(Regioni.it 3969 - 14/12/2020) Le folle nelle vie del centro delle grandi città creano preoccupazione e allarme per un’altra ondata di contagi. La Germania chiude per le feste natalizie e si discute nel nostro Paese se rafforzare o meno anche dai noi le misure restrittive.
Per il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, “la vera partita è quella degli assembramenti, quella dei contagi", e ha "l'impressione che un continente della popolazione delega il bene pubblico alle disposizioni della burocrazia. Il buonsenso non è catalogabile con una legge”.
“Questi assembramenti – spiega il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana - rischiano di mettere in gioco tutta la fatica fatta in questi mesi. Sono stati difficili, duri, settimane durante le quali abbiamo dovuto rinunciare a gran parte della nostra libertà. Adesso quello che viene letto come un via libera rischia di rovinare tutto”.

“Sono un po' preoccupato – aggiunge Fontana - anche perché a gennaio dovrebbe iniziare la fase della vaccinazione contro il Covid e in quel momento non possiamo permetterci nessun tipo di recrudescenza del virus”. E il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, chiede “comportamenti di grande responsabilità e prudenza soprattutto nel periodo festivo”.
"Farei un appello – dichiara il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga - a tutti gli attori e alla popolazione di essere il più possibile rigorosi nel rispettare ordinanze e Dpcm che già esistono. Qua sembra che ci sia una rincorsa quotidiana a scrivere le nuove regole, ma in realtà ci sono già regole chiare: distanziamento, igienizzazione delle mani, mascherine. Se fossero attuate in modo rigoroso riusciremmo a ridurre moltissimo il rischio di contagio”.

Il Governo intanto fa sapere che sta valutando delle nuove misure come la possibilità di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi e si discute sull'apertura dei ristoranti.

Nel contempo si prevede di aprire gli spostamenti agli abitanti dei Comuni sotto i 5.000 abitanti in un raggio delimitato di chilometri.
Il presidente della regione Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti, trova surreale  questa idea di un nuovo lockdown per Natale, “come se si dovessero punire gli italiani che hanno voglia di acquistare qualche dono per rendere meno amare queste feste”.

“Trovo assurda la pretesa di dividere il Paese – aggiunge Toti - tra chi combatte il virus e chi guarda all'economia in crisi”.

Per Toti “basta con questa pandemia emotiva, dove un giorno si apre e il giorno dopo si chiude sulla base di una foto, degli umori sui social o della paura del momento”.
 
++ Fontana, assembramenti mettono in gioco i sacrifici ++ 'Si rischia di rovinare tutto, sono un po' preoccupato'

 
Covid: Toti, surreale idea nuovo lockdown per Natale