(Regioni.it 4007 - 17/02/2021) “Il fatto positivo è il nuovo segnale della bellissima collaborazione di tutto il sistema Paese nel governare la pandemia con la campagna vaccinale”, dichiara il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti.

“Oggi nel Lazio – annuncia Zingaretti - supereremo probabilmente le 300mila vaccinazioni. Da domani inizieremo con le prenotazioni del personale scolastico.

La struttura regionale per la campagna vaccinale è in via di costruzione: se avessimo più vaccini potremo addirittura raddoppiare le dosi giornaliere. Ma ci arriveremo”.

L'assessore regionale alla Sanità della regione Lazio, Alessio D'Amato, avverte che “occorrono risposte molto sicure soprattutto sull'approvvigionamento dei vaccini che è l'aspetto principale che ci riguarda su due versanti: una contrattazione a livello europeo per avere un maggior numero di dosi il secondo è di avere la possibilità sui siti nazionali di poter produrre direttamente i vaccini”.

Per contrastare le nuove varianti del Covid-19, la Commissione Ue ha messo a punto una strategia basata su tre priorità: sviluppare nuovi test 'ad hoc' e rafforzare il sequenziamento del genoma, accelerare il processo di autorizzazione dei vaccini e rafforzarne la produzione.

Il presidente Von der Leyen spinge per accelerare le vaccinazioni e annuncia l'acquisto di altre 300 milioni di dosi per quest'anno da Moderna (che lavora anche sulle varianti), ma mette in guardia dall'acquisto al di fuori dallo schema europeo e su Sputnik chiarisce: devono sottoporsi a un'ispezione dei siti.

Il commissario Kiriakides fa sapere che Bruxelles valuterà possibili nuovi contratti ed è pronta "a proporre un'autorizzazione d'emergenza" per i vaccini. Appello dell'Onu per realizzare un "piano globale per i vaccini".

La Toscana – rileva il presidente Eugenio Giani - è una delle prime regioni per capacità e ritmo di vaccinazioni: “l'unica ad avere un portale online di prenotazione, che evita inutili e pericolosi assembramenti”. Giani quindi loda “la straordinaria professionalità e impegno delle donne e degli uomini del nostro sistema sanitario regionale, una grande macchina organizzativa in grado di somministrare rapidamente quanti più vaccini arrivano”.

Il presidente della regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, interviene sulla distribuzione dei vaccini: “serve che arrivino più dosi e più velocemente. Servono certezze e garanzie. Nessuno di noi può pensare di saltare le regole europee e nazionali, però ci si è messi nelle condizioni, se mai fosse possibile utilizzare altri canali, di essere pronti per aumentare la capacità vaccinale; il tema verrà affrontato con il governo. Ci auguriamo che arrivino presto gli ok dalle agenzie europee e italiane ai vaccini Johnson & Johnson, quello russo e quello italiano”.

“Stiamo lavorando per potere procedere a una fornitura autonoma di vaccini – dichiara il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci -che consenta in Sicilia di poterci muovere con più facilità per realizzare il piano di somministrazione che abbiamo immaginato il mese scorso”.

“Mi risulta che anche il collega del Veneto si sia mosso in questo senso – aggiunge Musumeci - Abbiamo detto di essere disponibili a imboccare questa strada, vediamo cosa pensa di fare Arcuri. Dobbiamo comprendere se questa iniziativa viene autorizzata dal governo centrale”.

Sull'acquisto di vaccini "abbiamo la collaborazione dei colleghi di Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Marche”, dichiara il presidente della regione Veneto Luca Zaia: “non è un problema di avere vaccini più buoni - precisa Zaia - ma l'unico fattore è il tempo. Se riusciamo a vaccinare tutte le aziende e tutti i cittadini, in 3-4 mesi partiamo prima di chi sta ad attendere i vaccini. Se ci sono questi canali, e se sarà confermato che non è acqua distillata, l'Italia deve assolutamente accelerare, e fare come gli altri Paesi che acquistano sul libero mercato”.
“Credo che sia il Governo a dover trovare un modo di avere i vaccini anti covid da Pfizer”, afferma il presidente della regione Liguria Giovanni Toti: “Penso che sia complicato oggi nel mondo, dove ci sono multinazionali che fatturano cento miliardi di euro, andarci a trattare come Regione Liguria - sottolinea Toti-. Pfizer vale dieci-quindici volte il bilancio di Regione Liguria.
L'amministratore delegato di Pfizer 'mondo' è qualcuno che certamente pesa più di Giovanni Toti negli equilibri geopolitici della Terra in questo momento".
“I vaccini vanno trovati sul mercato, bisogna vedere gli accordi con Pfizer e farceli dare - aggiunge Toti -. AstraZeneca vale solo per i cittadini sotto i 55 anni, magari Aifa può fare una revisione portandolo fino a 65 anni come altri Paesi, io non sono uno scienziato”.

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