(Regioni.it 3961 - 30/11/2020) E’ definito “strategico” dal ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, l’accordo nell’’Eurogruppo sul Mes, il fondo destinato ad interventi in sanità per la pandemia.

Gualtieri rileva quindi che la possibilità di usare il Mes non c'entri nulla con la sua riforma. Si lavora a rafforzare l'Unione bancaria e assicurare un'ulteriore rete di “sicurezza per la stabilità del sistema bancario".
Le decisioni che verranno prese dall'Eurogruppo sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità quindi “non investono in alcun modo l'utilizzo del Mes, la riforma è cosa distinta dalla scelta se usare o meno il Mes sanitario. Su questo esistono posizioni diverse nel Parlamento e nella stessa maggioranza, e ogni decisione dovrà essere condivisa dall'intera maggioranza e approvata dal Parlamento”.

La riforma del Mes dibattuta nell'Eurogruppo modifica i termini che riguardano clausole di azione collettiva (Cacs), analisi di sostenibilità del debito (Dsa) e della capacità di rimborso dei Paesi, facendo sì che, assieme all'introduzione di eurobond e al recovery fund, con il quadro di nuove regole “siamo ampiamente nel perimetro della risoluzione del Parlamento”.

Gualtieri quindi ricorda che “le Cacs sono già presenti nel trattati in vigore" e che "le nuove Cacs non aumentano le probabilità di ristrutturazioni, essendo attivabili esclusivamente per iniziativa dell'emittente cui spetta di decidere se e come attivarle" - afferma Gualtieri – “né è richiesta una ristrutturazione preventiva per l'accesso al Mes”.

Inoltre, spiega sempre il ministro dell’Economia, “su Dsa e repayment capacity è stato confermato il principio per cui tale esercizio sarà trasparente e prevedibile consentendo margine di giudizio. Ricordo che per l'Italia e per tutti gli alti stati membri di recente Commissione Ue, Bce e Mes hanno fatto una Dsa per i criteri di ammissibilità alla linea pandemica del Mes, e il nostro debito è stato giudicato sostenibile”.

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