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Piano vaccinale funziona a pieno ritmo: in arrivo vaccini AstraZeneca
Arcuri: piano messo a punto con le regioni
(Regioni.it 3999 - 05/02/2021) Il piano vaccinale "funziona a pieno ritmo". Lo evidenzia il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri confermando che domani arriveranno le prime dosi del vaccino di Astrazenaca.
Quindi il piano vaccinale messo a punto con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, rileva Arcuri: "funziona a pieno ritmo".
Inoltre arrivano in anticipo in Italia, già da domani, le prime 249.600 dosi del vaccino AstraZeneca.
Le dosi saranno poi stoccate nell'hub di Pratica di Mare e nei giorni successivi, salvo imprevisti, saranno distribuite nei centri di somministrazione nelle varie regioni.
Inizialmente era previsto che le dosi arrivassero in Italia il prossimo 15 febbraio. E' quindi prevista per il 9 febbraio l'inizio della campagna di vaccinazione degli under 55 con le dosi di AstraZeneca.
Entro marzo saranno vaccinati 7 milioni di italiani. Arcuri spiega che è quello che si può fare con 50% dosi previste.
Arcuri sottolinea che “è quello che si può fare" visto che nel primo trimestre l'Italia avrà il 50% delle dosi di vaccino che erano inizialmente previste. "A gennaio abbiamo ricevuto 2,3 milioni di dosi, a febbraio ne avremo, se le previsioni saranno rispettate e noi confidiamo in questo, ne riceveremo 4,2 e a marzo 8,2 milioni. In totale avremo nel primo trimestre 14,7 milioni di dosi – ha concluso Arcuri - quando ne avremmo dovute avere 28 milioni”.
“A ieri sera le nostre Regioni – evidenzia Arcuri – avevano somministrato l'80,6% delle dosi consegnate. Nei primi 15 giorni di gennaio in Italia venivano somministrati in media 81.000 vaccini al giorno, poi con le riduzioni impreviste delle consegne nei secondi 10 giorni si sono dimezzate: dal 16 al 25 gennaio ne abbiamo somministrate in media 39.000, meno della metà. Negli ultimi 10 giorni finalmente la curva è tornata a crescere: abbiamo somministrato una media di 83.000 somministrazioni al giorno”.
Il piano di vaccinazione “potrà procedere a velocità ancora maggiori man mano che i vaccini saranno disponibili nel numero di aziende produttrici che avranno ricevuto l'approvazione ma anche nel numero di dosi che saranno consegnate al nostro Paese da parte di chi ha già ricevuto l'approvazione”.
Il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, rileva che “la crisi di governo è arrivata da pochi giorni ma c'è già una fornitura vaccinale prevista che speriamo venga confermata, questo ci è stato detto anche in una riunione di due giorni fa con il commissario Arcuri, il ministro Speranza e il ministro Boccia. Insomma, quello che deve arrivare arriverà. Certo è che spero si insedi il prima possibile il nuovo governo per avere un riferimento istituzionale, per arrivare nei prossimi mesi alla fase più calda con il maggior numero di dosi disponibili per la vaccinazione”.
“Le Regioni chiedono di poter avere il prima possibile i vaccini, come farebbe qualsiasi regione in ogni posto del mondo.
Stiamo lavorando per cercare di condividere al massimo tutto – afferma Bonaccini - da chi al centro deve far arrivare le dosi e distribuirle sul territorio, a chi come noi, come singola regione, deve garantire il massimo di organizzazione ed efficienza”.
Bonaccini ha inoltre spiegato che le Regioni sono al fianco del Governo "nel caso di azioni legali con le case produttrici, in attesa anche che il vaccino russo possa arrivare con le autorizzazioni necessarie il prima possibile. Tutto quello che dovevamo fare lo stiamo facendo. L'Emilia-Romagna, comunque, è pronta ad ogni evenienza”.
In Italia ci sono 293 punti di destinazione dei vaccini. Le somministrazioni avverranno poi anche in altre strutture, come le residenze per anziani, e quando tutti gli anziani si saranno vaccinati nei 1.300 punti di somministrazione inizialmente previsti, questi smetteranno di essere utilizzati e "se ne aggiungeranno progressivamente altri decisi dalle regioni". A questi si aggiungeranno anche le “primule".
Per quanto riguarda l'Europa, l'Ue deve "unirsi" per accelerare la sua campagna di vaccinazione contro il Covid-19 con il sostegno di tutti i laboratori, afferma il direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, Hans Kluge, "preoccupato" per il rischio delle varianti sull'efficacia dei vaccini: “dobbiamo prepararci”.
Il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, interviene sulla questione vaccini ed Europa: “è stata una scommessa, ma una scommessa giusta. Perché tre di questi vaccini sono già stati autorizzati. Poi arriveranno anche Johnson&Johnson, CureVac e più tardi Sanofi”.
Ma è stato reso noto un durissimo sfogo di un ministro del Governo tedesco diretto da Angela Merkel contro la gestione Ue dei vaccini, da parte del ministro delle Finanze Olaf Scholz. E il portavoce dell'Esecutivo comunitario, Eric Mamer, dichiara che "il sostegno alla strategia" della Commissione Ue è stata ribadita più e più volte ancora. L'attuazione della strategia è uno sforzo molto ambizioso". Ci sono questioni da risolvere: “raggiungeremo il nostro obiettivo solo se siamo uniti”.
Covid, Arcuri: oggi superiamo 1 mln di definitivamente vaccinati
VACCINO. ARCURI: PRIME DOSI ASTRAZENECA DOMANI
++ Vaccini: 249mila dosi AstraZeneca arrivano domani in Italia +
Covid, Arcuri: entro trimestre 14,7 mln dosi vaccino, 50% previsto
Entro marzo saranno vaccinati 7 milioni di italiani. Arcuri spiega che è quello che si può fare con 50% dosi previste.
Arcuri sottolinea che “è quello che si può fare" visto che nel primo trimestre l'Italia avrà il 50% delle dosi di vaccino che erano inizialmente previste. "A gennaio abbiamo ricevuto 2,3 milioni di dosi, a febbraio ne avremo, se le previsioni saranno rispettate e noi confidiamo in questo, ne riceveremo 4,2 e a marzo 8,2 milioni. In totale avremo nel primo trimestre 14,7 milioni di dosi – ha concluso Arcuri - quando ne avremmo dovute avere 28 milioni”.
“A ieri sera le nostre Regioni – evidenzia Arcuri – avevano somministrato l'80,6% delle dosi consegnate. Nei primi 15 giorni di gennaio in Italia venivano somministrati in media 81.000 vaccini al giorno, poi con le riduzioni impreviste delle consegne nei secondi 10 giorni si sono dimezzate: dal 16 al 25 gennaio ne abbiamo somministrate in media 39.000, meno della metà. Negli ultimi 10 giorni finalmente la curva è tornata a crescere: abbiamo somministrato una media di 83.000 somministrazioni al giorno”.
Il piano di vaccinazione “potrà procedere a velocità ancora maggiori man mano che i vaccini saranno disponibili nel numero di aziende produttrici che avranno ricevuto l'approvazione ma anche nel numero di dosi che saranno consegnate al nostro Paese da parte di chi ha già ricevuto l'approvazione”.
Il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, rileva che “la crisi di governo è arrivata da pochi giorni ma c'è già una fornitura vaccinale prevista che speriamo venga confermata, questo ci è stato detto anche in una riunione di due giorni fa con il commissario Arcuri, il ministro Speranza e il ministro Boccia. Insomma, quello che deve arrivare arriverà. Certo è che spero si insedi il prima possibile il nuovo governo per avere un riferimento istituzionale, per arrivare nei prossimi mesi alla fase più calda con il maggior numero di dosi disponibili per la vaccinazione”.
“Le Regioni chiedono di poter avere il prima possibile i vaccini, come farebbe qualsiasi regione in ogni posto del mondo.
Stiamo lavorando per cercare di condividere al massimo tutto – afferma Bonaccini - da chi al centro deve far arrivare le dosi e distribuirle sul territorio, a chi come noi, come singola regione, deve garantire il massimo di organizzazione ed efficienza”.
Bonaccini ha inoltre spiegato che le Regioni sono al fianco del Governo "nel caso di azioni legali con le case produttrici, in attesa anche che il vaccino russo possa arrivare con le autorizzazioni necessarie il prima possibile. Tutto quello che dovevamo fare lo stiamo facendo. L'Emilia-Romagna, comunque, è pronta ad ogni evenienza”.
In Italia ci sono 293 punti di destinazione dei vaccini. Le somministrazioni avverranno poi anche in altre strutture, come le residenze per anziani, e quando tutti gli anziani si saranno vaccinati nei 1.300 punti di somministrazione inizialmente previsti, questi smetteranno di essere utilizzati e "se ne aggiungeranno progressivamente altri decisi dalle regioni". A questi si aggiungeranno anche le “primule".
Per quanto riguarda l'Europa, l'Ue deve "unirsi" per accelerare la sua campagna di vaccinazione contro il Covid-19 con il sostegno di tutti i laboratori, afferma il direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità per l'Europa, Hans Kluge, "preoccupato" per il rischio delle varianti sull'efficacia dei vaccini: “dobbiamo prepararci”.
Il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, interviene sulla questione vaccini ed Europa: “è stata una scommessa, ma una scommessa giusta. Perché tre di questi vaccini sono già stati autorizzati. Poi arriveranno anche Johnson&Johnson, CureVac e più tardi Sanofi”.
Ma è stato reso noto un durissimo sfogo di un ministro del Governo tedesco diretto da Angela Merkel contro la gestione Ue dei vaccini, da parte del ministro delle Finanze Olaf Scholz. E il portavoce dell'Esecutivo comunitario, Eric Mamer, dichiara che "il sostegno alla strategia" della Commissione Ue è stata ribadita più e più volte ancora. L'attuazione della strategia è uno sforzo molto ambizioso". Ci sono questioni da risolvere: “raggiungeremo il nostro obiettivo solo se siamo uniti”.
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VACCINO. ARCURI: PRIME DOSI ASTRAZENECA DOMANI
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( gs / 05.02.21 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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