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Emiliano e Marsilio alla presentazione del libro di Lamberti "Ci abbiamo messo la faccia"
(Regioni.it 4022 - 10/03/2021) "Sono stato dipinto, come altri colleghi, come quello che voleva fare polemica contro Conte perché volevamo aprire tutto. Non mi sono pentito del fatto che dalla tarda primavera e in estate si sia potuto lavorare, fare turismo. Abbiamo permesso a una parte importante dell'economia di sopravvivere", è uno dei passaggi dell'amarcord del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, durante la presentazione, al Senato, del libro di Giovanni Lamberti "Ci abbiamo messo la faccia". Parlando del rapporto Regioni-Governo Marsilio ha parlato di tre periodi. "Il primo in cui noi non potevamo fare nulla. Dovetti adottare misure restrittive istituendo zone rosse in diversi Comuni del territorio contro il parere di Roma. Ho fatto bene a farlo perche' in alcuni le condizioni erano drammatiche. Dopo un po' il Governo capi', tant'e' che non fece mai ricorso contro questi provvedimenti, che era corretto e iniziarono a dare il permesso di adottare misure piu' restrittive. Poi c'e' stata la seconda fase, quando e' stata la possibilita' alle Regioni di assumersi la responsabilita' di allentare le misure rispetto al quadro nazionale, cosa che ho fatto nella fase primavera-estate - ha ribadito in riferimento all'ordinanza di maggio con cui, di fatto, riapri' il territorio -. In quel momento l'Italia era divisa in due. A nord i contagi erano tantissimi, ma in altre parti d'Italia l'impatto era minore: tenere tutto il paese bloccato quando in alcuni territori i contagi erano gestibili erano un errore". Infine la terza fase: quella della seconda e la terza ondata. Nella prima delle due, ha quindi rivendicato ancora Marsilio "ho fatto la zona rossa prima del Governo e cosi' con l'arrivo della terza ondata. Se avessi dovuto applicare le misure ministeriali ora saremmo arancioni e non avrei potuto proteggere i cittadini. Ma penso - ha aggiunto - di aver contribuito anche a mettere in sicurezza l'Italia perché quando fai zona rossa tutta l'area metropolitana di Pescara stai proteggendo tutto il territorio. Siamo stati tra i primi ad essere colpiti fortemente dalla variante inglese che oggi colpisce con gli stessi effetti il resto del territorio. Il meccanismo del Governo - ha aggiunto - , ti porta invece ad adottare misure su dati dei 7-14 giorni precedenti, quindi sempre con ritardo".
"L'effetto solitudine che traspare da quasi tutti i presidenti di regione e' reale", ha proseguito il presidente della Regione Marco Marsilio. Una sensazione vissuta soprattutto, ha spiegato, nella prima fase dell'emergenza quando ci si e' trovati "a dover scegliere su questioni mai affrontate prima e su cui non esiste un quadro normativo che si forma rincorrendola e cercando di dare un criterio e un ordine con un parere spesso contrastante. Esempio ne è la scuola oggi tema ancora molto divisivo dove si contrapponevano presidenti di Regione, Comitati tecnici scientifici regionali e Asl che a volte implorano e invocalo la loro chiusura perche' ritenute moltiplicatori di contatti e contagi, e il Comitato tecnico scientifico nazionale che diceva l'esatto contrario sostenuto dal ministro competente. Una cosa normale. Poi pero' ci sei tu li' in mezzo che devi decidere e quando lo fai magari ti trovi di fronte al Tar. Ultimamente ho deciso nuovamente la chiusura delle scuole primarie e secondarie e sono stato invaso sui social, via mail, da commenti e giudizi tra chi ti dice che hai fatto troppo poco chi che non sa dove mettere i figli perche' pensa che tenerli a casa o mandarli in giro sia piu' pericoloso che mandarli a scuola. In questo non siamo stati molto aiutati. Oggi- ha quindi aggiunto- con la variante inglese che si sta diffondendo su larghe parti del territorio, sta cambiando anche l'orientamento del Comitato tecnico scientifico nazionale. Si sta comprendendo che colpisce piu' i giovani e si sta quindi iniziando ad inquadrare il problema, anche se con un po' di ritardo".
"L'effetto solitudine che traspare da quasi tutti i presidenti di regione e' reale", ha proseguito il presidente della Regione Marco Marsilio. Una sensazione vissuta soprattutto, ha spiegato, nella prima fase dell'emergenza quando ci si e' trovati "a dover scegliere su questioni mai affrontate prima e su cui non esiste un quadro normativo che si forma rincorrendola e cercando di dare un criterio e un ordine con un parere spesso contrastante. Esempio ne è la scuola oggi tema ancora molto divisivo dove si contrapponevano presidenti di Regione, Comitati tecnici scientifici regionali e Asl che a volte implorano e invocalo la loro chiusura perche' ritenute moltiplicatori di contatti e contagi, e il Comitato tecnico scientifico nazionale che diceva l'esatto contrario sostenuto dal ministro competente. Una cosa normale. Poi pero' ci sei tu li' in mezzo che devi decidere e quando lo fai magari ti trovi di fronte al Tar. Ultimamente ho deciso nuovamente la chiusura delle scuole primarie e secondarie e sono stato invaso sui social, via mail, da commenti e giudizi tra chi ti dice che hai fatto troppo poco chi che non sa dove mettere i figli perche' pensa che tenerli a casa o mandarli in giro sia piu' pericoloso che mandarli a scuola. In questo non siamo stati molto aiutati. Oggi- ha quindi aggiunto- con la variante inglese che si sta diffondendo su larghe parti del territorio, sta cambiando anche l'orientamento del Comitato tecnico scientifico nazionale. Si sta comprendendo che colpisce piu' i giovani e si sta quindi iniziando ad inquadrare il problema, anche se con un po' di ritardo".
Propri l'aggancio fra le cronache di quei giorni, all'indomani della prima ondata della pandemia, e i temi di strettissima attualità offre l'occasione al presidente dell'ambruzzo di affrontare anche il tema della campagna vaccinale. "Noi siamo prontissimi a fare i vaccini in base alle dosi che ci vengono date. Oggi l'Abruzzo vaccina l'85 per cento a fronte di una media nazionale che è dell'81 per cento. E in più abbiamo firmato l'accordo con i medici di medicina generale che se saranno compatti, saranno in mille. Tutto dipende dai vaccini che ci vengono forniti", ha sottolineato il presidente della Regione Abruzzo. Insomma "Siamo prontissimi per affrontare la campagna vaccinale. Vorrei che tutti la smettessero con le polemiche inutili. Vacciniamo le persone che possiamo vaccinare in base alle dosi che ci vengono date. Abbiamo tirato il freno fino a qualche settimana fa per fare scorta non sapendo se saremmo stati riforniti. Quando siamo stati rassicurati e siamo andati avanti"
"I conflitti tra Stato e Regione sono stati conflitti puramente dialettici. Un conflitto reale non si e' mai creato, persino sulla scuola. Il sistema italiano e' stato tutt'altro che inefficiente", ha sottolineato Michele Emiliano, anch'egli intervenuto alla presentazione del libro di Giovanni Lamberti "Ci abbiamo messo la faccia", sottolinenado il ruolo svolto in questo contesto dalla Conferenza delle Regioni, un organismo che il Presidente della Puglia ha definito un "miracolo politico".
"Il governo si accinge ad un passaggio da zona gialla a zona arancione o forse anche rossa in alcune parti della Puglia"", ha poi il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliana, collegato via web alla presentazione, nella Sala Caduti di Nassirya, del Senato, sottolineando di aver inviato nella notte una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, in cui annuncia che si ""stanno superando tutti i parametri soprattutto nelle province di Bari e di Taranto"".
"Nelle province di Bari e di Taranto ma anche in quella di Foggia e Lecce la crescita dell'epidemia è vorticosa, velocissimo, mai vista una cosa del genere in precedenza". "Oggi firmerò un'ordinanza per adottare tutte quelle misure temporanee in attesa del provvedimento del ministro della Salute: nelle province di Bari e di Taranto abbiamo superato i parametri che consentono la chiusura totale delle scuole, con il passaggio alla didattica a distanza integrale dalle scuole dell'infanzia fino alle fino alle superiori"", ha sottolineato Emiliano che saranno prese anche misure contro gli assembramenti.
Riforme e Dl ristori sono invece i temi che nel corso della presentazione del libro sono stati toccati dai paramentari intervenuti.
"Gli ultimi due anni della legislatura - ha detto il capogruppo al Senato di Iv, Davide Faraone - dovranno servire a mettere in cantiere una serie di riforme. E' vero che non si deve abusare di decreti e Dpcm, ma le procedure parlamentari ci stanno spingendo ad adottare questi strumenti. Le riforme istituzionali servono al Parlamento per non essere sorpassato dal tempo. Questi due anni dovranno essere costituenti proprio per questa ragione".
La capogruppo del gruppo Misto al Senato Loredana De Petris, di Leu, ha ricordato "Abbiamo fatto lo scostamento due mesi fa, credo sia necessario agire rapidamente. Se non facciamo il decreto, non comprendo come fronteggiamo dal punto di vista economico, se dobbiamo fare altre chiusure".
"Oggi stiamo ancora aspettando dal governo il Dl sostegno, un provvedimento che spende che daranno beneficio alle categorie piu' penalizzate. Bisogna provvedere immediatamente. Quando chiediamo sacrifici al Paese, bisogna dimostrare di essere adeguati, e oggi bisogna che il governo sia tempestivo. Finora non lo e' stato, bisogna fare presto", ha sottolineato infine il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci.
COVID. ABRUZZO, MARSILIO: EMERGENZA VISSUTA IN SOLITUDINE DA GOVERNATORI
COVID. MARSILIO: RIAPERTURA SCORSA ESTATE MERITO DEI GOVERNATORI
Covid: Emiliano, Puglia verso zona arancione o anche rossa
Covid: Emiliano, sistema regge, con Stato rapporto dialettico
[Radio Radicale - Conoscere per deliberare] Conferenza stampa di presentazione del libro di Giovanni Lamberti "Ci abbiamo messo la faccia" (edizioni All around) - 10.03.2021
Riforme e Dl ristori sono invece i temi che nel corso della presentazione del libro sono stati toccati dai paramentari intervenuti.
"Gli ultimi due anni della legislatura - ha detto il capogruppo al Senato di Iv, Davide Faraone - dovranno servire a mettere in cantiere una serie di riforme. E' vero che non si deve abusare di decreti e Dpcm, ma le procedure parlamentari ci stanno spingendo ad adottare questi strumenti. Le riforme istituzionali servono al Parlamento per non essere sorpassato dal tempo. Questi due anni dovranno essere costituenti proprio per questa ragione".
La capogruppo del gruppo Misto al Senato Loredana De Petris, di Leu, ha ricordato "Abbiamo fatto lo scostamento due mesi fa, credo sia necessario agire rapidamente. Se non facciamo il decreto, non comprendo come fronteggiamo dal punto di vista economico, se dobbiamo fare altre chiusure".
"Oggi stiamo ancora aspettando dal governo il Dl sostegno, un provvedimento che spende che daranno beneficio alle categorie piu' penalizzate. Bisogna provvedere immediatamente. Quando chiediamo sacrifici al Paese, bisogna dimostrare di essere adeguati, e oggi bisogna che il governo sia tempestivo. Finora non lo e' stato, bisogna fare presto", ha sottolineato infine il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci.
COVID. ABRUZZO, MARSILIO: EMERGENZA VISSUTA IN SOLITUDINE DA GOVERNATORI
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Covid: Emiliano, sistema regge, con Stato rapporto dialettico
[Radio Radicale - Conoscere per deliberare] Conferenza stampa di presentazione del libro di Giovanni Lamberti "Ci abbiamo messo la faccia" (edizioni All around) - 10.03.2021
( red / 10.03.21 )
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