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Recovery fund: le posizioni di Bonaccini, Musumeci, Marsilio e Fedriga
(Regioni.it 3915 - 25/09/2020) Autonomia differenziata e ruolo delle Regioni nella redazione del ecovery pan sono stati alcuni dei temi toccati in un'intrevista che recentemente il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha rilasciato al quotidiano Il Mattino. Iprocesso di attivazioe delle prcedure previste dall'articolo 116 della Costituzine , secondo il presidente dell'Emilia-Romagna, non contribuisce ad aumentare il divario, anzi "è esattamente ciò che va evitato, perché il Paese deve ripartire insieme e più unito. Ma come per il Recovery fund, anche qui dico che un conto è avere obiettivi nazionali, altro conto è pensare di far meglio accentrando a Roma tutta la gestione e la spesa. Sarebbe una follia; assicuro che così non spenderemmo gran parte delle risorse che abbiamo ottenuto dall'Europa. Con il ministro Boccia abbiamo concordato la necessità di una legge cornice nazionale, l'urgenza di approntare livelli essenziali delle prestazioni che assicurino a tutti i cittadini una base di diritti e servizi omogenei, una perequazione solidale tra parti del Paese. Ma poi bisogna semplificare, ridurre le sovrapposizioni e accorciare la catena dell'attuazione, avvicinare ai cittadini e al territorio l'attuazione. Per me l'autonomia è questo, non chiedere più soldi". Quanto all'ipotesi delineata dal Presidente della Campania, Vincenzo De Luca, per rivedere i criteri della spesa storica e fare in modo che al Sud arrivi il 34 per cento delle risorse sul recovery Fund, Bonaccini dice di essere "d'accordo: servono Lep, solidarietà ed efficienza. Dobbiamo sforzarci di ragionare come Paese, perché posta in questi termini è una divaricazione assurda e improduttiva. Queste risorse servono a colmare squilibri territoriali, sociali, di genere e generazionali. Che esistono nel Paese, tra le Regioni e all'interno delle Regioni stesse. Che poi siamo impiegate in modo differenziato per recuperare ritardi da un lato e incrementare l produttività dall'altro è altrettanto sacrosanto. Per questo sia io che De Luca chiediamo di rafforzare il ruolo di programmazione delle Regioni nella gestione del Recovery Fund: non è una battaglia di campanile o di prerogative, ma l'unico modo possibile per tenere insieme esigenze diverse e altrettanto importanti».
"Non so quello che faranno a Roma con il Recovery Fund, - osserva oggi il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci , in un'intervista al quotidiano 'Il Sole 24Ore - non so quale strumento introdurranno. Mi sembra una follia pensare di dover ammettere idee infrastrutturali in tempi brevi e al tempo stesso richiederne i progetti: non ci sarebbe mai il tempo necessario per fare un progetto definitivo e ancor peggio esecutivo. Non vorrei che questo fosse un escamotage per penalizzare ancora una volta il Mezzogiorno a favore delle regioni del Nord". "La Sicilia, da trent'anni sgomita per non avere l'ultimo posto tra le regioni in termini di Pil. Significa che questa terra paga la condizione della sua marginalità. La Sicilia esce fuori dalla condizione di crisi in cui si trova solo se si ritaglia un ruolo da protagonista nella macroregione del Mediterraneo. - continua Musumeci - Le risorse del Recovery Fund possono consentire alla Sicilia di dotarsi di quelle infrastrutture strategiche che tirino fuori l'isola dalla condizione di perifericità rispetto ai mercati europei, dalla condizione di non competitività nel Mediterraneo. Ma non sappiamo l'entità destinata al Mezzogiorno e alla Sicilia e questo è un gravissimo ritardo: le regioni non sono messe nelle condizioni di potere proporre perché Roma non può non tenere conto delle esigenze che emergono nel territorio". "Il ponte sullo Stretto non è l'unico tema. Parlo di infrastrutture strategiche". Ma sia chiaro: anche con il recovery fund se non ci sono procedure celeri tali da poter consentire di recuperare il tempo perduto". "Mai come in questo momento bisogna aprire un confronto fra la Sicilia, le Regioni del Sud e il governo centrale per definire non solo un elenco di priorità di infrastrutture strategiche ma soprattutto quale modello di crescita si vuole realizzare. - conclude Musumeci - Ma certo che c'è stato dialogo per il doveroso profilo istituzionale che io ho sempre rispettato. Il che naturalmente non può impedire al presidente della più grande regione d'Italia di evidenziare le omissioni o le scelte non condivise. Sul fronte dei migranti abbiamo aperto una battaglia di grande significato umanitario e sociale".
Piu' finanziamenti europei per i trasporti, con particolare riferimento ad un incremento di risorse dell Fse (Fondo di sviluppo regionale), e investimenti maggiori per sviluppare le infrastrutture della rete Ten-T. Sono i temi su cui ieri il presidente della Regione Marco Marsilio, in qualita' di vice presidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr), ha insistito durante i lavori della Commissione politica di coesione territoriale e bilancio dell'Unione europea (Coter) del Comitato europeo delle Regioni, cui ha partecipato ieri e di cui e' membro effettivo. Nel corso della seduta e' stato il presidente del Gruppo Ecr ad intervenire, il polacco Wladyslaw Ortyl, parlando nello specifico de "la situazione degli aeroporti regionali durante la pandemia Covid-19 e il loro adattamento alle nuove sfide". Tema sul quale Marsilio e' tornato a chiedere due interventi ritenuti "improcrastinabili": includere gli aeroporti regionali tra i possibili beneficiari di finanziamenti europei nel quadro dei programmi nazionali o regionali da attuare nel contesto delle nuove prospettive finanziarie dell'Unione per il periodo 2021/2027, oltre che nel quadro dell'impiego delle risorse previste dal piano europeo per il recupero e la resilienza (Next Generation EU) e apportare le necessarie modifiche al regime europeo degli Aiuti di Stato, al fine di renderlo compatibile con le sfide epocali che gli aeroporti regionali si trovano a fronteggiare anche a seguito della pandemia.
Infine nella Conferenza delle Regioni di ieri, il Presidente del Friuli Venezia Giulia , Massimiliano Fedriga, ha prima sostenuto "la necessità di accelerare il rimborso delle spese sostenute sanitarie sostenute durante l'emergenza, che incidono pesantemente sul bilancio della sanità regionale", ma poi ha sollecitato "l'avvio di un'efficace interlocuzione con l'Esecutivo nazionale per l'individuazione in accordo con le Regioni delle opere e degli interventi prioritari che verranno realizzati o sostenuti attraverso il Recovery Fund. Le Amministrazioni regionali, in quanto espressioni delle comunità locali, devono essere parte attiva nella scelta degli investimenti che verranno effettuati sul territorio per rilanciare l'intero Paese e non possono essere escluse da questi processi decisionali".
Intervista dalla pagina Facebook del Presidente Stefano Bonaccini
Piu' finanziamenti europei per i trasporti, con particolare riferimento ad un incremento di risorse dell Fse (Fondo di sviluppo regionale), e investimenti maggiori per sviluppare le infrastrutture della rete Ten-T. Sono i temi su cui ieri il presidente della Regione Marco Marsilio, in qualita' di vice presidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei (Ecr), ha insistito durante i lavori della Commissione politica di coesione territoriale e bilancio dell'Unione europea (Coter) del Comitato europeo delle Regioni, cui ha partecipato ieri e di cui e' membro effettivo. Nel corso della seduta e' stato il presidente del Gruppo Ecr ad intervenire, il polacco Wladyslaw Ortyl, parlando nello specifico de "la situazione degli aeroporti regionali durante la pandemia Covid-19 e il loro adattamento alle nuove sfide". Tema sul quale Marsilio e' tornato a chiedere due interventi ritenuti "improcrastinabili": includere gli aeroporti regionali tra i possibili beneficiari di finanziamenti europei nel quadro dei programmi nazionali o regionali da attuare nel contesto delle nuove prospettive finanziarie dell'Unione per il periodo 2021/2027, oltre che nel quadro dell'impiego delle risorse previste dal piano europeo per il recupero e la resilienza (Next Generation EU) e apportare le necessarie modifiche al regime europeo degli Aiuti di Stato, al fine di renderlo compatibile con le sfide epocali che gli aeroporti regionali si trovano a fronteggiare anche a seguito della pandemia.
Infine nella Conferenza delle Regioni di ieri, il Presidente del Friuli Venezia Giulia , Massimiliano Fedriga, ha prima sostenuto "la necessità di accelerare il rimborso delle spese sostenute sanitarie sostenute durante l'emergenza, che incidono pesantemente sul bilancio della sanità regionale", ma poi ha sollecitato "l'avvio di un'efficace interlocuzione con l'Esecutivo nazionale per l'individuazione in accordo con le Regioni delle opere e degli interventi prioritari che verranno realizzati o sostenuti attraverso il Recovery Fund. Le Amministrazioni regionali, in quanto espressioni delle comunità locali, devono essere parte attiva nella scelta degli investimenti che verranno effettuati sul territorio per rilanciare l'intero Paese e non possono essere escluse da questi processi decisionali".
Intervista dalla pagina Facebook del Presidente Stefano Bonaccini
TRASPORTI. ABRUZZO, MARSILIO AL COTER: FONDI UE PER AEROPORTI REGIONALI
SICILIA: MUSUMECI, 'INFRASTRUTTURE STRATEGICHE PER RECUPERARE COMPETITIVITA''
( red / 25.09.20 )
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