(Regioni.it 4009 - 19/02/2021) Il tasso di positività nazionale sale al 4,8%. Nel monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di Sanità si evidenzia che nel periodo 27 gennaio-9 febbraio, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,99 (range 0,95- 1,07), in crescita rispetto alla settimana precedente e con un limite superiore che comprende l'uno.
"Analogamente a quanto avviene in altri paesi Europei, si raccomanda il rafforzamento/innalzamento delle misure su tutto il territorio nazionale" e si invita la popolazione a 'rimanere a casa il più possibile", sottolinea la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. L'indicazione è dovuta anche per la circolazione di varianti a maggiore trasmissibilità. Si confermano per la terza settimana segnali di tendenza ad un "graduale incremento nell'evoluzione epidemiologica" e si osserva un "peggioramento nel livello generale del rischio".
L'incidenza dei casi Covid in Italia: 135,46 per 100.000 abitanti (8-14 febbraio) contro 133,13 per 100.000 abitanti (1-7 febbraio), "lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull'intero territorio nazionale dell' identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti".

Queste le rilevanze epidemiologiche in attesa di sapere quali saranno i futuri “colori” per ogni regione definiti da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità.

Per il 69,4% degli italiani il vaccino anti-Covid è il modo più rapido per tornare alla normalità e il 65,2% ha intenzione di vaccinarsi appena possibile. E' quanto emerge dall'indagine condotta dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Rimane comunque un 17% che dice di non volersi vaccinare e un ulteriore 17% di indecisi. 

Per il 50% degli italiani è giusto introdurre delle limitazioni per coloro che, pur potendo vaccinarsi contro il Covid-19, decideranno di non farlo, mentre il 24,6% non è d'accordo e il 25% è indeciso.
Sul fronte vaccini e mancate forniture, il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, afferma: “stiamo lavorando per procurarci i vaccini necessari perché in tutto questo il dato drammatico è che non abbiamo i vaccini necessari. Questo è il limite più grande che registriamo nella politica nazionale anti Covid. La Campania sta lavorando con una manifestazione di interesse per reperire qualche milione di vaccini sul piano internazionale”.
Il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa, Giorgio Palù, spiega che da marzo sarà possibile vaccinare 500mila persone: “avremo molta disponibilità da marzo in poi. Potemmo arrivare a 500mila vaccinazioni al giorno. Il problema è che questi vaccini arrivino, ma sicuramente AstraZeneca dovrebbe arrivare e da marzo avremo forse più Pfizer e Moderna”.

VACCINO. IL 65% DEGLI ITALIANI VUOLE FARLO APPENA POSSIBILE

COVID: PALU' (AIFA), 'DA MARZO POSSIBILI 500MILA VACCINAZIONI AL GIORNO' =

VACCINO. DE LUCA: CAMPANIA AL LAVORO PER REPERIRNE QUALCHE MILIONE

[Istituto Superiore di Sanità] Questi i numeri principali dell’epidemia emersi dal monitoraggio settimanale dell’Iss - 19.02.2021