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Regioni.it

n. 3972 - giovedì 17 dicembre 2020

Sommario
- Pandemia e chiusure natalizie: risorse per risarcire categorie colpite
- Recovery Fund: De Luca chiama regioni del Sud a posizione comune
- Parchi divertimento e parchi tematici siano considerati imprese turistiche
- Sviluppo sostenibile: inaugurata il 16 dicembre scuola per le Regioni
- Il parere sulla legge di Bilancio 2021 e sul bilancio pluriennale 2021-23
- Ispra: Rapporto Rifiuti Urbani 2020

Documento della Conferenza delle Regioni del 3 dicembre

+T -T
Parchi divertimento e parchi tematici siano considerati imprese turistiche

La richiesta è contenuta in un ordine del giorno inviato al ministro Dario Franceschini

(Regioni.it 3972 - 17/12/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nella seduta del 3 dicembre, ha approvato un ordine del giorno, in materia di Parchi divertimento e Parchi tematici.
Il documento è stato poi trasmesso dal presidente, Stefano Bonaccini, al ministro Dario Franceschini per l’eventuale adozione di atti conseguenti.
Si riporta di seguito il testo del documento.
Ordine del giorno in materia di parchi divertimento e parchi tematici
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome,
ATTESO che il comparto dei “parchi divertimento” è attualmente assimilato alle attività di “spettacolo viaggiante”, ma da un decennio almeno si configura come industria operando come impresa turistica, pur non avendo ancora ottenuto tale riconoscimento a livello normativo.
ATTESO che, in quanto attività di spettacolo, tali imprese non hanno potuto beneficiare né del Fondo Emergenze Spettacolo, né del Fondo Emergenze Turismo del MIBACT, e non possono accedere neanche agli interventi introdotti dal DL Ripresa.
ATTESO, inoltre, che il DPCM 13 settembre 2002, che ha recepito l’accordo tra Stato e Regioni del 14 febbraio 2002, in materia di “Principi per l’armonizzazione, la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico”, nell’Allegato, all’art. 1, lett. b), n. 2 considera imprese turistiche anche i parchi a tema.
CONSIDERATO non di meno che l’emergenza in atto sta mettendo a dura prova l’economia turistica italiana, le aziende italiane ed anche le migliaia di dipendenti del settore.
CONSIDERATO che il comparto dei Parchi Permanenti raggruppa, parchi a tema, i parchi acquatici e i giardini zoologici, circa 180 strutture sul territorio nazionale, occupando direttamente oltre 25.000 persone e registrando oltre 400 milioni di Euro di fatturato annuale ed oltre 1 miliardo di Euro come indotto. Di queste 25.000 persone la gran parte non ha diritto alla cassa integrazione in quanto con contratto stagionale e non ancora assunti al momento dell’inizio della pandemia.
CONSIDERATO, inoltre, che tutti i parchi hanno protocolli di gestione dei rischi legati alla gestione dei flussi di clienti, verificati annualmente (insieme a tutti gli aspetti operativi) dalla Commissione Provinciale di Vigilanza sui luoghi di spettacolo, insediata presso la Prefettura.
ATTESO che, considerato quanto sopra, la Conferenza delle Regioni e Province Autonome ha già formulato una proposta emendativa di pari contenuto della presente istanza al DL n. 34/2020, come convertito dalla Legge n. 77/2020, ma senza sortire alcun esito.
CONSIDERATE le premesse di cui sopra, al fine di sostenere il settore turismo e i relativi livelli occupazionali, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
chiede al Governo di
-
inserire i parchi divertimento tra le imprese turistiche integrando l’artico-lo 4, comma 1), dell’Allegato al D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79, con le parole “e i parchi divertimen-to”, nonché di modificare il Codice Ateco di tali strutture da 93.21 ad uno della categoria 55;
- inserire i parchi acquatici/divertimento con Codice Ateco 93.21.00 tra i destinatari dei benefici riconosciuti al settore turismo.
Roma, 3 dicembre 2020

Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 3 dicembre: Ordine del giorno in materia di parchi divertimento e parchi tematici


( red / 17.12.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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