Documento della Conferenza delle Regioni dell'11 febbraio
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Interventi infrastrutturali sottoposti a commissariamento: la posizione sullo schema di DPCM
(Regioni.it 4004 - 12/02/2021) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato l'11 febbraio un documento che sintetizza le posizioni che lo scorso 4 febbraio sono state espresse nel corso di un'audizione parlamentare dei rappresentanti delle Regioni sul DPCM relativo all'individuazione degli interventi infrastrutturali sottoposti a commissariamento, prevista dal Decreto "sblocca-cantieri". Uno dei temi che comparirà nell'agenda del ministro delle Infrastrutture del Governo Draghi.
Ai parlamentari i rappresentanti della Conferenza delle Regioni (vedi anche "Regioni.it" del 5 febbraio) avevano evidenziato problemi di metodo e di merito. Infatti lo schema di DPCM pur svolgendo una ricognizione delle opere da sottoporre a gestione commissariale, presenta diverse lacune. Carenze dovute sopratttutto al mancato confronto con le Regioni e Province autonome interessate. Peraltro esiste una consolidata giurisprudenza costituzionale in materia, che stabilisce come condizione necessaria la "previa intesa" della singola Regione e/o Provincia autonoma interessata dall'opera e l'intesa in Conferenza Unificata sull'intero provvedimento.
Si riporta di seguito il testo integrale del documento che il Presidente Stefano Bonaccini ha inviato ad Alessia Rotta,Presidente della Commissione VIII, e a Raffaella Paita, Presidente della Commissione IX della Camera dei deputati.
Posizione in merito al nuovo testo dello schema di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante l'individuazione degli interventi infrastrutturali sottoposti a commissariamento ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55
Premesse
Il decreto è emanato ai sensi dell'art. 4, commi 1-5, del D.L. 32/2019 (c.d. decreto Sblocca-cantieri), come modificato dall’art. 9 del D.L. 76/2020 (c.d. decreto semplificazioni) e individua gli interventi infrastrutturali non classificati in base alla loro priorità, ma in base alle seguenti caratteristiche: “elevato grado di complessità progettuale, particolare difficoltà esecutiva o attuativa, complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socioeconomico a livello nazionale, regionale o locale”, per la cui realizzazione o il cui completamento si rende necessaria la nomina di uno o più Commissari straordinari.
Sono presenti 58 opere per un costo complessivo di oltre 66 miliardi di euro, comprendendo infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali, idriche e relative al trasporto rapido di massa e ai presidi di pubblica sicurezza.
Il citato art. 4 prevede che nel caso di interventi di rilevanza esclusivamente regionale e locale è necessario acquisire la previa intesa con il Presidente della Regione interessata, circostanza evidenziata nella relazione illustrativa, dove si chiarisce che il parere delle Commissioni parlamentari competenti è propedeutico all’intesa con le Regioni, in accoglimento di una richiesta della Conferenza delle Regioni e PA.
In effetti, la Conferenza, con ordine del giorno del 25 luglio 2019, aveva chiesto, in via principale, di riconoscere i Presidenti di Regione quali commissari straordinari (per tutte le opere individuate a prescindere dalla qualificazione o meno di rilevanza regionale e locale) e, in subordine, di essere debitamente coinvolte nella nomina dei commissari.
- Concertazione preliminare con le Regioni e Province autonome
- Pluralità degli strumenti di programmazione
- Finanziamento
- Prerogative dei Commissari
- secondo la norma, i Commissari, oltre all’approvazione dei progetti con le procedure semplificate in deroga previste dalla norma in questione, possono esercitare le funzioni di stazione appaltante: l’esercizio di tale facoltà è rimessa ai commissari straordinari o deve essere prescritto nel decreto?
- laddove i commissari esercitino le funzioni di stazione appaltante, operano con le deroghe al Codice dei contratti entro i limiti previsti, con apertura di contabilità speciali: quindi anche l'utilizzo delle deroghe è rimesso alla discrezionalità dei Commissari (scelta che appare opportuna)?
- non è data piena attuazione a quanto previsto dal comma 5 dell’art. 4, secondo il quale sono stabiliti i termini e le attività connesse alla realizzazione dell'opera, nonché una quota percentuale del quadro economico degli interventi da realizzare, eventualmente da destinare alle spese di supporto tecnico e al compenso per i Commissari straordinari.
- coinvolgere le Regioni nella scelta degli interventi da inserire nel decreto o in successivi decreti, considerato che la norma di legge fissa al 30 giugno 2021 il termine per adottare tali decreti;
- in particolare, coinvolgere i territori nella fase progettuale e di individuazione di dettaglio della localizzazione delle nuove opere o di varianti ai tracciati esistenti delle opere ferroviarie e stradali;
- coinvolgere le Regioni nella scelta dei Commissari, dando priorità all’individuazione degli stessi nei Presidenti delle Regioni, o, nel caso di nomina tecnica, a una figura individuata nell’ambito dell’Amministrazione regionale;
- chiarire il quadro economico degli interventi selezionati, individuando chiaramente alla specifica voce della tabella allegata al decreto le fonti di finanziamento necessarie alla completa realizzazione dell’opera;
- chiarire le interazioni con gli altri strumenti di programmazione e pianificazione e gli interventi ivi individuati;
- specificare le prerogative dei Commissari, ai sensi dell’art. 4, commi 3 e ss., DL 32/2019;
- acquisire sullo schema di DPCM, in conformità alla giurisprudenza costituzionale in materia, anche l’intesa della Conferenza Unificata, al fine di dare unitarietà e chiarezza al quadro complessivo delle infrastrutture, nazionali e regionali, programmate e finanziate.
Galleria foto : Audizione su Interventi infrastrutturali 04.02.2021
Dpcm Infrastrutture: Bonavitacola, serve reale coinvolgimento delle Regioni sulle opere strategiche per il Paese
( red / 12.02.21 )
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