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Regioni.it

n. 3947 - martedì 10 novembre 2020

Sommario
- Regionali in Calabria: rinviate dal Governo tra il 10 febbraio e il 15 aprile 2021
- Pandemia: fascia arancione per Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria
- Sostegno al turismo e contrasto al dissesto idrogeologico: oggi due audizioni rappresentanti Conferenza delle Regioni
- DL Ristori bis: pubblicato il testo sulla Gazzetta Ufficiale
- Pandemia: circolare ministero Interno per evitare assembramenti
- Emergenza Covid-19: assessori regionali chiedono certezze per imprese aree costiere

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Emergenza Covid-19: assessori regionali chiedono certezze per imprese aree costiere

(Regioni.it 3947 - 10/11/2020) Le istituzioni regionali - attraverso le commissioni Demanio marittimo e Infrastrutture della Conferenza delle Regioni , chiedono certezze per le imprese che gravitano sulle aree costiere, non solo per quanto riguarda le concessioni turistico ricreative, ma tutte le altre tipologie (cantieri navali, attività produttive) anche alla luce dell’emergenza Covid. E’ quanto emerso nel corso delle riunioni degli assessori al demanio marittimo, coordinati dall’assessore di Regione Liguria Marco Scajola e della commissione Infrastrutture coordinata dal vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola.
Le Commissioni hanno elaborato un documento che sarà sottoposto all’approvazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome affinché lo valuti anche ai fini di un successivo inoltro al governo. Nel testo si chiede - secondo qunato riportato da una nota della regioen Liguria - l’emanazione, entro e non oltre il 30 novembre 2020, uno o più atti che chiariscano in via definitiva la piena vigenza delle norme sull’estensione di 15 anni delle concessioni demaniali marittime e per le acque interne. La Legge 145  del 2018  estende al 2033 le concessioni ad uso turistico-ricreativo. Tuttavia l’applicazione di questa norma sta incontrando difficoltà tecniche per la sua applicazione. Le Regioni confrontandosi con le associazioni di categoria e le amministrazioni locali hanno deciso di portare avanti insieme un’azione forte per fare in modo che il Governo e il Parlamento facciano chiarezza sull’applicazione della legge, dando certezze a migliaia di lavoratori, anche alla luce del difficile periodo che si sta vivendo per l’emergenza Covid.
“Alla luce di tutto quello che sta succedendo con la pandemia che sta mettendo a dura prova le imprese – ha sottolineato l’assessore della regione Ligiria Marco Scajola - abbiamo bisogno che il governo adotti uno o  più atti che diano certezza giuridica agli operatori, economici e della pubblica amministrazione”.
“Occorre chiarezza in tempi urgenti – chiarisce Fulvio Bonavitacola, vicepresidente Regione Campania – visto che la scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2020 è ormai vicina. Il governo  deve fornire in tempi rapidi indirizzi chiari per mettere fine a una situazione di grave incertezza e confusione”.
Già la corte di Giustizia europea aveva previsto che la direttiva Bolkestein potesse essere derogata alla luce di particolari situazioni di difficoltà o disagio sociale e in vista della scadenza delle concessioni demaniali  al 31 dicembre 2020 le regioni chiedono un atto chiaro da parte dell’esecutivo per evitare che comuni e concessionari siano messi in difficoltà, dopo il dicembre 2020.
“Per questo richiamiamo il governo alle sue responsabilità  – concludono Scajola e Bonavitacola - nell’applicazione di una legge dello stato, la 145, che esiste e alla luce anche all’emergenza Covid. In considerazione anche dei risultati ottenuti grazie alle linee guida delle regioni per salvare la stagione balneare. Secondo noi il governo dovrebbe accompagnare le specifiche alla Legge con un chiarimento che renda certo il destino delle concessioni e si accompagni a un’iniziativa nei confronti della UE per dire che le norme nazionali sono efficaci e legittime”.
Anche il Friuli Venezia Giulia - sottolinea una nota della Regione - ha sottoscritto tale documento.  La Commissione ha raccolto la preoccupazione di Comuni e associazioni di categoria rispetto al rischio che dal 1 gennaio 2021 molti concessionari del demanio marittimo e delle acque interne (è il caso degli stabilimenti balneari e delle marine) si trovino ad agire in una condizione di occupazione abusiva. Il 31 dicembre scadranno infatti molte delle attuali concessioni, dal momento che l'estensione delle stesse fino al 2033 - già prevista dalla L. 145/2018 - è stata dichiarata illegittima da diverse sentenze del Consiglio di Stato e della Corte di Cassazione, per contrarietà al diritto comunitario. Alla riunione odierna della Commissione ha preso parte anche l'assessore del Friuli Venezia Giulia al Patrimonio, Sebastiano Callari, che ha evidenziato come "la questione è ormai giunta ad un'urgenza tale da non poter essere ulteriormente rinviata, come hanno evidenziato tutte le Regioni. Nel nostro caso la legge regionale con cui abbiamo introdotto la possibilità di proroga con un meccanismo di semplificazione amministrativa è stata impugnata. Siamo quindi nella situazione per cui i funzionari che devono rilasciare le concessioni non sono in grado di assumere decisioni certe". Dal Friuli Venezia Giulia è giunta anche la proposta di un emendamento alla norma nazionale che consenta direttamente all'Agenzia delle Entrate di provvedere alla registrazione degli atti di concessione su istanza del concessionario a fronte del pagamento del canone. "In questo modo - ha spiegato Callari - potremmo sollevare i funzionari degli Enti locali dall'onere di assumere atti che rischiano di essere illegittimi e renderemmo ancora più semplice la risoluzione in tempi brevi di una questione estremamente delicata ed urgente". Presupposto della proroga delle concessioni - che l'Unione europea non ritiene possibile in assenza di nuove gare pubbliche di aggiudicazione - è la crisi economica causata dall'emergenza pandemica, che determina un quadro socio-economico completamente diverso e del tutto straordinario. Del resto ribadisce Callari "La stessa Corte di Giustizia europea, in una propria sentenza del 2016 - ha precisato Callari - prevede la possibilità che gli Stati membri deroghino all'applicazione della direttiva Bolkestein in casi eccezionali, per assicurare l'ordine o la salute pubblica, eccezione che mi sembra più che mai giustificata in questo momento di emergenza globale pandemica".


 
[Liguria] DEMANIO MARITTIMO, ASSESSORI SCAJOLA E BONAVITACOLA: REGIONI COMPATTE CHIEDONO AL GOVERNO CERTEZZE PER LE IMPRESE ANCHE ALLA LUCE DELL’EMERGENZA COVID.

 
[Friuli Venezia Giulia] Demanio: Callari, pressing sul Governo per proroga concessioni al 2033



( red / 10.11.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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