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Recovey Fund e Mes: prosegue il dibattito sul loro utilizzo
(Regioni.it 3890 - 27/07/2020) Il Parlamento votera' mercoledi' prossimo l'autorizzazione al nuovo scostamento di bilancio da 25 miliardi di euro, chiesto da Palazzo Chigi per continuare a finanziare le misure economiche contro l'emergenza Covid.
La Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, in un'intervista al quotidiano "Il Messaggero" ricorda che è stata inserita e rafforzata la clausola del 34% per i finanziamenti nazionali da destinare al Sud, "ma nel caso dei maxi fondi che arriveranno dall'Europa credo sia necessario, visti i tanti gap da colmare, arrivare almeno al 40%, se non di più. Per cui circa 83 miliardi sui 209 che avrà l'Italia. Nel mio piano Italiaveloce si va invece al 40%". Il fondi del Recovery Fund "verranno elargiti a seconda dello stato di avanzamento dei lavori, ci saranno verifiche e controlli molto precisi. No, non perderemo questa occasione. Faremo i fatti".
Si parla di "autostrade, alta velocità, porti, aeroporti, che saranno sempre più interconnessi e collegati. Solo così, specialmente nel Mezzogiorno, si combattono le diseguaglianze, si aiuta l'economia, si crea lavoro". Fra i vari interventi "di certo porteremo l'Alta velocità in Sicilia con la linea Messina-Palermo-Catania. La gara di 1 miliardo e 600 milioni sarà bandita a ottobre. Inoltre progetteremo il completamento dell'anello ferroviario siciliano". Sulla possibilità di realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina "non ho preclusioni ideologiche: abbiamo iniziato le valutazioni su progetti, costi e impatto ambientale". Negli impegni per le singole regioni sono previsti 15,4 miliardi per la Campania, 10,4 miliardi per la Puglia, alla Sicilia 8,1 miliardi, alla Basilicata 1,5 miliardi, alla Calabria 4,1 miliardi. Al Lazio sono destinati invece circa 13 miliardi, "di cui 6 miliardi che verranno gestiti dai commissari".
"Sulla cabina di regia o task force sto sentendo molte polemiche surreali; sul Recovery fund la cabina di regia esiste gia', e' composta da governo e Parlamento. Nel governo guida il presidente e ogni ministro, a partire dal ministro Amendola che raccorda il CIAE, fa la sua parte come e' giusto che sia. Ogni volta che c'e' un'esigenza specifica ne risponde il ministro di turno. Il Parlamento ha commissioni permanenti tra Camera e Senato ricche di idee e di proposte". Cosi' il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, chiudendo i lavori degli Stati generali della montagna in corso a Roccaraso. "Faccio un appello a tutti - aggiunge il ministro - su digitalizzazione, scuola, sanita' e transizione energetica, non dividiamoci e competiamo sulle idee piu' innovative. Abbiamo una grande occasione per far ripartire il Paese. Il Presidente Conte a nome di tutto il Paese, e ribadendolo in Parlamento, ha ottenuto un risultato storico con l'ultimo negoziato, ora uniamoci e non dividiamoci con polemiche sterili. L'Italia e' diventata un modello nel mondo sulla gestione dell'emergenza sanitaria, possiamo esserlo in tutto".
La Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, in un'intervista al quotidiano "Il Messaggero" ricorda che è stata inserita e rafforzata la clausola del 34% per i finanziamenti nazionali da destinare al Sud, "ma nel caso dei maxi fondi che arriveranno dall'Europa credo sia necessario, visti i tanti gap da colmare, arrivare almeno al 40%, se non di più. Per cui circa 83 miliardi sui 209 che avrà l'Italia. Nel mio piano Italiaveloce si va invece al 40%". Il fondi del Recovery Fund "verranno elargiti a seconda dello stato di avanzamento dei lavori, ci saranno verifiche e controlli molto precisi. No, non perderemo questa occasione. Faremo i fatti".
Si parla di "autostrade, alta velocità, porti, aeroporti, che saranno sempre più interconnessi e collegati. Solo così, specialmente nel Mezzogiorno, si combattono le diseguaglianze, si aiuta l'economia, si crea lavoro". Fra i vari interventi "di certo porteremo l'Alta velocità in Sicilia con la linea Messina-Palermo-Catania. La gara di 1 miliardo e 600 milioni sarà bandita a ottobre. Inoltre progetteremo il completamento dell'anello ferroviario siciliano". Sulla possibilità di realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina "non ho preclusioni ideologiche: abbiamo iniziato le valutazioni su progetti, costi e impatto ambientale". Negli impegni per le singole regioni sono previsti 15,4 miliardi per la Campania, 10,4 miliardi per la Puglia, alla Sicilia 8,1 miliardi, alla Basilicata 1,5 miliardi, alla Calabria 4,1 miliardi. Al Lazio sono destinati invece circa 13 miliardi, "di cui 6 miliardi che verranno gestiti dai commissari".
"Sulla cabina di regia o task force sto sentendo molte polemiche surreali; sul Recovery fund la cabina di regia esiste gia', e' composta da governo e Parlamento. Nel governo guida il presidente e ogni ministro, a partire dal ministro Amendola che raccorda il CIAE, fa la sua parte come e' giusto che sia. Ogni volta che c'e' un'esigenza specifica ne risponde il ministro di turno. Il Parlamento ha commissioni permanenti tra Camera e Senato ricche di idee e di proposte". Cosi' il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, chiudendo i lavori degli Stati generali della montagna in corso a Roccaraso. "Faccio un appello a tutti - aggiunge il ministro - su digitalizzazione, scuola, sanita' e transizione energetica, non dividiamoci e competiamo sulle idee piu' innovative. Abbiamo una grande occasione per far ripartire il Paese. Il Presidente Conte a nome di tutto il Paese, e ribadendolo in Parlamento, ha ottenuto un risultato storico con l'ultimo negoziato, ora uniamoci e non dividiamoci con polemiche sterili. L'Italia e' diventata un modello nel mondo sulla gestione dell'emergenza sanitaria, possiamo esserlo in tutto".
Nel Nord "si concentra gran parte dell'attività produttiva del Paese ed è indispensabile che nell'azione di governo ci siano politiche per la manifattura e per l'export se vogliamo ripartire. Ma il Nord da solo non basta: l'Italia, se vuole essere competitiva, deve mettere al centro il lavoro tanto al Nord quanto nel Mezzogiorno". Lo dice in un'intervista a Il Messaggero Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e dell'Emilia-Romagna. Per questo "Serve un piano nazionale di investimenti pubblici - spiega -. E in quest' ottica i fondi dell'Europa devono essere una leva decisiva. Non a caso, insieme al Recovery Fund, da mesi insisto che non possiamo rinunciare al Mes", anche perché "serviranno molte risorse per adeguare il nostro sistema sanitario". Il Recovery Fund "è un'opportunità storica", il Governo ha incassato "un risultato importantissimo". Il divario territoriale da colmare "è una delle questioni di fondo da aggredire. Come Regioni stiamo chiedendo al Governo di renderci protagoniste sia della programmazione che dell'utilizzo di questi fondi". Bonaccini propone di lavorare insieme, individuando, tra le priorità, sanità, scuola, ambiente e territorio, innovazione, digitale e nuove tecnologie, semplificazione, infrastrutture. Le Regioni "vengono sempre descritte come in perenne conflitto, ma non è così. Durante l'emergenza sanitaria, abbiamo preso all'unanimità la quasi totalità delle decisioni".
Per Nicola Zingaretti (lettera al Corriere della Sera) il risultato delle negoziazioni in Europa "con la previsione non solo di prestiti per gli Stati membri ma anche di un rilevante ammontare di fondi a dono, offre al nostro Paese un'opportunità unica ed irripetibile per ridisegnare dalle fondamenta un nuovo modello di sviluppo sostenibile per le future generazioni". E' necessario "fare presto, decidendo rapidamente e superando inutili posizioni ideologiche". Lo scrive
Solo "mettendo in condizione giovani e meno giovani di esprimere appieno le proprie reali potenzialità, l'Italia potrà avviare una nuova, auspicata, stagione di crescita del Paese", aggiunge. Per farlo, occorre investire, per Zingaretti, su progetti concreti come la piattaforma digitale, quella logistica, dei trasporti ed energetica; sulla formazione, cultura e sanità; e su settori chiave del Paese orientati verso nuovi modelli di consumo 'responsabile', in grado di trainare crescita e occupazione. Anche la Pubblica amministrazione "dovrà intraprendere un percorso di trasformazione digitale, divenendo più semplice, accessibile e trasparente nelle relazioni con il cittadino, a partire dai pagamenti". Ma "occorre investire rapidamente in progetti concreti sui fattori abilitanti per lo sviluppo economico, come le piattaforme digitale, logistica ed energetica" promuovendo "la riconversione della nostra economia verso i settori e le tecnologie piu' innovative". Dopo un lungo elenco di settori nei quali intervenire, il leader del Pd scrive anche che "solo se riusciremo a rispondere con velocita' e concretezza a queste sfide, potremo dire che Next Generation EU sara' stato non solo un esperimento vincente per l'Europa, ma un piano operativo di rinascimento per l'Italia. Possiamo lasciare ai giovani un'Italia migliore di quella che abbiamo trovato, ecco la vera sfida che abbiamo davanti in questo momento della storia".
Infine in un'intervista a La Stampa il Presidente del Veneto, Luca Zaia, si tira fuori dal dibattito sul Mes: "Non devo essere io d'accordo ma il governo, che al suo interno litiga perché c'è chi come il Pd ritiene che il Mes sia a costo zero e chi come i 5 Stelle non la vede allo stesso modo. A me risulta che le condizionalità ci saranno, e quindi bisogna stare attenti sulle conseguenze sul piano pratico di un sì al Mes". E' tutto da capire "se veramente una parte di quei soldi andrebbero alle Regioni, perché questo passaggio non è mica tanto chiaro". Sul recovery Fund, invece Zaia si chiede se le riforme "si faranno veramente. Questi soldi non vanno sprecati in misure assistenziali". Rispetto alle frasi del governatore della Campania sui morti in Lombardia, "De Luca è sempre pirotecnico, ma è ingeneroso verso i lombardi - commenta Zaia -. Non si tiene presente che con il Covid ci voleva fortuna. Se in Campania fosse arrivata la stessa onda di contagi della Lombardia non voglio immaginare cosa sarebbe successo".
Per Nicola Zingaretti (lettera al Corriere della Sera) il risultato delle negoziazioni in Europa "con la previsione non solo di prestiti per gli Stati membri ma anche di un rilevante ammontare di fondi a dono, offre al nostro Paese un'opportunità unica ed irripetibile per ridisegnare dalle fondamenta un nuovo modello di sviluppo sostenibile per le future generazioni". E' necessario "fare presto, decidendo rapidamente e superando inutili posizioni ideologiche". Lo scrive
Solo "mettendo in condizione giovani e meno giovani di esprimere appieno le proprie reali potenzialità, l'Italia potrà avviare una nuova, auspicata, stagione di crescita del Paese", aggiunge. Per farlo, occorre investire, per Zingaretti, su progetti concreti come la piattaforma digitale, quella logistica, dei trasporti ed energetica; sulla formazione, cultura e sanità; e su settori chiave del Paese orientati verso nuovi modelli di consumo 'responsabile', in grado di trainare crescita e occupazione. Anche la Pubblica amministrazione "dovrà intraprendere un percorso di trasformazione digitale, divenendo più semplice, accessibile e trasparente nelle relazioni con il cittadino, a partire dai pagamenti". Ma "occorre investire rapidamente in progetti concreti sui fattori abilitanti per lo sviluppo economico, come le piattaforme digitale, logistica ed energetica" promuovendo "la riconversione della nostra economia verso i settori e le tecnologie piu' innovative". Dopo un lungo elenco di settori nei quali intervenire, il leader del Pd scrive anche che "solo se riusciremo a rispondere con velocita' e concretezza a queste sfide, potremo dire che Next Generation EU sara' stato non solo un esperimento vincente per l'Europa, ma un piano operativo di rinascimento per l'Italia. Possiamo lasciare ai giovani un'Italia migliore di quella che abbiamo trovato, ecco la vera sfida che abbiamo davanti in questo momento della storia".
Infine in un'intervista a La Stampa il Presidente del Veneto, Luca Zaia, si tira fuori dal dibattito sul Mes: "Non devo essere io d'accordo ma il governo, che al suo interno litiga perché c'è chi come il Pd ritiene che il Mes sia a costo zero e chi come i 5 Stelle non la vede allo stesso modo. A me risulta che le condizionalità ci saranno, e quindi bisogna stare attenti sulle conseguenze sul piano pratico di un sì al Mes". E' tutto da capire "se veramente una parte di quei soldi andrebbero alle Regioni, perché questo passaggio non è mica tanto chiaro". Sul recovery Fund, invece Zaia si chiede se le riforme "si faranno veramente. Questi soldi non vanno sprecati in misure assistenziali". Rispetto alle frasi del governatore della Campania sui morti in Lombardia, "De Luca è sempre pirotecnico, ma è ingeneroso verso i lombardi - commenta Zaia -. Non si tiene presente che con il Covid ci voleva fortuna. Se in Campania fosse arrivata la stessa onda di contagi della Lombardia non voglio immaginare cosa sarebbe successo".
== SCOSTAMENTO BILANCIO, PER IL GOVERNO REBUS NUMERI AL SENATO ==
==Mes: Bonaccini, non si può rinunciare a quelle risorse
RECOVERY FUND: BOCCIA "NOSTRA TASK FORCE? GOVERNO E PARLAMENTO UNITI"
==Recovery Fund: Zingaretti, occasione nuovo modello sviluppo
==Mes: Zaia, bisogna stare attenti alle conseguenze pratiche
==Recovery Fund: De Micheli, al Sud 40% dei fondi
Recovery Fund: Zingaretti "Presto, con un piano senza ideologie"
( red / 27.07.20 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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