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Regioni.it 3979 - 12/01/2021) Continua senza sosta la campagna vaccinale portata avanti dalle Regioni. "Le vaccinazioni in Emilia-Romagna - scrive il Presidente
Stefano Bonaccini - proseguono secondo il programma che ci siamo dati insieme a tutte le Aziende Sanitarie. Siamo ad oggi la Regione con il rapporto più alto tra vaccinati e popolazione complessiva, grazie ancora all'ottimo lavoro di operatori sanitari, medici e infermieri. Lo ribadisco: non si tratta di una gara tra Regioni, e l'importante sarà arrivare tutti insieme il prima possibile all'immunità di gregge. Ed è l'Italia ad aver preso il ritmo giusto, con un numero di vaccini fatti tra i più alti in Europa. Ma siamo solo all’inizio. Terminata la fase riservata al personale sanitario e a operatori e degenti CRA, quando passeremo al resto della popolazione, aumenteremo di parecchio il numero di vaccinazioni. Si moltiplicheranno nel territorio - conclude Bonaccini - i luoghi dove vaccinarsi e andranno coinvolti anche i medici di base. Oltre a vaccinare anche di notte, se sarà necessario. Fondamentale sarà avere regolare e costante arrivo di dosi vaccinali nei territori".
Il presidente dell'Emilia-Romagna, intervistato a Tagadà su La7, risponde a una domanda su eventuali preoccupazioni per le scorte di vaccini in vista delle somministrazioni dei richiami a chi ha ricevuto la prima dose ha detto di augurarsi "che le preoccupazioni non debbano diventare problemi. Fino ad oggi le dosi sono
arrivate con regolarità, il flusso è arrivato. L'arrivo e la distribuzione non spetta a noi - aggiunge - Voglio avere fiducia che avvenga con regolarità".
“In questi giorni - sottolinea il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti - si stanno compiendo importati passi avanti nella campagna vaccinale: siamo in attesa delle linee guida per seconda fase, visto che nelle prossime due settimane la prima sarà almeno in fase di richiamo e quindi a buon punto. Auspichiamo che il Governo trovi dosi in quantità sufficiente per procedere alla vaccinazione dalla fascia più fragile della popolazione, gli over 75: se avvenisse già nelle prossime settimane di fatto renderebbe il Covid molto meno luttuoso, con un abbattimento del tasso mortalità probabilmente fino all’80%. I numeri di oggi parlano chiaro: se questa categoria fosse stata già vaccinata, oggi verosimilmente non avremmo neppure una persona deceduta. In più, in questo caso, la richiesta di posti letto potrebbe scendere del 50%, un fatto che avrebbe ovviamente un forte impatto sull’organizzazione del sistema sanitario e cambierebbe l’intera prospettiva sulle norme di contenimento e di distanziamento sociale”. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti fa il punto sulla situazione Coronavirus e vaccini in Liguria in diretta da Imperia. “Sostanzialmente – prosegue – i dati di oggi sono stabili: la pandemia non decresce ma aumenta meno rispetto ad altre aree del Paese. In alcuni casi, nel resto d’Italia, aumenta significativamente: questo significa che corrette abitudini della popolazione ligure ci stanno aiutando, insieme al lavoro degli uffici prevenzione e di tutto il sistema sanitario. È evidente che dati di oggi risentano del fine settimana, con numero minore tamponi rispetto al solito e un incremento degli ospedalizzati, come avviene ogni lunedì anche per una riduzione delle dimissioni nei weekend. Sono stabili le terapie intensive: si tratta di numeri che credo si equilibreranno nelle prossime ore”. “Alla fine della settimana – conclude Toti - sapremo quali misure verranno varate dal Governo; l’Italia resterà divisa in zone, ma potrebbe essere introdotta quella bianca, in caso di indice di contagio molto basso. Non sembrano esserci al momento le condizioni per applicarla in nessuna regione, ma introdurla era una nostra richiesta che ritengo sia sempre valida: significa dare un orizzonte positivo a chi dovrà affrontare ancora un duro periodo di restrizioni”.
Il 10 gennaio tutte le aziende sanitarie hanno esaurito le dosi consegnate alla nostra regione, scrive il Presidente della Campania, Vincenzo De Luca. E in seratoa "le aziende si sono fermate per mancanza di vaccini. È questo l'esito di una distribuzione fatta in modo sperequato nei giorni scorsi. Ho segnalato il problema al commissario Arcuri, sollecitando un invio immediato". Oggi "dovrebbero arrivare nuove forniture, ed è necessario che questo avvenga, riequilibrando i nostri quantitativi. Così come è necessario e urgente l'invio di personale aggiuntivo per le vaccinazioni, per far fronte alla situazione di forte sottodimensionamento del nostro personale nella quale si sta lavorando. Voglio ringraziare tutte le nostre strutture sanitarie per i risultati straordinari conseguiti pure in carenza di personale. La campagna vaccinale sarà nei prossimi mesi la nostra priorità, per portare la Campania fuori dall'epidemia e verso una vita normale. #vaccino Oggi hanno ricevuto la prima dose altre 5.564 persone. In tutto in Piemonte sono più di 42 mila i vaccini somministrati, corrispondenti al 50,8% delle 82.810 consegnate finora alla nostra regione e rivolte, per questa prima fase prevista dal Governo, al personale del servizio sanitario, accanto ad ospiti e operatori delle Rsa. Giani 4 gennaio La prima fornitura dei vaccini arrivati in Toscana sarà somministrata entro l’8 gennaio. Tra oggi e dopodomani è previsto, secondo il Governo, l’arrivo di ulteriori dosi per proseguire con la vaccinazione del personale sanitario e ospiti delle RSA. Le operazioni continueranno fino a metà febbraio quando inizierà la fase successiva. Partiremo dagli anziani con più di 80 anni non ospiti delle RSA, poi gli over 60, quindi le persone con particolari patologie, il personale dei servizi pubblici essenziali, come insegnanti e forze dell’ordine e la popolazione generale. Questo il programma secondo le previsioni di fornitura che il Governo ha trasmesso alle Regioni, se arriveranno nuove dosi e vaccini sarà possibile accelerare i tempi. Vi terrò aggiornati su ogni passo e novità del programma, perché la #ToscanasiCura insieme!.
Il presidente del Veneto Luca Zaia parlando nel corso del consueto punto stampa ha detto che "La vera via d'uscita dal tunnel speriamo sia il vaccino, non abbiamo altre luci in fondo al tunnel, non si risolverà da solo il virus se non con i tempi della natura. Arriveranno pare le prime microdosi di Moderna ma speriamo che si risolva anche la partita AstraZeneca perche' ci permetterebbe di avere piu' fronti vaccinali (i medici, le farmacie e tutto il resto). Per l'influenza abbiamo fatto 1,3 milioni di vaccini in due mesi, con un po' piu' di voglia di correre, si potrebbe arrivare a 2 milioni di vaccini al bimestre quindi in quattro di mesi si potrebbe coprire tutti i veneti, considerando che ci saranno anche quelli che non lo vorranno fare". Il Presidente ha poi ribadito che il programma attuale garantisce comunque la copertura vaccinale "entro fine settembre".
Il Presidente Michele Emiliano ha spiegato che la Regione Puglia "ha ricevuto sostanzialmente il 75% del previsto. Poi sono arrivate altre 30.000 dosi. Questa nostra capacità di iniettare immediatamente il vaccino ci consente di dire che, se ci consegnano le dosi, noi nel giro di 48 ore, 72 al massimo, riusciamo ad inocularlo. Il numero di vaccini che si fanno in Puglia quindi dipende da quello che ci consegnano". Il 30% dei vaccini è comunque messo da parte "nell'eventualità di problemi nella catena di distribuzione", ha precisato Emiliano, perché la seconda dose "va garantita". "Ho l'impressione - ha aggiunto - che alcune regioni si siano sparate tutte le dosi per fare il record. Spero che non le pretendano alle Regioni che hanno tenuta la scorta".
La Toscana "Continua a essere tra le prime regioni per numero di vaccini fatti sulle dosi consegnate",lo rende noto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, con un post su Facebook. "Siamo arrivati a 49.813 persone vaccinate, più dosi avremo a disposizione e più rapidamente procederemo con il programma ToscanasiCura".
Ieri il Presidente della Provincia autonoma di Tento, Maurizio Fugatti, Fugatti ha ritenuto corretta la distribuzione dei vaccini a Regioni e Province autonome, sulla base del numero di anziani presenti sui vari territori e non degli abitanti. "Il Trentino - ha precisato - ha peraltro deciso di non somministrare la totalità delle dosi consegnate, ma ne conserva un terzo al fine di garantire l'effettuazione del richiamo alla terza settimana, dato che la distribuzione settimanale sul territorio da parte delle case farmaceutiche può subire in alcuni casi uno slittamento di qualche giorno".
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[Liguria] CORONAVIRUS, PRESIDENTE TOTI: “SPERIAMO CHE GOVERNO TROVI DOSI PER VACCINARE AL PIU’ PRESTO OVER 75: IN QUESTO CASO MORTALITA’ COVID GIU’ FINO ALL’80% E PROSPETTIVA DEL TUTTO DIVERSA PER SISTEMA SANITARIO”
Vaccino: Zaia,e' luce in tunnel,pronti a farlo a tutti in 4 mesi
CORONAVIRUS: EMILIANO, 'IN PUGLIA RISCHIO ELEVATO, AVREI PREFERITO ZONA ARANCIONE' =
Fugatti,definizione zone continui in base ai parametri fissi
( red / 12.01.21 )