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Trasporto pubblico locale: Fedriga, Toti e Zaia
(Regioni.it 3898 - 06/08/2020) "Se il Governo proseguirà sulla linea che ha voluto tracciare sul trasporto pubblico locale, di fatto non permetterà la riapertura delle scuole"". Lo dichiara il Presidente del Friuli Massimiliano Fedriga, intervenendo stamane alla Conferenza delle Regioni. "Il Friuli Venezia Giulia è intervenuto sempre in modo responsabile, con disposizioni capaci di conciliare la tutela della salute pubblica con la ripresa delle attività economiche e, in un futuro ormai prossimo, con la riapertura delle scuole. Se il Governo intende andare in un'altra direzione, deve fornire alle Regioni, oltre che le risorse necessarie, anche mezzi e personale, altrimenti si rischia che le scuole non si aprano".
"Manteniamo le regole che abbiamo dato in Liguria, che sono coerenti con il nostro quadro epidemiologico". Cosi' il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a "Omnibus" su La7, conferma il mantenimento del piano carico sui mezzi del trasporto pubblico regionale. "Non siamo mica scemi nelle regioni, non siamo ne' scriteriati ne' idioti- aggiunge il governare- ma se a Genova si devono spostare 300.000 persone al giorno sui mezzi pubblici, io devo dare 300.000 posti. Non si puo' dire che su treni e bus ci deve salire un terzo delle persone e non dire come gli enti locali possono implementare il servizio pubblico. Dove si prendono i due autobus e i due treni su tre che mancano?". Toti sottolinea, inoltre, che "in Liguria, spostarsi in treno e' una necessita', vista anche la situazione di disagio delle autostrade. È un mezzo molto usato nella nostra regione, che morfologicamente si presta al treno e non all'automobile. Talvolta, si fanno delle regole piu' per lavarsi la coscienza o pararsi da qualche responsabilita', che non per l'utilita' dei cittadini".
"Manteniamo le regole che abbiamo dato in Liguria, che sono coerenti con il nostro quadro epidemiologico". Cosi' il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a "Omnibus" su La7, conferma il mantenimento del piano carico sui mezzi del trasporto pubblico regionale. "Non siamo mica scemi nelle regioni, non siamo ne' scriteriati ne' idioti- aggiunge il governare- ma se a Genova si devono spostare 300.000 persone al giorno sui mezzi pubblici, io devo dare 300.000 posti. Non si puo' dire che su treni e bus ci deve salire un terzo delle persone e non dire come gli enti locali possono implementare il servizio pubblico. Dove si prendono i due autobus e i due treni su tre che mancano?". Toti sottolinea, inoltre, che "in Liguria, spostarsi in treno e' una necessita', vista anche la situazione di disagio delle autostrade. È un mezzo molto usato nella nostra regione, che morfologicamente si presta al treno e non all'automobile. Talvolta, si fanno delle regole piu' per lavarsi la coscienza o pararsi da qualche responsabilita', che non per l'utilita' dei cittadini".
"Chi dice che bisogna aumentare le distanze sui mezzi pubblici, anche se nella nostra Regione i contagi sono al minimo e continuano a calare i ricoverati, deve anche stanziare le risorse per aumentare i mezzi pubblici e i treni. Basta parole a vanvera, basta cavalcare paure. Facciamo ripartire l'Italia, con prudenza ma senza terrorismo". Lo chiede al Governo il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stamani via facebook
"Noi siamo dalla parte della sicurezza però trovo altrettanto inverosimile che si porti avanti questa soluzione per i trasporti". Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia, sull'ipotesi del Dpcm su nuove misure di sicurezza per i trasporti pubblici. Il testo ipotizzato, secondo Zaia "da un lato garantisce gli aerei dal fare il tutto esaurito, quindi possiamo andare in aereo e stare fianco a fianco con una persona per ore, e non ci vengano a dire che c'è ricambio d'aria. Dall'altro nei treni o negli autobus il Governo vuole che si torni al distanziamento. Io sono per mettere in sicurezza i cittadini, però al Governo mi dovrebbero spiegare una cosa: il 13 aprile ha firmato un accordo con le parti sociali per la sicurezza sul lavoro, dove c'è scritto che due lavoratori, tre, cento, mille lavoratori che lavorano fianco a fianco possono starci otto ore con la mascherina, ma gli stessi lavoratori in autobus - ha concluso - non ci possono andare".
"Noi siamo dalla parte della sicurezza però trovo altrettanto inverosimile che si porti avanti questa soluzione per i trasporti". Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia, sull'ipotesi del Dpcm su nuove misure di sicurezza per i trasporti pubblici. Il testo ipotizzato, secondo Zaia "da un lato garantisce gli aerei dal fare il tutto esaurito, quindi possiamo andare in aereo e stare fianco a fianco con una persona per ore, e non ci vengano a dire che c'è ricambio d'aria. Dall'altro nei treni o negli autobus il Governo vuole che si torni al distanziamento. Io sono per mettere in sicurezza i cittadini, però al Governo mi dovrebbero spiegare una cosa: il 13 aprile ha firmato un accordo con le parti sociali per la sicurezza sul lavoro, dove c'è scritto che due lavoratori, tre, cento, mille lavoratori che lavorano fianco a fianco possono starci otto ore con la mascherina, ma gli stessi lavoratori in autobus - ha concluso - non ci possono andare".
LAVORO. TOTI: INDISPENSABILE PROLUNGARE BLOCCO LICENZIAMENTI
Fase 3: Toti, no terrorismo su distanziamento mezzi pubblici
LAVORO. ROSSI: GIUSTA PROROGA BLOCCO LICENZIAMENTI A FINE ANNO
Coronavirus: Zaia, inverosimile distanziamento per trasporti
Scuola, Fedriga (Fvg): conciliare salute con ripresa economia
( red / 06.08.20 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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