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Regioni.it

n. 3922 - martedì 6 ottobre 2020

Sommario
- Speranza: ripristinare la massima collaborazione tra Stato e Regioni
- Emergenza Covid-19: fondamentale il rapporto Stato-Regioni anche in questa fase
- Pandemia: promosse e allo studio nuove ordinanze
- Autonomia differenziata: Bonaccini, servono tempi certi
- Governo approva Nota di aggiornamento Documento di economia e finanza 2020
- Ortofrutta: emendamento al decreto che modifica la strategia per riconoscimento e controllo organizzazioni produttori

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Emergenza Covid-19: fondamentale il rapporto Stato-Regioni anche in questa fase

Interventi di Toti, Bonaccini, Emiliano, Zaia, Fedriga, Acquaroli e Fontana

(Regioni.it 3922 - 06/10/2020) "Non c'è niente di più ingiusto del trattare situazioni diverse in modo uguale", è questa l'opinione del Vcepresidente della Conferenza delle Regioni e Presidente della Liguria, Giovanni Toti, sulle proposte all'ordimne del giorno per la gestione dell'attuale fase dell'emergenza coronavirus, che, in un'intervista al Corriere della Sera, rivendica autonomia e responsabilità per Regioni e territori. ''Il Covid sta crescendo - afferma - e la situazione economica è molto preoccupante, c'è bisogno di equilibrio. Si deve continuare a contenere il virus, ma chiudere attività economiche o anche solo ventilarlo, dando un'ulteriore spallata all'economia del Paese, sarebbe esiziale''. ''Ogni regione - rivendica Toti - ha task force epidemiologiche, esperti, consulenti, ognuno si muove sulla base della situazione locale. Io posso avere un cluster in un comune, addirittura in un quartiere, ed agire anche con misure rigide in quel contesto. Ma perché devo trattare situazioni diverse, addirittura in regioni diverse, allo stesso modo? Se si arrivasse a norme che impediscono alle autorità locali di regolarsi secondo esigenze specifiche sarebbe gravissimo. Sette Regioni sono andate al voto un mese fa. E di fronte a una fiducia popolare così estesa, limitarne i poteri sarebbe nocivo dal punto di vista pratico e illegittimo politicamente. Devono mettersi in testa che le Regioni di fronte all'emergenza si sono assunte responsabilità. Le linee guida dell'emergenza sono state scritte nella Conferenza delle Regioni. E a fronte delle responsabilità, va data la possibilità di esercitare poteri. L'epidemia non è uguale ovunque, deve esserci data ampia autonomia''.
Concetti che Toti ha ribadito a Radio Anch'io su Rai Radio1."Le Regioni sono state una delle opportunità di questi mesi, se non ci fossero state le Regioni le linee guida con cui il Paese ha riaperto sarebbero state molto diverse e molto meno utili per le categorie".   E rispetto alle indicazioni generali fornite dal Governo, Toti ha sottolineato "Noi ci siamo sempre attenuti, anche ieri ho sentito Conte, abbiamo incontrato i ministri Boccia e Speranza, c'e' un dialogo aperto con le Regioni - ha spiegato - dico solo che le Regioni hanno fiducia nei loro cittadini e capacita' di gestione dei loro territori, le situazioni sono diverse. Nessuno di noi è negazionista ma dico che trattare territori interi in modo diverso e' un modo per affrontare la pandemia senza distruggere l'economia". 
"Nessuno fa le barricate sulle mascherine, noi le abbiamo gia' rese obbligatorie nei vicoli di Genova, che sono molto stretti. Le regole vanno rispettate, e' gia' in vigore l'obbligo di indossare la mascherina dove non e' possibile garantire il distanziamento, ma poi le regole bisogna farle rispettare, altrimenti diventano grida manzoniane. Noi chiediamo di ragionare, di valutare le situazioni diverse, altrimenti si creano ingiustizie". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a Mattino 5. 
Insomma "Non servono regole draconiane ma regole che ci permettano di convivere con il covid nel medio e nel lungo periodo". Cosi' il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in merito al prossimo Dpcm per il contenimento dei contagi. "Non ho timidezza nell'imporre l'uso delle mascherine quando serve - aggiunge Toti - ma bisogna farlo con buon senso, nelle aree di assembramento. Per questo l'abbiamo imposto nel centro storico di Genova e alla Spezia", conclude. Ritengo opportuno che alle Regioni sia lasciata la facolta' di emettere ordinanze proprie. Vedremo quali saranno le misure, ma e' importante non dare limitazioni al potere delle regioni. Ci siamo gia' dichiarati contrari a ogni ipotesi di limitazione di orari per bar e esercizi commerciali o chiusura degli stessi", ha spiegato ancora Toti "Su Spezia - ha ricordato - abbiamo adottato misure specifiche di limitazione degli orari e riteniamo, pertanto, che si debba procedere in tal senso, e non con misure generalizzate all'intero Paese, perche' non ce lo possiamo permettere".
Sul tema del rapporto fra Sttao e Regioni è intrevenuto anche il Presidente della Conferenza delel Regonke Presidente dell'Emilia-Romagna. Stefano Bonaccini (in audizione in commissione Questioni regionali, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul processo di attuazione del regionalismo differenziato) "Ricordo, al di la' di polemiche sui giornali spesso scritte da chi non capisce nulla ne' di autonomia ne' di quello che e' accaduto, il 98% delle centinaia di ordinanze delle Regioni e delle Province autonome italiane sono state giudicate del Governo esattamente coincidenti con la natura dei vari dpcm via via proposti".
"La crisi sanitaria ha indubbiamente riproposto e continua a porre il tema di una forte innovazione dei meccanismi di codecisione innanzitutto tra Stato e Regioni, titolari di competenze legislative anche su materie come la tutela della salute, la cui ricentralizzazione rischierebbe di danneggiare piu' che migliorare l'efficienza dei sistemi territoriali. Proprio la gestione regionale della sanita' ha permesso all'Emilia Romagna, tra le prime e piu' colpite Regioni, di fronteggiare in modo adeguato l'impatto del Covid 19. All'opposto la pandemia ha evidenziato come, instaurando uno spirito collaborativo, sia stato possibile offrire soluzioni piu' salde ed efficaci pienamente compatibili". Lo ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, in audizione in commissione Questioni regionali, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sul processo di attuazione del regionalismo differenziato. "Certamente se siamo diventati da Paese piu' drammaticamente colpito" dal Covid "ad uno dei piu' sicuri al mondo vuol dire che qui, a differenza di altri Paesi, ha funzionato il rapporto tra lo Stato centrale e le Regioni. Le ordinanze regionali impugnate dal governo si contano sulle dita di una mano":  ha detto Bonaccini. Con lo Stato centrale "abbiamo avuto un rapporto molto lineare. Poi ognuno di noi - ha concluso - ha la propria personalita', ha l'esigenza perfino sbagliata di visibilita'; questo sta nella natura del dibattito politico-istituzionale. Ma nei fatti abbiamo sempre condiviso i Dpcm e le ordinanze delle Regioni hanno corrisposto esattamente alla natura dei Dpcm. In qualche caso c'e' stata l'impugnativa ma e' l'eccezione che conferma la regola".
Comunque "Domani dovremmo avere l'incontro tra la Conferenza delle Regioni e il Governo per fare il punto sul nuovo Dpcm.  "Le nuove decisioni le vedremo insieme, in ogni caso carta canta e vedremo cosa ci verrà proposto e cosa noi potremmo suggerire e discutere. E' evidente che se l'Italia da Paese più travolto dopo la Cina è diventato uno dei più sicuri - ha aggiunto Bonaccini - vuol dire che il rapporto tra Governo e Regioni per il contenimento ha funzionato. Dobbiamo però stare molto attenti perché il virus circola". Quanto al settore sportivo e alla cultura "Io continuo a pensare che per i palazzetti sportivi o per i teatri sarebbe meglio, per quanto ridotta, una percentuale di capienza, per evitare di trattare i grandi teatri, come ad esempio quello di Modena o Rimini, come il teatro di paese con poco più di 100 persone. Oppure trattare allo stesso modo il Palapanini di Modena o il palazzetto dello sport di Campogalliano".
"Condivido le preoccupazioni che vive il ministro Speranza - ha aggiunto Bonaccini - noi dobbiamo fare le cose mettendo la salute dei cittadini al primo posto. Detto questo c'è un equilibrio di convivenza col virus, domani discuteremo e troveremo la soluzione migliore condivisa fra Governo e Regioni". Infine, per quando riguarda gli stadi di calcio, Bonaccini ha sottolineato che "nessuno ha chiesto ad oggi di avere più di mille persone". "Lo schema del Dpcm le Regioni lo condividono, quello che chiedono e' di mantenere quel margine di autonomia, che consenta di scegliere dal punto di vista politico il punto di equilibrio tra sicurezza e gestione della situazione economica". Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. "Il Governo - ha spiegato - sta tracciando la cornice generale e credo che il provvedimento in itinere riassumera' l'esperienza di questi mesi, drammatici ma anche positivi perche' l'Italia ha un modello assolutamente adeguato. E' chiaro che non e' piu' possibile chiudere le attivita' economiche in modo generalizzato, non abbiamo piu' la forza economica per farlo e abbiamo anche un'organizzazione sanitaria che e' in grado di gestire molto meglio i contagi. Resta pero' che ci possono essere delle situazioni particolari che le Regioni hanno il compito di monitorare e, di concerto col Governo, devono prendere decisioni che non devono essere generalizzate".
Attenzione a non far passare l'Italia per "un lazzaretto", anzi "è necessario ribadire che l'Italia è un paese sicuro" e va "rafforzato l'impegno di tutti per garantire test e tamponi a tutti", . E' quanto avrebbe detto il Presidente del Veneto Luca Zaia (secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa), nel corso della videoconferenza con i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia e i rappresentanti di Regioni, Comuni ed enti locali. Zaia, secondo quanto riportato, avrebbe chiesto quali sono i "margini" delle Regioni e in particolare se potranno fare misure più restrittive rispetto a quelle nazionali.
"Sto aspettando le decisioni del governo ed una volta in possesso faremo le nostre valutazioni. Faccio pero' un appello al governo: no con nuove decisioni che vadano ad influire sulle attivita' economiche". Lo ha detto a Trieste il Presidente Massimiliano Fedriga a margine di un incontro in Regione. "Utilizziamo e rafforziamo le regole, miglioriamo i comportamenti, facciamo tutto quello che c'e' da fare con mascherine e distanze, ma - ribadisce Fedriga - non influiamo sul settore economico". "Non vorrei - aggiunge - la chiusura estemporanea di cinema, teatri, palestre dove peraltro, allo stato attuale, noi non abbiamo mai avuto alcun focolaio da questi ambienti. Quindi dico: utilizziamo e facciamo rispettare tutte le regole che gia' abbiamo, e questo e' il mio appello, ma - conclude Fedriga - non bisogna toccare l'economia".  Fedriga haespresso contrarietà all'ipotesi dare alle Regioni solamente un'autonomia piu' restrittiva nei confronti dei Dcpm "perché penso che il sistema delle Regioni sia quello di far reggere il paese anche nei periodi piu' difficili, e se qualcuno pensa di continuare a togliere competenza alle regioni fuori dalla costituzione e con atti di forzatura, lo ritengo profondamente sbagliato e la leale collaborazione tra Regioni e Stato va propria nella direzione della condivisione"."Penso - ha concluso Fedriga - che abbiamo dimostrato grande responsabilita' come regioni, forse anche troppa in alcuni periodi che magari era il caso di alzare piu' la voce, pero' e' chiaro che noi non potremmo stare zitti se il governo si muovera' in quella direzione". 
"Dobbiamo mettere in campo tutti quegli accorgimenti che possono evitare un peggioramento della situazione. Noi vogliamo scongiurare le chiusure, i lockdown che fanno un danno, hanno un impatto impressionante sulla società, sulla nostra economia". Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ispondendo ai giornalisti a margine di un sopralluogo nella zona portuale di Ancona dove capannoni ex Tubimar vennero devastati da un violento incendio notturno il 16 settembre scorso. "Per evitare quello che potrebbe essere un altro periodo come quello nella scorsa primavera, dobbiamo mettere in campo tutti quegli accorgimenti che non stravolgono la vita".
"Credo che la prevenzione vada fatta, - ha proseguito -, misure volte a fermare l'emergenza. Per scongiurare scenari peggiori, noi andiamo tutte le potenziali misure che servono sono utili. Quali sono le misure che servono e sono utili? - ha detto ancora - Quelle che scientificamente, dall'inizio, ci consigliano: il distanziamento, il lavaggio e l'igiene delle mani e quindi indossare la mascherina al chiuso e in luoghi dove c'è la capacità di fare assembramento: la pensilina del bus, i mercati, quelle situazioni dove non si può garantire il distanziamento minimo". Sono misura che aiutano "a non rendere vani tutti gli altri sacrifici che invece dobbiamo comunque fare". Non ingeneriamo allarme perché allarma in questo momento non c'è: quindi non è che non dobbiamo uscire, dobbiamo uscire e fare tutte le cose che ci ha consentito fare ma dobbiamo fare attenzione". "Questo è il momento più importante - ha concluso - perché arriva l'autunno, c'è il cambio della stagione, le giornate più corte, quindi tendenzialmente si vive di più in strutture al chiuso. E' questo il momento dove il buon senso e tutto quello che abbiamo imparato da questa grave crisi va messo in campo non fra tre, quattro o cinque mesi ma ora". Quindi "credo che riaccendere l'attenzione sulle azione di prevenzione possibili a costo zero, solo con un minimo di precauzione, debba essere non solo un compito delle istituzioni ma un compito di buon senso, di responsabilità di tutti quelli che hanno a cuore la salute e la sicurezza del nostro territorio e dei cittadini". 
Rispetto ai provvedimenti che il Governo intende assumere per questa fase dell'emergenza, il Presidente della Lombardia, Attilio Fontana, parlando con i cronisti a margine dei lavori del consiglio regionale al Pirellon. ha detto "Dovremmo vederlo il Dpcm... Per ora non abbiamo visto niente: la certezza che ci è stata data è relativa all'obbligo delle mascherine all'aperto. Per parlare di Dpcm bisogna prima vederlo - ha ribadito Fontana - Voglio capire cosa c'è scritto e come intendono la limitazione" che permetterebbe alle Regioni solo di inasprire le norme nazionali. Per ora a Regione Lombardia "non è ancora arrivato" un orario per la riunione di confronto con il governo sul nuovo testo, prevista dopo il passaggio in Parlamento di stamattina del ministro della Salute, Roberto Speranza. Per quanto riguarda l'obbligo delle mascherine all'aperto che entrerà in vigore con il nuovo Dpcm, ha sottolineato Fontana, ""noi siamo sempre stati favorevoli, anche se devo dire che in Lombardia è un problema che si sente un po' meno perché pur non essendoci l'obbligo i cittadini nella stragrande maggioranza utilizza le mascherine anche dove non sarebbe obbligatorio".

[Ministero della Salute] Speranza in Parlamento su misure contrasto a Covid-19 - 06.10.2020


SANITÀ. BONACCINI: GESTIONE CENTRALIZZATA RISCHIO DANNO PER TERRITORI


AUTONOMIA. BONACCINI: 98% ORDINANZE REGIONALI COINCIDENTI CON DPCM GOVERNO


Coronavirus: Bonaccini, rapporto Stato-Regioni ha funzionato


MALTEMPO: TOTI SENTE CONTE "PRESTO RICHIESTA STATO EMERGENZA IN CDM"


CORONAVIRUS:TOTI"NO BARRICATE SU MASCHERINE,MA REGOLE VANNO APPLICATE"


CORONAVIRUS: TOTI "SBAGLIATO STESSE REGOLE PER SITUAZIONI DIVERSE"


CORONAVIRUS: TOTI, 'REGIONI GESTISCANO EMERGENZA CON AUTONOMIA E RESPONSABILITA'' =


CORONAVIRUS: EMILIANO "REGIONI CHIEDONO MANTENERE MARGINE AUTONOMIA"


Coronavirus, Fontana: non abbiamo visto ancora nulla del Dpcm...

CORONAVIRUS: TOTI, 'NECESSARIO PONDERARE INTERVENTI' =


CORONAVIRUS: TOTI "SU MASCHERINE NO REGOLE DRACONIANE MA BUON SENSO"


Sanità: Tesei, Terni uno dei pilastri regionali


Covid: Acquaroli, tutti accorgimenti per evitare lockdown


>>>ANSA/Vaccino influenza: regioni in ordine sparso


Coronavirus: Bonaccini,"Non possiamo permetterci nuovo lockdown"


CORONAVIRUS: ARCURI, 'A REGIONI ASSICURATA FORNITURA DPI ADEGUATA PER PROSSIMI MESI' =


Coronavirus: Fedriga, decisioni governo non incidano su economia


CORONAVIRUS: TOTI "GOVERNO LASCI A REGIONI FACOLTÀ ORDINANZE"


Coronavirus: Bonaccini,"Non possiamo permetterci nuovo lockdown"


CORONAVIRUS: BOCCIA A GOVERNATORI, 'ORA MASSIMA UNITA' COME IN FASE PIU' CRITICA' =


CORONAVIRUS: SPERANZA A REGIONI, DPCM PER 30 GIORNI, STESSE MISURE E STRETTA SU MASCHERINE =


**CORONAVIRUS: TOTI A GOVERNO, 'SERVE STRETTO RACCORDO PER FASE AUTUNNALE'** =


Coronavirus, nuovo Dpcm per 30 giorni. Mascherine anche all'aperto


Coronavirus, Zaia a governo: Italia sicura, non lazzaretto


CORONAVIRUS. REGIONE MARCHE: FABBISOGNO DPI SUFFICIENTE


[WebTv] Audizione del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presso l’Aula della Commissione Affari costituzionali, in videoconferenza, nell'ambito dell’indagine conoscitiva sul processo di attuazione del regionalismo differenziato ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione



( red / 06.10.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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