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Regioni.it

n. 4013 - giovedì 25 febbraio 2021

Sommario
- Emergenza Covid-19: Bonaccini da incontro Governo-Regioni prime risposte, ma serve accelerazione
- Pandemia: dalle Regioni appelli su vaccini e per parere Cts su questione "scuole"
- Pandemia: Governo lavora con Regioni su nuovi provvedimenti
- Pandemia: circolare per una sola dose di vaccino a chi ha contratto il Covid
- Corte Costituzionale: pandemia, comunicato su ricorso Governo contro legge Valle d’Aosta
- Sistema informativo agricolo nazionale (Sian): emendamenti per l'intesa sul Decreto

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Pandemia: dalle Regioni appelli su vaccini e per parere Cts su questione "scuole"

(Regioni.it 4013 - 25/02/2021) Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ha proposto alla Governo, nell'incontro del 25 febbraio con il ministro Roberto Speranza e la neo Ministra per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini, di far arrivare più vaccini nei territori dove si stanno sviluppando i maggiori focolai. "Ho avanzato la proposta, nella sollecitazione generale di far arrivare più vaccini, che ci sia una consegna immediata in quei territori dove il virus è in crescita. Fermiamolo", scrive il Presidente della Lombardia su Facebook. "Come confermano numerosi studi e anche i dati regionali, la prima dose è già efficace nel diminuire l'espansione del virus. Per questo, abbiamo deciso di iniziare la somministrazione tempestiva di 30mila prime dosi sul nostro territoro al confine tra le provincie di Brescia e Bergamo e per i comuni in fascia rossa. Contrastiamo il Covid con l'arma più efficace che abbiamo a disposizione", aggiunge, ribadendo i concetti espressi ieri presentando il nuovo piano vaccinale. 
"Per stabilire aperture e chiusure serve un'evidenza scientifica che consenta di ponderare l'impatto della scelta e prendere decisioni consapevoli, senza penalizzare attività che non comportano un ampio rischio di contagio". Questo il commento del Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a margine del confronto tra la Conferenza delle Regioni e i ministri agli Affari regionali e autonomie, Maria Stella Gelmini, e alla Salute, Roberto Speranza. Fedriga ha giudicato "positiva la volontà del Governo di rivedere i criteri di valutazione per l'assegnazione delle fasce" e ha chiesto un'accelerazione sull'approvvigionamento dei vaccini.
"Ho chiesto ufficialmente al Governo che il Cts si esprima formalmente e pubblicamente rispetto all'apertura delle scuole". lo ha riferito il presidente del Veneto Luca Zaia. "Noi - ha ricordato ai giornalisti - non abbiamo aperto le scuole il 7 gennaio, e siamo stati definiti quelli con l'anello al naso. Siccome la scuola è una realtà sacra, la sublimazione della formazione dei ragazzi, se la guardiamo dal lato epidemiologico il Cts ci deve dire perché altre forme di aggregazione sono pericolose e questa no. Noi - ha concluso Zaia - non siamo in grado di esprimere una valutazione".   "Sono convinto che a livello nazionale debba tornare una campagna di comunicaizone, sensibilizzazione e coinvolgimento cittadini". lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, riferendo la propria posizione al vertice tra Governo e Regioni. "Siamo - ha aggiunto - in una fase dei contagi diversa, occorre cambiare schema di gioco. Sta accadendo una cosa più repentina, quindi abbiamo la necessità di essere più performanti".  Il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel corso del consueto punto stampa e' tornato a sostenere l'uso dei tamponi fai da te come strategici nell'iter verso la riapertura di alcune attività. "Non faccio il promotore, ma mi possono dire quello che vogliono: sono convinto che nell'ottica di una riapertura un ristorante con il fai da te sarebbe meglio di uno senza. Esattamente come accade in giro per il mondo. Si tratta di una forma indiretta per la tutela di tutti", ha spiegato. "Sulla eventuale produzione di vaccini in Veneto da parte di nostre aziende farmaceutiche la Regione farà la sua parte. Se serve, noi ci siamo", ha assicurato. "Nel nostro territorio ci sono industrie farmaceutiche certificate che sono certamente in grado di produrre i vaccini. Spero quindi che si possano creare le condizioni per una produzione anche da noi".
Concordando poi con le recenti dichiarazioni del ministro Franceschini il presidente del Veneto ha spiegato che "sarebbe un bel segnale la riapertura di teatri e cinema". "Io continuo a dire che si potrebbe riaprire quasi in totale sicurezza con una diagnostica in loco o con dei test fai da te" ha poi concluso. 
Per il Presidente della Ligiria, Giovanni Toti, le varianti del coronavirus "non sono minacce aliene, sono un modo di essere del virus contro cui combattiamo. Basta evocarle come spettro! Se gli strumenti di controllo non sono adeguati modifichiamoli, accorciamo i tempi della raccolta dati, ma bisogna ragionare su numeri reali di posti letto in ospedale e altri parametri concreti e tempestivi". Su Facebook il presidente della Liguria avanza poi una proposta:"Valutiamo quanto valgono in termini di contagio reale le singole attività: basta discussioni senza dati alla mano! Abbiamo sentito dire che riaprire le scuole non portava alcun contagio. E che invece ristoranti e bar, palestre e piscine si'. E i musei? E i teatri? Diamo un valore, una classificazione di rischio alle singole attività e magari scopriremo che le cose non sono esattamente cosi'. Basta scelte ideologiche. Questo chiedo al piu' presto al Governo Draghi". Toti ha poi ribadito che "per la seconda settimana la Liguria e' tornata con valori da zona gialla. Un successo per lo sforzo di tutti che auspico portera' nel fine settimana al cambio di colore". 
Anche il Presidente della Toscana, Eugenio Giani si dice "preoccupato perché indubbiamente ieri avevamo un dato che sembrava stabilizzare, invece è un graduale aumento. Non dobbiamo allarmarci, perché sono 1.300" circa nuovi casi positivi Covid "e a ottobre abbiamo avuto per due giorni anche più di 2.700 contagi, però è un fattore, un trend di crescita".
Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, apprezza la proposta delle imprese di farsi carico di una parte della campagna vaccinale: mi trova assolutamente d'accordo: abbiamo gia' scritto al presidente Draghi per chiedergli di sostenere questa possibilità" "Per far ripartire i nostri territori abbiamo bisogno di lavorare - ha aggiunto Cirio - e per lavorare dobbiamo vaccinarci. Ecco perche' la disponibilita' del mondo delle imprese va colta, per accelerare i tempi".
"Se la tesi - ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio (a margine dell'inaugurazione di 13 nuovi posti in terapia sub-intensiva all'ospedale SS Annunziata di Chieti) - è che dove c'è la variante che sta circolando in maniera più diffusa, moltiplica contagi e potrebbe addirittura mettere a rischio il piano vaccinale, bisogna adottare provvedimenti tra cui accelerare e incrementare la vaccinazione, come richiesto dall'Umbria e bene ha fatto la mia collega Tesei, va detto che noi abbiamo la stessa situazione almeno a Chieti e Pescara. Se da parte del Governo e del Commissario ci fossero le condizioni per soddisfare la richiesta di chi sostiene questa tesi che condividiamo, cioe' che aumentare vaccinazione nei luoghi dove e' piu' grave il virus e' opportuno, e' chiaro che l'Abruzzo rientrebbe in questo piano".
La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha incontrato questa mattina alcuni rappresentanti del mondo del commercio umbro. La presidente, dopo aver ascoltato le difficoltà che stanno attraversando i vari settori, ha illustrato i punti principali non solo della strada che la Regione sta percorrendo con propri fondi già messi in campo ed ordinanze territoriali, ma anche le richieste rivolte a livello nazionale, dove c’è il fulcro di ciò che concerne i ristori e le misure restrittive. “Sono a conoscenza della situazione che stanno attraversando le attività commerciali e imprenditoriali in generale, settori che abbiamo in grande considerazione e a cui abbiamo sempre rivolto attenzione, ma vi sono molte decisioni che vanno prese a livello nazionale, e lì che come Regione Umbria mi sto battendo con ogni mezzo. Abbiamo chiesto e stiamo ottenendo – ha sottolineato la Presidente Tesei - che nel prossimo Dpcm venga inserito che per le zone rosse territoriali istituite anche tramite ordinanza regionale, d’intesa con il Ministero della Salute, vengano previsti i ristori nazionali. Inoltre sto chiedendo fortemente che proprio questi ristori siano riconosciti in maniera retroattiva anche alle attività che esercitano nella zona rossa istituita dalla Regione nelle ultime tre settimane. Al Governo ho anche proposto, insieme alla gran parte delle Regioni, di poter individuare dei protocolli specifici per le attività commerciali, anche più stringenti laddove ve ne fosse bisogno, ma che permettano di poter svolgere la propria attività in sicurezza anche negli scenari di zona arancione e rossa”.
La presidente Tesei ha concluso con un riferimento ai vaccini: “Una battaglia fondamentale è quella dei vaccini. Anche su questo versante come sapete ho chiesto dosi supplementari. Prima riusciremo a vaccinare la maggior parte della popolazione, soprattutto le fasce più a rischio e più esposte, e prima potremo tornare alla normalità”

Link alla pagina Facebook del Presidente Giovanni Toti

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( red / 25.02.21 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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