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Scuola: organici e parere Comitato scientifico su riapertura
(Regioni.it 3892 - 29/07/2020) Per la riapertura delle scuole a fine agosto è prevista una riunione del Comitato tecnico scientifico per una valutazione finale, ma la priorità resta quella di riaprire tutte le scuole, di ogni ordine e grado. L'annuncio arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Mentre nella sua informativa, il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ribadisce che “a settembre la scuola riparte, lavoreremo per la riduzione del numero di alunni per classe, basta con le classi pollaio”.
"Il Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute - spiega Azzolina - aggiornera' alla fine di agosto il documento che ha scritto a meta' giugno, e ci fara' sapere se e' necessario che i nostri studenti indossino o meno la mascherina". Inoltre le scuole che ospitano i seggi elettorali sono meno della meta', e anche se non si dovessero trovare altri spazi in vista delle elezioni del 20 e 21 settembre, "si perderebbero solo due giorni di lezione".
"Il Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute - spiega Azzolina - aggiornera' alla fine di agosto il documento che ha scritto a meta' giugno, e ci fara' sapere se e' necessario che i nostri studenti indossino o meno la mascherina". Inoltre le scuole che ospitano i seggi elettorali sono meno della meta', e anche se non si dovessero trovare altri spazi in vista delle elezioni del 20 e 21 settembre, "si perderebbero solo due giorni di lezione".
"Con riferimento alla lettera che le Regioni hanno inviato alla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in materia di organico della scuola" il ministero ricorda che "proprio oggi, in Parlamento, durante l'informativa sulla ripresa di settembre, la ministra ha rassicurato su questo punto", dicendo che: "Il tema dell'organico e' centrale per la scuola. Abbiamo bisogno di docenti e personale ATA per poter operare. Anzi, senza di loro nulla sarebbe, ovviamente, possibile - ha spiegato la ministra -. Per questo abbiamo chiesto al MEF oltre 80mila assunzioni a tempo indeterminato per i docenti. Non solo: grazie alle risorse stanziate con il decreto rilancio, avremo piu' docenti e ATA da distribuire su tutto il territorio nazionale. L'Amministrazione ministeriale sta lavorando in queste ore alla distribuzione delle risorse agli Uffici Scolastici Regionali. A giorni saranno formalizzate. Non abbiamo mai perso di vista, anche in questi mesi cosi' complessi, tutte quelle operazioni che servono ad avviare il nuovo anno e a gettare le basi per quelli successivi".
"Abbiamo bandito - prosegue Azzolina - 78mila posti per assumere nuovi insegnanti. Li espleteremo al piu' presto per riattivare una macchina concorsuale ferma da troppo tempo, con grave danno per la scuola, che senza concorsi non ha tutti gli insegnanti di cui ha bisogno. Abbiamo garantito anche la mobilita' del personale scolastico, istituito le graduatorie provinciali per le supplenze, digitalizzando tutta la procedura, e con la call veloce consentiremo ai docenti collocati in posizione utile nelle graduatorie concorsuali e nelle graduatorie ad esaurimento, di poter esprimere, volontariamente, l'opzione per l'immissione in ruolo in una regione diversa da quella della graduatoria di appartenenza, velocizzando la loro assunzione e andando a coprire posti che altrimenti resterebbero vuoti".
Per l'assessore all'Istruzione della Regione Piemonte, Elena Chiorino, “non è più procrastinabile la necessità di avere garanzie di certezza riguardo a risorse, organico e tempistica".
"Il ministro sta ignorando le Regioni, - afferma Chiorino - mentre sarebbe suo compito confrontarsi con noi per ascoltare e comprendere le istanze dei territori e garantire davvero il diritto allo studio a tutti i ragazzi”.
Le Regioni chiedono un incontro urgente per avere “un momento di confronto e, soprattutto, risposte certe e concrete”.
Si chiede il reintegro immediato dei 1.090 docenti sui posti comuni per riportare il contingente per il 2020-2021 ai livelli dell'attuale anno scolastico, insieme alla garanzia del mantenimento anche per il prossimo anno dell'attuale numero di autonomie scolastiche, eliminando in via temporanea l'automatismo del dimensionamento. Non mancano le criticità finanziarie, come la previsione di fondi appositi destinati a finanziare gli interventi (ad esempio spese per affitto di locali, tensostrutture e strutture modulari) che non possono essere sostenuti con il PON Scuola. Motivi che hanno indotto le Regioni a chiedere la convocazione tempestiva di un incontro fra ministro e assessori regionali "per condividere i criteri di riparto per l'assegnazione dell'organico di emergenza in base a parametri di riferimento trasparenti ed oggettivi".
"Reputo inaccettabile l'atteggiamento del ministro Azzolina - spiega l'assessore Chiorino - che, con i suoi silenzi e il suo atteggiamento mostra poco rispetto per le Regioni, impegnate in un enorme sforzo per garantire la ripartenza della scuola, dopo la chiusura imposta dal coronavirus".
"Riceviamo continue richieste dai territori, ma, nonostante il nostro impegno, senza un'interlocuzione seria e concreta con il governo dare risposte certe diventa impossibile - continua Chiorino - Il Ministro deve finalmente sedersi a un tavolo con noi e concordare le regole per la riapertura, dalla sicurezza dei ragazzi, al tema dei docenti, fino ai trasporti. Non possiamo rischiare disguidi e ulteriori rinvii. Andare a scuola è un diritto che Azzolina ha il dovere di garantire a tutti i ragazzi, lavorando con le Regioni per creare le migliori condizioni possibili per assolvere al suo compito”.
Per l'assessore all'Istruzione della Regione Piemonte, Elena Chiorino, “non è più procrastinabile la necessità di avere garanzie di certezza riguardo a risorse, organico e tempistica".
"Il ministro sta ignorando le Regioni, - afferma Chiorino - mentre sarebbe suo compito confrontarsi con noi per ascoltare e comprendere le istanze dei territori e garantire davvero il diritto allo studio a tutti i ragazzi”.
Le Regioni chiedono un incontro urgente per avere “un momento di confronto e, soprattutto, risposte certe e concrete”.
Si chiede il reintegro immediato dei 1.090 docenti sui posti comuni per riportare il contingente per il 2020-2021 ai livelli dell'attuale anno scolastico, insieme alla garanzia del mantenimento anche per il prossimo anno dell'attuale numero di autonomie scolastiche, eliminando in via temporanea l'automatismo del dimensionamento. Non mancano le criticità finanziarie, come la previsione di fondi appositi destinati a finanziare gli interventi (ad esempio spese per affitto di locali, tensostrutture e strutture modulari) che non possono essere sostenuti con il PON Scuola. Motivi che hanno indotto le Regioni a chiedere la convocazione tempestiva di un incontro fra ministro e assessori regionali "per condividere i criteri di riparto per l'assegnazione dell'organico di emergenza in base a parametri di riferimento trasparenti ed oggettivi".
"Reputo inaccettabile l'atteggiamento del ministro Azzolina - spiega l'assessore Chiorino - che, con i suoi silenzi e il suo atteggiamento mostra poco rispetto per le Regioni, impegnate in un enorme sforzo per garantire la ripartenza della scuola, dopo la chiusura imposta dal coronavirus".
"Riceviamo continue richieste dai territori, ma, nonostante il nostro impegno, senza un'interlocuzione seria e concreta con il governo dare risposte certe diventa impossibile - continua Chiorino - Il Ministro deve finalmente sedersi a un tavolo con noi e concordare le regole per la riapertura, dalla sicurezza dei ragazzi, al tema dei docenti, fino ai trasporti. Non possiamo rischiare disguidi e ulteriori rinvii. Andare a scuola è un diritto che Azzolina ha il dovere di garantire a tutti i ragazzi, lavorando con le Regioni per creare le migliori condizioni possibili per assolvere al suo compito”.
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( gs / 29.07.20 )
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