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Regioni.it

n. 3909 - giovedì 17 settembre 2020

Sommario3
- Recovery fund: Commissione Ue detta tempi e contenuti
- Vaccino antinfluenzale: già disponibili 17,5 milioni di dosi
- Le elezioni regionali del 20 e 21 settembre sui siti istituzionali: Campania e Veneto
- Infermiere di famiglia e di comunità: linee di indirizzo
- Repertorio qualifiche e diplomi professionali: raccomandazioni sul regolamento che modifica correlazione tra operatore e tecnico
- Trasformazione del bosco e interventi compensativi: integrazioni alle linee guida

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Recovery fund: Commissione Ue detta tempi e contenuti

(Regioni.it 3909 - 17/09/2020) Tecnologie pulite e fonti rinnovabili, efficienza energetica degli edifici, estensione dei trasporti pubblici, banda larga, fibra e 5G, digitalizzazione della pubblica amministrazione, rafforzamento delle competenze digitali per tutte le età. Sono alcune delle indicazioni della Commissione Ue nelle linee guida all'utilizzo del Recovery fund.
Inoltre la Commissione Ue spiega che i piani nazionali dovranno contenere un minimo di spesa per la transizione verde del 37%, e un altro minimo sarà legata a investimenti digitali pari al 20%, tra l’altro si incoraggia gli Stati membri a presentare i progetti preliminari di piani a partire dal 15 ottobre 2020.
La Commissione Ue pertanto invita gli Stati membri a includere nei loro piani investimenti e riforme nelle seguenti aree:
- introduzione di tecnologie pulite a prova di futuro e accelerazione dello sviluppo e dell'uso delle energie rinnovabili;
- miglioramento dell'efficienza energetica di edifici pubblici e privati;
- promozione di tecnologie pulite a prova di futuro per accelerare l'uso di trasporti, stazioni di ricarica e rifornimento sostenibili, accessibili e intelligenti e estensione del trasporto pubblico;
- rapido lancio di servizi a banda larga rapidi in tutte le regioni e le famiglie, comprese le reti in fibra e 5G;
- digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi, compresi i sistemi giudiziario e sanitario;
- aumento delle capacita' del data cloud industriale europeo e sviluppo di processori piu' potenti, all'avanguardia e sostenibili; - adattamento dei sistemi educativi per supportare le competenze digitali e la formazione educativa e professionale per tutte le età.
“L'attuazione dello strumento - ricorda la Commissione - sara' coordinata dalla Recovery and resilience task force, in stretta collaborazione con la direzione generale degli Affari economici e finanziari. Un comitato direttivo presieduto dalla presidente Ursula von der Leyen fornira' una guida politica alla task force per "contribuire a garantire che lo strumento sia attuato in modo coerente ed efficace”.
“Oggi la Commissione ha pubblicato le linee guida da Bruxelles, che sono in sintonia con le nostre, perche' noi dobbiamo investire in green, rigenerazione urbana, digitale, tecnologia, per creare nuovi posti di lavoro e soprattutto in inclusione e coesione sociale”, spiega Vincenzo Amendola, ministro per gli Affari europei.
“Stiamo lavorando – aggiunge Amendola - perchè adesso le linee guida devono avere il vaglio del Parlamento e stiamo concertando con le regioni, la Campania è dentro la cabina di regia, con le amministrazioni, come anche l'area metropolitana di Napoli”.
“Questo lavoro che partira' il 15 ottobre – rileva Amendola - con l'interlocuzione con la Commissione dovra' concludersi nei primi mesi dell'anno prossimo, quando si presenteranno i progetti ufficialmente. Ma le linee guida sono chiare”.


Recovery Fund, ecco come dovranno essere i piani nazionali


RECOVERY FUND. AMENDOLA: NAPOLI E CAMPANIA NELLA CABINA DI REGIA


Amendola, con fondi Ue grande passo avanti per sanità

++ Mes: Conte,ora concentrati su Recovery, poi valuteremo ++


Recovery fund: Boccia, Sud garantito con 34%


++ Recovery: Ue, in piani riforme 2019-20 e modernizzazione ++


Commissioni riunite V-XIV Camera e E 5°-14° Senato: Audizione del Ministro per gli affari europei, Vincenzo Amendola, sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund - 10 settembre 2020


Recovery plan:Zingaretti,grande vittoria governo,fare presto



( gs / 17.09.20 )

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Vaccino antinfluenzale: già disponibili 17,5 milioni di dosi

Oms lancia l'allarme per l'Europa di un aumento della pandemia

(Regioni.it 3909 - 17/09/2020) “Sono state garantite le disponibilità per un numero assai elevato di vaccini antinfluenzali, numero incrementato rispetto a quello che era l'uso negli anni passati”. Il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, annuncia che il vaccino antinfluenzale in Italia è già disponibile e sono state fornite oltre 17,5 milioni di dosi.
“Non passi il messaggio fuorviante – aggiunge Locatelli - che il Governo centrale e le Regioni non si stiano attrezzando per la vaccinazione antinfluenzale”.
Mentre non è possibile fare scommesse sui tempi del vaccino anticovid, in quanto bisogna ancora attendere i dati che arriveranno dalle prossime analisi dei test.
E’ stato anche lanciato l’allarme di una recrudescenza della pandemia dall'Oms, che prevede e riscontra un continuo aumento dei contagi in Europa, una situazione che viene definita grave. Oltre metà dei Paesi europei ha registrato aumenti di oltre il 10% nelle ultime due settimane e in sette Paesi l'incremento è stato pari a più del doppio.
L'Oms conferma che la sua posizione è per una quarantena che duri 14 giorni, e invita a guardare al modello svedese sulla sostenibilità e il coinvolgimento dei cittadini.


 
++ Influenza: Locatelli, in Italia già 17,5 mln dosi vaccino ++ Fuorviante dire che Governo e Regioni non si stiano organizzando
 
**CORONAVIRUS: OMS CONFERMA QUARANTENA DI 14 GIORNI**


( gs / 17.09.20 )

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Le elezioni regionali del 20 e 21 settembre sui siti istituzionali: Campania e Veneto

7 i candidati alla presidenza in Campania, 9 nel Veneto

(Regioni.it 3909 - 17/09/2020) Il 20 e il 21 settembre si voterà anche per le elezioni regionali in Campania. Sono in tutto sette i candidati alla presidenza della Regione: Vincenzo De Luca, presidente uscente, sostenuto da Partito Democratico, Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Centro Demecratico, +Campania in Europa, Europa Verde-DemoS, De Luca Presidente, Campania Libera, Fare Democratico-Popolari, Democratici e Progressisti, Davvero Sostenibilità e Diritti-Partito Animalista, Lega per l’Italia-PRI, Liberaldemocratici e Moderati, Noi Campani e Per le Persone e la Comunità; Sergio Angrisano, sostenuto da Terzo Polo; Stefano Caldoro, sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Caldoro Presidente-UdC, Alleanza di Centro e Identità Meridionale-Macroregione Sud; Valeria Ciarambino, sostenuto da Movimento 5 Stelle; Giuseppe Cirillo, sostenuto da Partito delle Buone Maniere; Giuliano Granato, sostenuto da Potere al Popolo; Luca Saltalamacchia, sostenuto da Terra.
In Campania la legge elettorale è quella approvata nel 2009 e poi modificata nell’aprile del 2015. Si tratta di un sistema proporzionale a turno unico. Viene eletto Presidente il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. Per garantire una sostanziale governabilità, gli viene attribuito un premio di maggioranza del 60% dei 50 seggi a disposizione che vengono ripartiti su base provinciale. Per poter accedere alla ripartizione dei seggi una lista a livello provinciale deve superare la soglia di sbarramento del 3%, a meno che non faccia parte di una coalizione capace di ottenere almeno il 10%.
Dal 20 luglio è stato attivato l'Ufficio Elettorale Regionale, con sede al 5° piano del palazzo della Giunta regionale della Campania, sito a via Santa Lucia 81, 80132 Napoli, Struttura di Missione preposta al coordinamento ed alla realizzazione delle attività legate al procedimento elettorale regionale. L'Ufficio è aperto dalle ore 9:00 alle ore 17:00 dei giorni feriali e fornisce, attraverso una struttura di front office, assistenza ed informazioni sulle fasi del procedimento elettorale di competenza della Regione e sui principali aspetti della consultazione elettorale. Per offrire, inoltre, un quadro dettagliato di tutte le informazioni sul procedimento elettorale è on line il sito web elezioni2020.regione.campania.it, dove sarà possibile trovare i candidati, le istruzioni e la modulistica, la normativa di riferimento, le Faq e, a partire dalla chiusura dei seggi, i risultati in tempo reale.
Anche nel Veneto gli elettori saranno chiamati alle urne per le elezioni regionali il 20 e il 21 settembre. Sono in tutto nove i candidati alla presidenza della Regione: Luca Zaia, presidente uscente, è sostenuto dalla Lista Zaia Presidente, Lega Nord-Liga Veneta, Forza Italia Autonomia, Fratelli d'Italia, Lista Veneta Autonomia - Liga Veneta Repubblicana; Arturo Lorenzoni, sostenuto dal Partito Democratico, Europa Verde, Il Veneto che Vogliamo, Sanca Autonomia, Volt Europa; Enrico Cappelletti, sostenuto dal Movimento 5 Stelle; Daniela Sbrollini, sostenuta da Italia Viva, PSI, PRI, Civica Veneto; Paolo Girotto, sostenuto da Movimento 3V Libertà di scelta; Paolo Benvegnù, sostenuto da Solidarietà Ambiente Lavoro; Patrizia Bertelle, sostenuta da Italia in Comune; Antonio Guadagnini, sostenuto dal Partito dei Veneti; Simonetta Rubinato, sostenuta da Veneto Rubinato.
Si vota con una legge elettorale del 2012, modificata in parte nel maggio 2018. Non è previsto un ballottaggio, viene dunque eletto Presidente il candidato capace di ottenere anche un solo voto in più rispetto agli altri sfidanti. Il sistema di voto è proporzionale, ma prevede l’assegnazione di un premio di maggioranza: se un candidato ottiene più del 40% dei voti, gli viene attribuito il 60% dei 50 seggi in totale. Per accedere alla ripartizione dei seggi, una coalizione deve superare la soglia di sbarramento del 5% dei voti mentre per le liste singole l’asticella è fissata al 3%. È stato eliminato inoltre il vincolo dei due mandati per i consiglieri regionali.
Le informazioni relative alle altre Regioni chiamate al voto sono state pubblicate su numeri precedenti di Regioni.it dedicati alle consultazioni in Toscana, Liguria, Valle d'AostaMarche e Puglia) 
Il sito della regione Campania: elezioni regionali 2020
http://elezioni2020.regione.campania.it/ 

 


( red / 17.09.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 10 settembre

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Infermiere di famiglia e di comunità: linee di indirizzo

(Regioni.it 3909 - 17/09/2020) La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome il 10 settembre, ha approvato le “linee di indirizzo infermiere di famiglia/comunità Ex l. 17 luglio 2020 n. 77". "Un’evoluzione importante nell’assistenza sul territorio. L’infermiere di famiglia potrà in sinergia con il medico di famiglia meglio integrare i servizi sanitari e fornire una prima risposta indispensabile per il corretto svolgimento delle cure", ha dichiarato il Presidente dele Moilise, Donato Toma che ha presieduto quel giorno la riunione.
Il testo delle linee guida è stato poi inviato da Stefano Bonaccini (Presidente della Conferenza delle Regioni) a tutti i Presidenti e Assessori alla Salute delle Regioni e delle Province autonome, con l'obiettivo di garantire comportamenti omogenei sull’intero territorio nazionale, attraverso comuni "orientamenti organizzativi e formativi adattabili alle diverse realtà regionali in merito all’introduzione di tale figura, tenuto conto dell’urgenza determinata dal fenomeno epidemico da SARS-CoV-2 e, contestualmente, delle potenzialità determinate dall’introduzione di tale professionista sanitario per il potenziamento delle cure primarie"
Si riporta di seguto il testo delle "Linee Guida".
Documento recante: 
“linee di indirizzo infermiere di famiglia/comunità Ex l. 17 luglio 2020 n. 77”
PREMESSA
Il recente DL n. 34/2020, art. 1 c. 5, convertito in L. 17 luglio 2020, n.77, dispone l'introduzione dell'infermiere di famiglia o di comunità, (d’ora in poi IF/C) al fine di rafforzare i servizi infermieristici, per potenziare la presa in carico sul territorio dei soggetti infettati da SARS-CoV-2 identificati come affetti da COVID-19, anche coadiuvando le Unità speciali di continuità assistenziale e i servizi offerti dalle cure primarie, in relazione ai modelli organizzativi regionali.         Tali infermieri, che non si trovino in costanza di rapporto di lavoro subordinato con strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private accreditate, possono essere impiegati mediante l’utilizzo di forme di lavoro autonomo anche di collaborazione coordinata e continuativa, con decorrenza dal 15 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020. Per le attività assistenziali svolte è riconosciuto agli infermieri un compenso lordo di 30 euro ad ora, inclusivo degli oneri riflessi, per un monte ore settimanale massimo di 35 ore. A decorrere dal 1° gennaio 2021, le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, possono procedere al reclutamento di infermieri per le stesse finalità, in numero non superiore ad 8 unità ogni 50.000 abitanti, attraverso assunzioni a tempo indeterminato e comunque nei limiti di cui al comma 10 del provvedimento.           Tale misura si colloca all’interno del più ampio intervento, delineato al comma 4, in cui le Regioni e le Province Autonome, attivano misure per garantire il massimo livello di assistenza compatibile con le esigenze di sanità pubblica e di sicurezza delle cure in favore dei soggetti contagiati identificati, nonché di tutte le persone fragili e dei soggetti affetti, da malattie croniche, disabili, con disturbi mentali, con  dipendenze patologiche, non autosufficienti, con bisogni di cure palliative, di terapia del dolore, e in generale per le situazioni di fragilità tutelate ai sensi del DPCM 12 gennaio 2017 «Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7,del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502». 
Il Patto per la salute 2019-2021 stabilisce inoltre che, al fine di promuovere una maggiore omogeneità e accessibilità dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria, garantendo l'integrazione con i servizi socio-assistenziali, vengano definite linee di indirizzo per l'adozione di parametri di riferimento, anche considerando le diverse esperienze regionali in corso, favorendo l'integrazione con tutte le figure professionali, compresa l'assistenza infermieristica di famiglia/comunità, per garantire la completa presa in carico integrata delle persone.
La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha incaricato un sottogruppo tecnico, costituito da rappresentanti del Tavolo Area assistenza territoriale e del Tavolo Risorse Umane, formazione e fabbisogni di personale, a effettuare approfondimenti in merito all’introduzione dell’IF/C.
Le seguenti linee di indirizzo sono state redatte dal sottogruppo tecnico a partire dal documento “Position statement su Infermiere di Famiglia e Comunità” della FNOPI, in cui la descrizione delle competenze dell’IF/C risulta completa e in linea con gli orientamenti Europei per quanto riguarda i due ambiti di competenza (famiglia e comunità) ritenuti strategici per la promozione della salute e gestione della cronicità/fragilità sul territorio.
Tuttavia considerato che tale documento può rappresentare un solido riferimento, per finalità ed esiti attesi, soprattutto sul medio-lungo periodo, si è ritenuto necessario definire alcuni orientamenti, relativi primariamente agli ambiti organizzativo e formativo, finalizzati all’introduzione dell’IF/C nel territorio, tenuto conto dell’urgenza determinata dal fenomeno epidemico da SARS-CoV-2 e, contestualmente, delle potenzialità determinate dall’introduzione di tale professionista sanitario per il potenziamento delle cure primarie.
Il gruppo di lavoro ha operato anche mediante confronto con rappresentanti della FNOPI e della FNOMCeO.
LINEE DI INDIRIZZO
Scopo del documento: delineare orientamenti organizzativi e formativi adattabili alle diverse realtà regionali in merito all’introduzione dell’IF/C ex L. 77/2020.
Definizione di IF/C: L’IF/C è un professionista appositamente formato, che ha un forte orientamento alla gestione proattiva della salute e opera rispondendo ai bisogni di salute della popolazione di uno specifico ambito territoriale e comunitario di riferimento, favorendo l’integrazione sanitaria e sociale dei servizi. Opera sul territorio, a seconda dei modelli organizzativi regionali, diffonde e sostiene una cultura di Prevenzione e Promozione di corretti stili di vita, si attiva per l’intercettazione precoce dei bisogni e la loro soluzione. Garantisce una presenza continuativa e proattiva nell’area/ambito comunità di riferimento, fornisce prestazioni dirette sulle persone assistite qualora necessarie e si attiva per facilitare e monitorare percorsi di presa in carico e di continuità assistenziale in forte integrazione con le altre figure professionali del territorio, in modo da rispondere ai diversi bisogni espressi nei contesti urbani e sub-urbani. Svolge la sua attività integrandola in una più ampia rete di protezione sanitaria e sociale, in grado di attivare e supportare le risorse di pazienti e caregiver, del volontariato, del privato sociale, e più in generale della comunità.
Contesto organizzativo: l’IF/C è inserito all’interno dei servizi/strutture distrettuali e garantisce la sua presenza coerentemente con l’organizzazione regionale e territoriale (Case della Salute, domicilio, sedi ambulatoriali, sedi e articolazioni dei Comuni, luoghi di vita e socialità locale ove sia possibile agire interventi educativi, di prevenzione, cura ed assistenza). Agisce nell’ambito delle strategie dell’Azienda Sanitaria e dell’articolazione aziendale a cui afferisce, opera in stretta sinergia con la Medicina Generale, il Servizio sociale e i tutti professionisti coinvolti nei setting di riferimento in una logica di riconoscimento delle specifiche autonomie ed ambiti professionali e di interrelazione ed integrazione multiprofessionale.
Target di popolazione: L’infermiere di comunità, presente nel territorio con continuità, è di riferimento per tutta la popolazione (ad es. per soggetti anziani,  per pazienti  cronici, per istituti scolastici ed educativi che seguono bambini e adolescenti, per le strutture residenziali non autosufficienti, ecc…); tuttavia dato che la fragilità oggi è considerata la condizione da identificare precocemente nel modello di stratificazione del bisogno, da supportare con interventi diversificati a favore della persona e delle risorse del contesto abituale di vita e che tale condizione vincola a prevedere modalità e livelli diversi di intervento coerenti con l’intensità e le caratteristiche del bisogno, è opportuno concentrare il focus dell’IF/C su tale target identificato attraverso l’analisi dei dati epidemiologici e sociodemografici. Attraverso questo processo di stratificazione della popolazione, individuato nel Piano Nazionale per la Cronicità (Accordo Stato-Regioni del 15 settembre 2016) quale prima fase indispensabile  per definire le strategie e gli interventi più appropriati di medicina di iniziativa e assistenza pro-attiva (Population Health Management, Chronic Care Model, Welfare Comunitario), i soggetti principali - Medici di medicina generale,  IF/C e professionisti dell’area Sociale – possono rivolgere la loro attenzione alle fasce che presentano maggior fragilità e che possono giovarsi di un intervento precoce, integrato e multiprofessionale.
Viste le caratteristiche epidemiologiche e il profilo demografico nazionale, la fascia di popolazione anziana con patologie croniche, risulta essere un target preferenziale.
Inoltre in particolari condizioni epidemiologiche, quale quella da COVID-19 attuale, il suo intervento può essere orientato alla gestione di un target di popolazione specifica, ad es. per il tracciamento e monitoraggio dei casi di COVID-19 coadiuvando le USCA, in collaborazione con Medici di Medicina Generale e Igiene Pubblica e nelle campagne vaccinali.
Standard di personale a risorse vigenti ex L. 77/2020: massimo 8 infermieri ogni 50.000 abitanti.
Competenze e Formazione: Le competenze richieste al IF/C sono di natura clinico assistenziale e di tipo comunicativo-relazionale. L’IF/C deve possedere capacità di lettura dei dati epidemiologici e del sistema-contesto, deve avere un elevato grado di conoscenza del sistema della Rete dei Servizi sanitari e sociali per creare connessioni ed attivare azioni di integrazione orizzontale e verticale tra servizi e professionisti a favore di una risposta sinergica ed efficace al bisogno dei cittadini della comunità.  I requisiti formativi previsti sono da definire con un ordine temporale differenziato. Se da un lato si riconosce la necessità di considerare rilevante prevedere un percorso di formazione specifica con l’acquisizione di titoli accademici (ad es master in Infermieristica di famiglia e Comunità) dall’altro occorre considerare fondamentale avviare tempestivamente l’organizzazione dell’assistenza territoriale come indicato dalla L. 77/2020.
Si ritiene quindi necessario individuare infermieri per i quali sia possibile valorizzare l’esperienza acquisita, la motivazione e l’interesse all’ambito territoriale dell’assistenza. A titolo di esempio avere un’esperienza (almeno due anni) in ambito Distrettuale/territoriale, domiciliare o con esperienza di percorsi clinico-assistenziali (PDTA), di integrazione ospedale-territorio, di presa in carico di soggetti fragili.
Altresì si ritiene necessario avviare iniziative di formazione aziendale, sulla base di indicazioni regionali, che permettano di formare, in tempi brevi, anche con modalità blended e formazione sul campo, infermieri per questa nuova forma di attività assistenziale territoriale. Tale formazione potrà essere riconosciuta e considerata anche ai fini dell’eventuale accesso successivo a percorsi accademici.
Reclutamento del personale da adibire a IF/C: utilizzo di forme di lavoro autonomo anche di collaborazione coordinata e continuativa, con decorrenza dal 15 maggio 2020 e fino al 31 dicembre 2020 o alternativo utilizzo di graduatorie valide per assunzione a tempo indeterminato/determinato. Occorre favorire modalità che creino maggior stabilità nello sviluppo del modello organizzativo e permettano di valorizzare gli investimenti formativi messi in campo.  Si raccomanda di adibire prioritariamente alla funzione di IF/C il personale infermieristico con elevata motivazione ed orientamento al modello di sviluppo territoriale dell’assistenza e già in possesso del profilo di competenze acquisito con master/corsi di formazione specifici o con competenze specifiche sviluppate sul campo a seguito della sperimentazione locale di modelli di presa in carico proattiva della popolazione nel territorio.
Valutazione esiti: si conviene di avviare, anche in collaborazione con la FNOPI nell’ambito del tavolo di lavoro permanente istituito con Protocollo d’intesa del 20 dicembre 2018 (18/172/CR5b/C7), un lavoro di approfondimento finalizzato ad individuare indicatori degli esiti correlati all’attività dell’IF/C.


( red / 17.09.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 10 settembre

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Repertorio qualifiche e diplomi professionali: raccomandazioni sul regolamento che modifica correlazione tra operatore e tecnico

(Regioni.it 3909 - 17/09/2020) Via libera al Regolamento che rimodula parzialmente l'allegato del decreto  relativo alla correlazione fra le figure di "operatore" e "tecnico" del nuovo repertorio delle figure di riferimento per qualifiche  e diplomi professionali.
Il "nulla osta" delle istituzioni regionali è arrivato nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 10 settembre . nel corso delle riunione però la Conferenza delle Regioni ha chiesto un confronto tecnico per consentire la correlazione delle qualifiche e diplomi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) con gli indirizzi di Istruzione Professionale (IP) anche con riferimento alle seguenti figure: Operatore elettrico e Tecnico elettrico; Tecnico dell'animazione turistico sportiva;Operatore informatico e Tecnico informatico.
Il Viceministro all’Istruzione ha accolto le suddette richieste delle Regioni mentre il Viceministro alla salute - come si legge negli atti -  "ha espresso avviso favorevole all’intesa a condizione che il tempo libero esca dalla tabella dei servizi della sanità e assistenza sociale e vada ad essere inserita nell’allegato 4bis della seconda parte della tabella come “qualifiche e diplomi quadriennali senza corrispondenza con l’indirizzo di istruzione professionale”. Durante la seduta"il Viceministro all’istruzione ha accolto tale proposta ed anche le Regioni hanno espresso avviso favorevole a tale richiesta. Acquisito quindi l’assenso del Governo, delle Regioni" E' stato possibile sancire l'intesa.
Si riporta di seguito il link al documento di raccomandazioni approvato dalla Conefenza delle Regioni e consegnato al Governo ed il link all'atto della Conferenza Stato-Regioni.
Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281
Punto 5) O.d.g. Conferenza Stato Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime avviso favorevole all’intesa con la raccomandazione di avviare al più presto un confronto tecnico per consentire la correlazione delle qualifiche e diplomi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) con gli indirizzi di Istruzione Professionale (IP) anche con riferimento alle seguenti figure:
- Operatore elettrico e Tecnico elettrico;
- Tecnico dell'animazione turistico sportiva
- Operatore informatico e Tecnico informatico.
Roma, 10 settembre 2020

Link al documento approvato della Conferenza delle Regioni del 10 settembre: Posizione sullo schema di decreto ministeriale recante: “regolamento recante rimodulazione dell’allegato 4 del decreto del ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il ministro del lavoro e delle politiche sociali, il ministro dell’economia e delle finanze e il ministro della salute, 24 maggio 2018, n. 92, recante la correlazione tra le figure di operatore e tecnico del nuovo repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali di cui all’accordo stato-regioni del 1° agosto 2019, rep. Atti n. 155/csr e gli indirizzi di istruzione professionale, nonché integrazione dei codici ateco degli indirizzi di studi contenuti nell’allegato 2 del suddetto decreto”
Link all'atto delle Conferenza Stato-Regioni del 10 settembre: Intesa, ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto ministeriale recante: “Regolamento recante rimodulazione dell’Allegato 4 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro della salute, 24 maggio 2018, n. 92, recante la correlazione tra le figure di Operatore e Tecnico del nuovo Repertorio nazionale delle figure nazionali di riferimento per le qualifiche e i diplomi professionali di cui all’Accordo Stato-Regioni del 1° agosto 2019, Rep. Atti n. 155/CSR e gli indirizzi di istruzione professionale, nonché integrazione dei codici ATECO degli indirizzi di studi contenuti nell’Allegato 2 del suddetto decreto”


( red / 17.09.20 )

Documento della Conferenza delle Regioni del 10 settembre

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Trasformazione del bosco e interventi compensativi: integrazioni alle linee guida

Intesa sul decreto attuativo sancita in Conferenza Stato-Regioni

(Regioni.it 3909 - 17/09/2020) Nella Conferenza Stato-Regioni del 10 settembre  è stata sancita l'intesa sul decreto attuativo delle Linee guida relative alla definizione dei criteri minimi nazionali per l’esonero dagli interventi compensativi conseguenti alla trasformazione del bosco.
La Conferenza delle Regioni ha però richiesto due integrazioni alle "linee guida", contenute in un documento (che si riporta di seguito) inviato al Governo. Tali integrazioni sono parte integramte dell'atto della Conferenza Stato-Regioni (link riportato in fondo all'articolo).
Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 8, del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34, recante “Testo unico in materia di foreste e filiere forestali”
Punto 7) Odg Conferenza Stato Regioni
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa con le seguenti integrazioni:
- nella parte delle Linee guida, al paragrafo 2, punto 2.2, alla fine della frase, sostituire il punto e virgola con la virgola e inserire le seguenti parole "fermo restando quanto previsto dai commi 2 e 3 dell'art. 8 del D. Lgs. 34/2018;"
- nella parte Linee guida, al paragrafo 2, punto 2.2 lettera a), alla fine della frase sostituire il punto e virgola con la virgola e inserire le seguenti parole "o in ogni altra area dichiarata di interesse naturalistico dalle leggi regionali;".


( red / 17.09.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
via Parigi, 11 - 00185 - Roma
Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
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