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Regioni.it

n. 3936 - lunedì 26 ottobre 2020

Sommario
- Dpcm e pandemia: rilievi su misure
- Emergenza Covid-19: contact tracing, Bonaccini scrive a Speranza
- Mattarella: Covid sarà sconfitto dalla ricerca
- Pandemia: il testo del Dpcm che entra in vigore da oggi al 24 novembre
- Le proposte delle Regioni per l'ultimo Dpcm
- Corridoio Adriatico: protocollo d'intesa Abruzzo, Marche, Molise e Puglia

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Dpcm e pandemia: rilievi su misure

Tabelle ordinanze

(Regioni.it 3936 - 26/10/2020) “Siamo preoccupati, - afferma Giovanni Toti, presidente della regione Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni - nessuno nelle Regioni ha mai pensato che non fossero necessari nuovi provvedimenti per il contenimento del contagio, men che meno io. Si deve applicare il 'modello Genova' di collaborazione istituzionale anche all'emergenza covid. Per quanto mi riguarda, ho sempre collaborato lealmente con il governo, anche quando non ero d'accordo con alcune misure, ma penso che tutti i governatori possano dire la stessa cosa”. 
"Il vero problema, - aggiunge Toti - che pensavamo che il governo risolvesse con questo decreto, e' come tracciare tutti i contatti di un positivo”, ma con circa 20.000 casi al giorno, “anche considerando tutti persone schive e con soli dieci contatti a testa, com'e' possibile tracciare 200.000 persone al giorno? Non e' piu' possibile per questione di numeri, non di organizzazione”.
Inoltre, rileva Toti, “i pronto soccorso sono il collo di bottiglia perche' l'unico punto di ingresso in assenza di una medicina territoriale che ancora stenta a prendere il controllo. Ma se mancano i posti letto, il tappo è sulla formazione e il reclutamento del personale”.
Per il presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, “non e' possibile che le Regioni possano intervenire solo in maniera ulteriormente restrittiva rispetto al Dpcm, anziche' poter valutare caso per caso e laddove sussistano le condizioni in relazione alle peculiarita' del territorio, consentire l'esercizio di attivita' produttive”.
Quindi Bardi aggiunge che “il governo con l'ultimo Dpcm penalizza i territori e mette in difficolta' molte attivita' produttive che nel tempo si erano adeguate al rispetto di tutte le normative per la prevenzione della diffusione del contagio".
Pertanto Bardi sollecita che le misure di sostegno economico annunciate dal Governo “siano tempestive e commisurate al danno che da oggi migliaia di attivita' saranno costrette a fronteggiare”.
“Vogliamo portare avanti l'idea – evidenzia il presidente della regione Veneto, Luca Zaia - che i medici base facciano i tamponi. Se tutti i medici di base si occuperanno di fare tamponi ai pazienti che ne hanno bisogno e di attivare la sorveglianza non avremo più nessuna coda”.
 “La proposta l'ho presentata al ministero – aggiunge Zaia - ho avuto la notizia che questa settimana si chiude, i medici faranno un accordo nazionale che dia un precetto, e non lo si faccia più su base volontaria”.
"Un'ordinanza per riaprire bar e ristoranti? La risposta è magari", ribatte Zaia. "Se siamo andati a fare un referendum per l'autonomia - ha aggiunto - la ragione è questa, non i soldi. Solo Trento e Bolzano hanno potuto farlo. Ma se vogliono rompere il 'muro del suono" potevano farli aprire alle 24.00, non alle 23.00".
Sul Dpcm il presidente della regione Abruzzo, Marco Marsilio, condivide "la posizione espressa unitariamente dalle Regioni: non mi trova d'accordo lo stop alle ore 18 per bar e ristoranti. Così come la chiusura delle attività che in questi mesi si erano adeguate alle normative anti-covid'".
'"Credo che sarebbe stato necessario, invece, dare alle Regioni i poteri per potenziare le strutture ospedaliere, perché si chiude proprio per evitare che queste vadano in affanno'', spiega Marsilio. ''Oggi firmerò l'ordinanza per portare la didattica a distanza al 100% nelle scuole superiori, salvo per gli studenti disabili. Chiusura dei confini tra le regioni? E' una decisione che può prendere solo il governo a livello nazionale. Non lo può fare una singola Regione perché sarebbe di difficile applicazione. Solo Sardegna e Sicilia, per ragioni geografiche, potrebbero farlo semplicemente bloccando aeroporti e traghetti".
Per la scuola la Toscana aveva pensato – dichiara il presidente Eugenio Giani – a “gli studenti al 50% di lezioni fatte in modalità di didattica a distanza, il Dpcm, quindi il governo, ce lo porta al 75%, non possiamo che prenderne atto. Mi dispiace un po' per quel che riguarda la situazione delle prime e delle quinte" classi "però la situazione che c'è dal punto di vista sanitario non mi porta che a rispettare la linea del governo".
"Sulle fughe in avanti che possono fare le regioni - sostiene Giani - ovvero più restrizioni, io ritengo che le restrizioni che arrivano dal Dpcm sono così tante e dolorose che non me la sento di assumerne altre".


COVID. BASILICATA, BARDI: DPCM PENALIZZA TERRITORI


COVID. TOTI: RIVOLTE? PAGHIAMO SCOTTO DI AIUTI LENTI IN LOCKDOWN 


COVID. TOTI: MISURE AD HOC PER ANZIANI E ORARI PROTETTI


COVID. TOTI: APPLICARE MODELLO GENOVA PER COLLABORAZIONE TRA ENTI


==Covid: Toti, meglio proteggere le fasce più a rischio


COVID. ZAIA: SE POTESSI LASCEREI RISTORANTI APERTI FINO ALLE 24


Scuola: Zaia, puntavo a 50% Dad, ora costretto a 75%


COROANVIRUS: ZAIA "MISURE DPCM NON MODIFICHERANNO CURVE CONTAGIO"


Dpcm:Zaia, assembramenti non hanno a che fare con ristoranti

++ Dpcm: Zaia, facciamo fatica a farlo accettare ++


++ Covid: Zaia, ok Ministero a tamponi da medici di base ++


CORONAVIRUS: MARSILIO, 'NO A CHIUSURE BAR E RISTORANTI ALLE 18, A REGIONI PIU' POTERI SU SANITA'' =

Dpcm: Giani,a ristori ci pensa Governo, noi dipende bilancio

Covid: Giani, arriva ordinanza con 4 mln su trasporto locale

Scuola: Giani, pensato a 50% Dad, ma prendo atto Dpcm a 75%

 
Coronavirus: Tabella relativa alle leggi e alle ordinanze regionali - aggiornata al 26.10.2020






( gs / 26.10.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
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