(Regioni.it 3910 - 18/09/2020) “I soldi servono, e ne servono molti”. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, è fondamentale far ripartire anche la sanità, perché è un'occasione storica: “fare una riforma che non sia fatta di tagli, ma che miri a riportare la sanità dove non c'è. La chiusura di ospedali e presidi nelle aree interne ha contribuito al distacco tra centro e periferia, tra città e contado. lo sono favorevole ad ogni euro che arrivi alla sanità. Va bene il Mes, come il Recovery Fund o lo stesso bilancio dello Stato. Purché i soldi arrivino”.

Speranza quindi ribadisce che “la grande lezione da imparare da questa crisi è la seguente: mai più tagli alla sanità”.

E a parola chiave per migliorare la sanità italiana è prossimità: “rendere il Servizio sanitario più vicino alla vita reale e quotidiana delle persone. Il primo luogo di cura deve diventare la casa, con un nuovo grande investimento sull'assistenza domiciliare”.

Per quanto riguarda invece la questione dei vaccini, Speranza spiega che “come Unione europea stiamo chiudendo un pacchetto 6+1, quello di AstraZeneca, che coinvolge nella produzione anche l'Italia, è uno dei sei ed è in fase più avanzata. Il contratto prevede, se la sperimentazione andrà bene, che le prime dosi possano arrivare a fine anno”.

E rispetto al vaccino antinfluenzale si è fatto un ordine record di quasi 17 milioni di dosi, Speranza quindi afferma che è "un incremento rilevante di circa il 70%. Quest'anno la campagna vaccinale è particolarmente importante proprio alla luce del Covid. Con le farmacie stiamo lavorando in queste ore nella direzione giusta per aumentare il numero dei vaccini disponibili nei loro esercizi”.
Emerge dall'Instant Report Covid-19 dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica un confronto sistematico dell'andamento della diffusione del Sars-COV-2 a livello nazionale.
Aumentano in Italia i ricoveri per la Covid-19 soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud. Si riscontra un incremento maggiore nelle regioni del Centro (8,55%) e del Sud (8,52%) rispetto alle regioni del Nord (4,38%).
Si registra un aumento in Abruzzo, Lazio, Molise e Umbria, mentre nelle Marche una lieve diminuzione durante l'ultima settimana. L'andamento generale è in aumento nella quasi totalità delle regioni del Sud e delle Isole. In particolare la Sardegna registra un aumento di ricoverati nell'ultima settimana.

 
SANITA': SPERANZA, 'SERVONO SOLDI, SI' A MES, RECOVERY O BILANCIO DELLO STATO'

 
==Speranza, grande lezione del virus mai più tagli a sanità


Coronavirus, Cattolica: ricoveri in aumento nel Centro-Sud