Consulta Pubblica sul futuro del Mezzogiorno, aperta ai contributi di tutti i cittadini, le istituzioni pubbliche e private, gli attori sociali e alcune delle voci piu' autorevoli del dibattito sul Sud”.

Il Governo ha inoltre avviato "la procedura per l'assunzione di 2.800 figure specialistiche da destinare alle Regioni, alle Citta' Metropolitane ed ai Comuni, nonchè all'Amministrazione centrale, per dare supporto nell'attuazione delle misure ed azioni progettuali che partiranno nei prossimi mesi”.
Sulle infrastrutture, dichiara il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini “c'è la necessità di investimenti straordinari” anche “per evitare che accadano disastri come quello del Ponte Morandi”, questi portano “benefici per il sistema economico ma anche per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e di decarbonizzazione”.
Giovannini annuncia anche l’avvio di una commissione, con la partecipazione del Consiglio di Stato, della Corte dei conti, dell'Anac e del ministero della Pubblica amministrazione per arrivare in tempi molto rapidi a una serie di proposte che verranno discusse con le regioni, le province, i comuni, che poi verranno presentate all'esame degli stakeholder come introdurre e migliorare le norme per la realizzazione del Pnrr".

Infine per il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi la scuola è il “perno fondante della crescita: da troppo tempo l'economia europea è anemica e quella italiana non cresce. E' fondante il tema della organizzazione complessiva dei sistemi educativi”.
"La scuola tornerà in presenza e in sicurezza il prima possibile. Abbiamo tenuto aperto il I ciclo fino allo stremo". Per Bianchi "quella di quest'anno sarà una prova di maturità vera: abbiamo abbandonato l'idea che si lavorava 5 anni e poi arrivava una busta con i temi e si faceva una sorta di lotteria".

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