(Regioni.it 3890 - 27/07/2020) Serve un “un approccio razionale e non discriminatorio”. Il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, interviene su come approcciare sul territorio il rischio di contagio da Coronavirus, che riesca ad avere "la collaborazione delle persone" e contribuisca a tenerlo "sotto controllo".

Il tema è stato affrontato in vista dell’incontro con gli ambasciatori di Romania e Bulgaria "per informarli e chiedere loro di collaborare alla riuscita delle iniziative" legate a quanto disposto dal ministro Roberto Speranza. "Il ministro - afferma Rossi - ha giustamente disposto la quarantena, 15 giorni di isolamento obbligatorio, per chi proviene dalla Romania e dalla Bulgaria”.

Ora si tratta di applicare questa misura – spiega Rossi – “in modo coerente, facendo informazione agli aeroporti, nei punti di arrivo e con iniziative mirate a favore delle comunità nazionali presenti nel nostro Paese e di chiunque per qualsiasi ragione provenga da quelle nazioni, in modo da fare poi una rigorosa sorveglianza sanitaria”.

In Toscana, spiega Rossi, i romeni "sono più di 80.000", "ben inseriti e contribuiscono alla vita della regione in molti settori". "Per loro, oltre che agli aeroporti, si devono garantire controlli accurati anche alle stazioni dei pullman", mezzo da loro assai usato per i viaggi in patria. I bulgari sono "poco più di tremila; ma anche per loro si devono fare iniziative simili".

Rossi ricorda anche che “analoghe iniziative sono state prese in Toscana verso i giovani che partecipano alla movida" e verso "i vacanzieri sulla costa, ai quali viene proposto di effettuare gratuitamente il test sierologico. Evitare generalizzazioni, intervenire correttamente e al meglio possibile, laddove il problema si presenta, è il miglior approccio”.

 
CORONAVIRUS: ROSSI, 'CONTRO RISCHIO CONTAGI DALL'ESTERO OCCORRE APPROCCIO RAZIONALE' =