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Toti: dalle Regioni una proposta aggiornata delle Linee guida per gli impianti sciistici
Bonaccini: "al momento non potrà aprire nessun impianto", ma "Se la curva scenderà, spero si possa vedere al più presto qualche novità"
(Regioni.it 3993 - 28/01/2021) “Abbiamo ridefinito e approvato oggi la nostra proposta di linee guida per gli impianti sciistici. In particolare si è tenuto conto delle osservazioni del Comitato tecnico scientifico del 15 gennaio scorso. Ora auspichiamo una rapida validazione da parte del Governo perché l’ultimo Dpcm prevede la riapertura degli impianti il prossimo 15 febbraio e occorre dare ai gestori il tempo necessario per organizzarsi a fronte di una stagione purtroppo già compromessa”, Lo ha dichiarato il Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Giovanni Toti (presidente Liguria) che ha presieduto la seduta odierna.
“Ovviamente il testo ha un riferimento puntuale agli scenari introdotti nell’ultimo D.p.c.m., prevedendo la chiusura degli impianti delle Regioni in zona rossa e un’apertura contingentata al 50% per le Regioni rientranti in zona arancione.
Per le seggiovie – ha spiegato il Vicepresidente della Conferenza - è possibile la portata massima al 100% della capienza del veicolo ma è obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica. Tale portata è ridotta al 50% se le seggiovie sono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie è prevista una riduzione al 50% della capienza massima del veicolo e l’uso obbligatorio di mascherine chirurgiche. Analogo limite è previsto per le funivie sia per la fase di salita che di discesa, prevedendo sempre l’uso di mascherina chirurgica.
Inoltre abbiamo aggiunto rispetto alla precedente proposta la previsione di un tetto massimo di skypass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali con l’obiettivo di limitare il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci.
Ulteriori puntualizzazioni – ha concluso Toti - riguardano le misure per evitare le aggregazioni di persone, per la gestione dei flussi nei comprensori sciistici di maggiori dimensioni che si estendono oltre i confini regionali, rispetto ai quali è previsto uno stretto coordinamento delle misure di prevenzione fra le Regioni confinanti”.
Ovviamente "Per quanto riguarda il tema degli impianti sciistici e di altri impianti oggi chiusi - ha sottolineato il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. - serve che cambi il provvedimento nazionale, perché ci sono i protocolli, ne sono stati anche stilati di nuovi, ma al momento non potrà aprire nessun impianto. Se la curva scenderà, spero si possa vedere al più presto qualche novità".
Quanto al "pubblico, e ci metto anche la Formula 1, è inutile illudere la gente, con questi numeri, seppur migliorati, non è possibile riaprire gli impianti", ha aggiunto Bonaccini. "Se però le vaccinazioni riprenderanno al ritmo che ci aspettiamo e quindi si ricomincerà, ad esempio, a evitare che chi è più a rischio venga ricoverato, con una curva magari al ribasso, è evidente che nei prossimi mesi crollerebbe
il rischio di andare in zone colorate".
Poi c'è il tema dei protocolli, e "io mi auguro - ha sottolineato Bonaccini - che il combinato di vaccini da un lato e dall'altro un vaccino 'virtuale' come la bella stagione, dovrebbero fare in modo, e io ci voglio scommettere, che tra la primavera e l'estate riusciremo a vedere un po' di gente negli impianti sportivi".
Infine il presidente emiliano romagnolo ribadisce di voler "ragionare con le Regioni e con il Governo, quando ci sarà, di passaporto vaccinale. Perché non vedrei male che chi è già immunizzato, potesse via via entrare nei luoghi, non solo di sport, oggi preclusi al pubblico. Per dare ossigeno a quelle attività economiche, sociali e sportive - ha aggiunto - che da troppo tempo vedono preclusi i loro incassi e rischiano di vivere solo di ristori, che non saranno mai abbastanza. Che il 16-18 aprile, quando ci sarà il Gran Premio di F1 a Imola, possa già essere possibile questo ce lo auguriamo", ha concluso Bonaccini.
La Conferenza delle Regioni bell'approvare le linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita delle stazioni e dei comprensori sciistici, ha anche condiviso la sollecitazione avanzata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, con cui si chiede al Governo l’emanazione di una specifica Faq al fine di chiarire la possibilità che i maestri di sci utilizzino gli impianti di risalita e i comprensori sciistici per allenarsi. La richiesta stata poi rappresentata al Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni, unitamente all'annuncio dell'invio della proposta di linee guida. Per dirimere i dubbi sull’equiparazione dei maestri di sci agli atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale, il presidente Marsilio nei giorni scorsi aveva inviato una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e per conoscenza ai ministri Spadafora e Speranza, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento che avrebbe permesso ai maestri di sci di potersi allenare e mantenere quella forma necessaria per poter riprendere l’attività professionale non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno. “Allenarsi per esercitare al meglio il proprio lavoro rappresenta una parte significativa e integrante dell’aggiornamento professionale dei maestri di sci – ha sottolineato il presidente Marsilio – loro rappresentano il primo approccio con la neve degli allievi ed è quindi opportuno che possano mantenere un adeguato livello di ‘performance’. Adesso rimaniamo in attesa, sperando che il Consiglio dei Ministri avalli la nostra richiesta”.
L'obiettivo è "provare a costruire un percorso condiviso che consenta la riapertura degli impianti di risalita con la massima sicurezza entro il termine del Dpcm attualmente in vigore". Così, secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari Regioni, Francesco Boccia, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, durante la quale ha ricevuto le nuove proposte di linee guida per l'utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali, preparate dalla Conferenza delle Regioni. Boccia, in collegamento con il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha assicurato di ""trasmettere formalmente nella giornata di oggi il documento dalla Stato-Regioni al Cts e al ministero della Salute chiedendo una nuova valutazione tecnico-scientifica con la massima celerità".
Durante la Conferenza Unificata, sempre alla presenza del ministro Boccia, è stata approvata l'intesa sulla definizione dell'elenco dei piccoli comuni "attesa da anni" e connessa alla legge 2017 sui piccoli comuni che prevede il Fondo di 100 milioni fino al 2023 per lo sviluppo strutturale dei piccoli comuni. La conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera anche alle modalità per "l'accesso ai mutui Cdp e istituti abilitati da parte dei consorzi di bonifica" per i quali è previsto un importo massimo dei mutui concessi di 500 milioni di euro.
“Ora che la proposta di linee guida per l’utilizzo degli impianti sciistici è stata approvata dalla Conferenza delle Regioni, anche con le modifiche proposte in precedenza dal CTS e che dovranno essere nuovamente validate, ci auguriamo che il Governo si esprima rapidamente e che al più presto venga stabilita con certezza la data per la riapertura. L’ultimo Dpcm la fissa al 15 febbraio: se così fosse gli operatori del settore avrebbero poco più di due settimane per organizzarsi e sperare di recuperare almeno in parte una stagione già fortemente compromessa. Ci sono cittadini, imprese e lavoratori che chiedono risposte”. Lo afferma l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ricordando che il testo uscito dalla Conferenza delle Regioni fa riferimento agli scenari introdotti nell’ultimo Dpcm, prevedendo la chiusura degli impianti delle Regioni in “zona rossa” e un’apertura contingentata di tutti gli impianti al 50% per le Regioni rientranti nella “zona arancione”. Nella “zona gialla” le seggiovie potranno funzionare a regime al 100 per cento della capienza, mentre cabinovie e funivie al 50 per cento della capienza, in quanto ambiente chiuso. In tutti i casi, anche nell’ipotesi che la nostra Regione dovesse passare in fascia gialla – sottolinea l’assessore –, la riapertura avverrà tenendo conto delle misure di sicurezza previste dal protocollo. Per esempio, verrà fissato un tetto massimo di skypass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali. Questo per far sì che possa essere rispettato il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci. Inoltre sarà obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica”.
"Ora non ci sono più motivazioni ostative. Auspico - ha dichiarato l'assessore alla Montagna, Enti locali, Piccoli Comuni della Regione Lombardia Massimo Sertori -una tempestiva validazione delle linee guida da parte del Governo in considerazione della prevista data di apertura degli impianti il prossimo 15 febbraio, come previsto dall'ultimo Dpcm. E' doveroso - ha concluso - dare un segnale a un comparto così penalizzato dalla crisi sanitaria e nel contempo consentire a gestori e lavoratori di organizzarsi per la ripresa delle attività correlate che speriamo possa avvenire al più presto, per non compromettere definitivamente la stagione invernale, che è ad oggi la leva più importante dell'economia della montagna".
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Ovviamente "Per quanto riguarda il tema degli impianti sciistici e di altri impianti oggi chiusi - ha sottolineato il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. - serve che cambi il provvedimento nazionale, perché ci sono i protocolli, ne sono stati anche stilati di nuovi, ma al momento non potrà aprire nessun impianto. Se la curva scenderà, spero si possa vedere al più presto qualche novità".
Quanto al "pubblico, e ci metto anche la Formula 1, è inutile illudere la gente, con questi numeri, seppur migliorati, non è possibile riaprire gli impianti", ha aggiunto Bonaccini. "Se però le vaccinazioni riprenderanno al ritmo che ci aspettiamo e quindi si ricomincerà, ad esempio, a evitare che chi è più a rischio venga ricoverato, con una curva magari al ribasso, è evidente che nei prossimi mesi crollerebbe
il rischio di andare in zone colorate".
Poi c'è il tema dei protocolli, e "io mi auguro - ha sottolineato Bonaccini - che il combinato di vaccini da un lato e dall'altro un vaccino 'virtuale' come la bella stagione, dovrebbero fare in modo, e io ci voglio scommettere, che tra la primavera e l'estate riusciremo a vedere un po' di gente negli impianti sportivi".
Infine il presidente emiliano romagnolo ribadisce di voler "ragionare con le Regioni e con il Governo, quando ci sarà, di passaporto vaccinale. Perché non vedrei male che chi è già immunizzato, potesse via via entrare nei luoghi, non solo di sport, oggi preclusi al pubblico. Per dare ossigeno a quelle attività economiche, sociali e sportive - ha aggiunto - che da troppo tempo vedono preclusi i loro incassi e rischiano di vivere solo di ristori, che non saranno mai abbastanza. Che il 16-18 aprile, quando ci sarà il Gran Premio di F1 a Imola, possa già essere possibile questo ce lo auguriamo", ha concluso Bonaccini.
La Conferenza delle Regioni bell'approvare le linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita delle stazioni e dei comprensori sciistici, ha anche condiviso la sollecitazione avanzata dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, con cui si chiede al Governo l’emanazione di una specifica Faq al fine di chiarire la possibilità che i maestri di sci utilizzino gli impianti di risalita e i comprensori sciistici per allenarsi. La richiesta stata poi rappresentata al Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni, unitamente all'annuncio dell'invio della proposta di linee guida. Per dirimere i dubbi sull’equiparazione dei maestri di sci agli atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale, il presidente Marsilio nei giorni scorsi aveva inviato una lettera al presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, e per conoscenza ai ministri Spadafora e Speranza, con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento che avrebbe permesso ai maestri di sci di potersi allenare e mantenere quella forma necessaria per poter riprendere l’attività professionale non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno. “Allenarsi per esercitare al meglio il proprio lavoro rappresenta una parte significativa e integrante dell’aggiornamento professionale dei maestri di sci – ha sottolineato il presidente Marsilio – loro rappresentano il primo approccio con la neve degli allievi ed è quindi opportuno che possano mantenere un adeguato livello di ‘performance’. Adesso rimaniamo in attesa, sperando che il Consiglio dei Ministri avalli la nostra richiesta”.
L'obiettivo è "provare a costruire un percorso condiviso che consenta la riapertura degli impianti di risalita con la massima sicurezza entro il termine del Dpcm attualmente in vigore". Così, secondo quanto si apprende, il ministro per gli Affari Regioni, Francesco Boccia, nel corso della Conferenza Stato-Regioni, durante la quale ha ricevuto le nuove proposte di linee guida per l'utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte degli sciatori amatoriali, preparate dalla Conferenza delle Regioni. Boccia, in collegamento con il vice ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ha assicurato di ""trasmettere formalmente nella giornata di oggi il documento dalla Stato-Regioni al Cts e al ministero della Salute chiedendo una nuova valutazione tecnico-scientifica con la massima celerità".
Durante la Conferenza Unificata, sempre alla presenza del ministro Boccia, è stata approvata l'intesa sulla definizione dell'elenco dei piccoli comuni "attesa da anni" e connessa alla legge 2017 sui piccoli comuni che prevede il Fondo di 100 milioni fino al 2023 per lo sviluppo strutturale dei piccoli comuni. La conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera anche alle modalità per "l'accesso ai mutui Cdp e istituti abilitati da parte dei consorzi di bonifica" per i quali è previsto un importo massimo dei mutui concessi di 500 milioni di euro.
“Ora che la proposta di linee guida per l’utilizzo degli impianti sciistici è stata approvata dalla Conferenza delle Regioni, anche con le modifiche proposte in precedenza dal CTS e che dovranno essere nuovamente validate, ci auguriamo che il Governo si esprima rapidamente e che al più presto venga stabilita con certezza la data per la riapertura. L’ultimo Dpcm la fissa al 15 febbraio: se così fosse gli operatori del settore avrebbero poco più di due settimane per organizzarsi e sperare di recuperare almeno in parte una stagione già fortemente compromessa. Ci sono cittadini, imprese e lavoratori che chiedono risposte”. Lo afferma l’assessore al turismo della Regione del Veneto, Federico Caner, ricordando che il testo uscito dalla Conferenza delle Regioni fa riferimento agli scenari introdotti nell’ultimo Dpcm, prevedendo la chiusura degli impianti delle Regioni in “zona rossa” e un’apertura contingentata di tutti gli impianti al 50% per le Regioni rientranti nella “zona arancione”. Nella “zona gialla” le seggiovie potranno funzionare a regime al 100 per cento della capienza, mentre cabinovie e funivie al 50 per cento della capienza, in quanto ambiente chiuso. In tutti i casi, anche nell’ipotesi che la nostra Regione dovesse passare in fascia gialla – sottolinea l’assessore –, la riapertura avverrà tenendo conto delle misure di sicurezza previste dal protocollo. Per esempio, verrà fissato un tetto massimo di skypass giornalieri vendibili, considerando anche gli abbonamenti settimanali e stagionali. Questo per far sì che possa essere rispettato il numero massimo di presenze giornaliere sui campi da sci. Inoltre sarà obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica”.
"Ora non ci sono più motivazioni ostative. Auspico - ha dichiarato l'assessore alla Montagna, Enti locali, Piccoli Comuni della Regione Lombardia Massimo Sertori -una tempestiva validazione delle linee guida da parte del Governo in considerazione della prevista data di apertura degli impianti il prossimo 15 febbraio, come previsto dall'ultimo Dpcm. E' doveroso - ha concluso - dare un segnale a un comparto così penalizzato dalla crisi sanitaria e nel contempo consentire a gestori e lavoratori di organizzarsi per la ripresa delle attività correlate che speriamo possa avvenire al più presto, per non compromettere definitivamente la stagione invernale, che è ad oggi la leva più importante dell'economia della montagna".
Toti: dalle Regioni una proposta aggiornata delle Linee guida per gli impianti sciistici
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( red / 28.01.21 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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