(Regioni.it 4005 - 15/02/2021) Il Comitato tecnico scientifico spiega che per 'contenere e rallentare' la diffusione delle varianti del Covid, “in analogia con le strategie adottate negli altri Paesi europei', è necessaria una 'rigorosa osservanza, rafforzamento e incremento delle misure di mitigazione del rischio sia in ambito nazionale che in specifici ambiti locali, evitando ulteriori misure di rilascio”.

Lo dischiarano gli esperti del Comitato tecnico scientifico dando venerdì scorso queste indicazioni al termine della riunione in cui hanno analizzato gli ultimi datiepidemiologici e preso atto dello studio dell'Istituto superiore di sanità sulla diffusione delle varianti del virus in Italia.

A proposito di varianti nella regione Campania “la percentuale di incidenza della cosiddetta variante inglese in Campania, in media con quella nazionale, è attestata al 25%. Un caso su quattro”. Lo rileva l'Unità di crisi regionale: “è questa la principale motivazione per mantenere altissima la guardia e per cui si richiede un lavoro ancora più intenso di controllo sui territori e sui contatti diretti dei positivi con variante inglese”.
L'Istituto superiore di sanità nello studio sulla variante del Regno Unito spiega che vista la circolazione nelle diverse aree italiane "si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante inglese rafforzando/innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione".

Sempre il Cts precisa sulla richiesta di una chiusura generalizzata da parte di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, che il tema del lockdown “non e' necessario in questo momento”.

Il presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, dichiara che “qualcuno si è molto innamorato delle presenze televisive e dei comunicati per la stampa: ma se ti ho portato là, non è per andare a fare interviste ma per dare una consulenza alla politica, dire come la vede e soprattutto con dati scientifici e non con opinioni”.

“L'appello che faccio a scienziati, tecnici, consulenti e affini – aggiunge Fedriga - è di non guardare a quello che è successo quindici giorni prima ma essere in grado di prevedere quello che potrebbe succedere nei giorni successivi: così sono utili alla politica, per prendere delle scelte e fare una programmazione, senza delegare”.

 
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