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Regioni.it 3953 - 18/11/2020) Per la Calabria si registrano alcune novità importantio sia sul fronte sanità - con le note vicende relative alla nomina del commissario - che sul piano istituzionale, con le orime indicazioni sulla data delle elezioni.
Ieri la rinuncia del terzo commissario nel giro di 10 giorni, proprio nel momento in cui la regione, dichiarata "zona rossa" da oltre una settimana, è alle pres con la gestione della pandemia da Covid 19. L'ex rettore della Sapienza Eugenio Gaudio ha infatti comunicato di non avere accettato l'incarico. Una scelta che segue quella dell'ex generale dei carabinieri Saverio Cotticelli, costretto ad un passo indietro per le conseguenze delle dichiarazioni rilasciate durante un'intervista. Ma anche il suo primo successore, Giuseppe Zuccatelli, a causa di un video in cui affermava che la mascherina non servisse a niente aveva dovuto rinunciare
Toni duri da parte del presidente facente funzione della Regione, Nino Spirlì, che rivendica il fatto di non meritare un trattamento da paese "del terzo mondo" e chiedendo la fine del commissariamento. La regione è finita tra le "zone rosse" non tanto per il numero di casi, visto che il conteggio dei positivi è comunque inferiore rispetto ad altre realtà, quanto proprio a causa di una sanità che per molti apsetto non è paragonabile alle altre. Un gap testimoniato dai tavoli ministeriali che hanno certificato un livello di Lea al di sotto degli standard. Problemi che secondo Spirlì sono addebitabili proprio al commissariamento. "Al Governo - ha affermato Spirlì - chiedo una persona onesta, pulita, che venga in Calabria e assieme a noi, e non contro di noi, ci consegni una sanità vera. E non parlo solo di Covid, ma di tumori, diabete, cardiopatici, di tutti coloro che combattono le malattie più sciagurate".
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva accelerato, dopo le dimissioni di Zuccatelli, sollecitate da Speranza, con la nomina in Consiglio dei Ministri di Gaudio, e il contestuale annuncio di un ruolo da affidare a Gino Strada, per la gestione dell'emergenza Covid nella Regione. Poi la rinuncia di Gaudio "per motivi personali" e quindi il prossimo, sarà il quarto commissario alla sanità della Regione in due settimane.
Quanto al possibile ruolo di Gino Strada - a Start, su Sky TG24 Nino Spirlì, presidente facente funzione della Regione Calabria - "Il problema non è che Gino Strada si occupi di emergenza, con Emergency sta già facendo un lavoro eccezionale riguardo ai migranti che vivono una condizione peggiorata dalle carenze sanitarie. Il problema è non giocare su nomi e persone, su figure istituzionali che qui sono importanti. Il commissario ad acta ha un'importanza che in questo momento è veramente incredibile, serve che sia un ottimo medico e un grande organizzatore, perché quello dovrà fare. Evitiamo patrocini, chiamiamoli così, perché non è più il momento"".
"Mi dispiace per i calabresi che meritano una risposta dopo anni di malasanità. Mi assumo la responsabilità non solo del fatto che la designazione di Gaudio non sia andata a buon fine, ma anche delle designazioni precedenti. Di Saverio Cotticelli che ha scoperto, purtroppo in ritardo, di essere in difficoltà nel ruolo di commissario. Di Giuseppe Zuccatelli che aveva un curriculum di
assoluta competenza ed esperienza pluriennale, ma che ha oggettivamente aperto una ferita nella comunità calabrese con
dichiarazioni del tutto inappropriate per l'emergenza sanitaria che è in corso". Così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in colloqui odierni con diversi quotidiani, si assume la responsabilità sul caos nella nomina del commissario alla Sanità in Calabria.
Quanto a Gino Strada, il premier conferma che la collaborazione con il fondatore di Emergency ci sarà ma che non c'è mai stata intenzione di nominarlo commissario. E' evidente che le responsabilità non possono che cadere innanzitutto su di me se coinvolgono il governo. Fermo restando questo, il processo decisionale si è sviluppato in modo lineare e nel pieno confronto con tutti i ministri direttamente coinvolti - proposta del ministro dell'Economia di concerto con quello della Salute, sentito il parere del ministro degli Affari regionali - fino alla deliberazione in Cdm". Ora il presidente del Consiglio è pronto a guardare avanti: "Dopo i passi falsi compiuti avvertiamo la responsabilità di indicare la persona giusta, con adeguate competenze nel campo dell'organizzazione sanitaria e contabile".
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Francesco Boccia (ascoltato dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali sui rapporti tra lo Stato e le regioni in conseguenza delle recenti evoluzioni dell'emergenza coronavirus) affrontando la situazione della Calabria, ha detto che "nessun commissario ad acta" per la sanità ""ha avuto così tanta attenzione come quello di questi giorni: ma il commissario ad acta si occupa esclusivamente del ripiano dei disavanzi sanitari, lo dice la legge"", e quelli riferiti all'emergenza Covid sono ""tutti aspetti che non c'entrano nulla con la gestione amministrativa del ripiano del disavanzo sanitario. Emerge un dibattito schizofrenico che non ha senso: sembra che il commissario sia il gestore di tutto, compresa l'emergenza, ma"" sul coronavirus ""se le cose non funzionano la colpa sarà nostra, delle istituzioni che possono intervenire". "Nella pandemia emergono altre priorità, che stiamo gestendo di concerto con la Regione. La Conferenza Stato-Regioni di venerdì prossimo la farò dalla sede della Regione Calabria e non è solo un segnale simbolico"", ha concluso Boccia.
"Abbiamno approvato un decreto ad hoc per la sanita' calabrese e ci sono finalmente strumenti che consentono di velocizzare la spesa di risorse, ma ora è necessario parlarsi in queste ore e individuare immediatamente una figura per la Calabria. Zuccatelli ha sempre fatto bene , poi è spuntato il video che ha provocato una reazione nella comunita' calabrese e quindi abbiamo valutato per un'altra soluzione. Stamani per Gaudio è emersa questione familiare ma siamo impegnati per trovare una soluzione adeguata e valorizzare il decreto. Ora si tratta di risolvere la questione in poche ore", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a 'Carta bianca' su Rai 3.
Sul piano istituzionale, Nino Spirlì, presidente facente funzione della Regione Calabria, ha annunciato che "le forze politiche si sono incontrate, io ho incontrato tutti i capigruppo, sia di maggioranza che di opposizione. C'è una data più o meno concordata, icuramente tra tutte le forze di maggioranza, quelle di minoranza comunque hanno segnalato una necessità e una disponibilità ad andare al voto al più presto, per cui io entro domani incontrerò il presidente della Corte d'appello e segnalerò la data che mi è stata indicata. La maggioranza, anche in Consiglio regionale, ha chiesto il 14 febbraio salvo emergenze, ritengo che sia mio dovere e mio compito segnalare quella data come quella scelta dai calabresi per andare al voto e poi attendiamo la conferma che lo si possa fare".
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>ANSA-BOX/Tre commissari in 10 giorni, caos sanità Calabria
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++ Speranza, risolvere questione Calabria in poche ore ++
==Conte, su Gaudio responsabilità mia, ora basta passi falsi
( red / 18.11.20 )