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Regioni.it

n. 3882 - mercoledì 15 luglio 2020

Sommario
- Elezioni, coronavirus e nuove ordinanze regionali
- Consiglio dei Ministri su elezioni 20-21 settembre e Autostrade
- ASPI: primi commenti su riorganizzazione e nuova gestione
- Emergenza Covid-19: scuola, infanzia e prevenzione nell'agenda Governo-Regioni
- Piano Scuola 2020-2021: preoccupazione per risorse e organico
- Terapia del dolore e cure palliative: profili formativi omogenei per il volontariato

+T -T
Emergenza Covid-19: scuola, infanzia e prevenzione nell'agenda Governo-Regioni

(Regioni.it 3882 - 15/07/2020) "Sui test al personale della scuola non ci sono difficoltà particolari: il commissario Arcuri ha garantito la copertura economica da parte dello Stato e il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini ha chiesto un tavolo per l'organizzazione complessiva, dal momento che i numeri sono alti e vogliamo evitare che ci siano disagi all' inizio dell'anno scolastico. Piuttosto, quel che mi preoccupa sono gli organici dei docenti". A dirlo all'Ansa è Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Istruzione e lavoro della Conferenza delle Regioni.
Secondo Domenico Arcuri, commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture necessarie a far fronte all'emergenza Covid 19 (intervenuto a Uno Mattina Estate, su Rai1)"L'apertura della scuola in sicurezza è il primo grande atto di ripresa della nostra comunità. Nei giorni scorsi - ha aggiunto - abbiamo fatto il bando pubblico accelerato affinché tutto il personale docente e non, possa fare il test sierologico prima della riapertura delle scuole che deve avvenire in sicurezza". "E' un obiettivo molto importante - ha spiegato Arcuri - questo vuol dire fare test a chi frequenta i plessi, dare mascherine gratuite a studenti e personale con la nostra produzione. Vuol dire abbassare il livello di preoccupazione dei genitori e dei ragazzi" (vedi anche "Regioni.it" n.3681). Ma "L'organizzazione del nostro Stato non l'abbiamo disegnata noi e non è stata disegnata negli ultimi mesi. Il rapporto con le Regioni continua ad essere collaborativo e propositivo, ma trova un limite nell'organizzazione. La vera scommessa - conclude Arcuri - è evitare la moltiplicazione dei focolai. Quanto più intercettiamo i focolai, tanto più riusciamo a contenere la diffusione del virus". 
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti , ha chiesto al Governo di definire una posizione più precisa sul tema delle scuole dell'infanzia e degli asili nido. La Provincia autonoma di Trento come noto ha anticipato la possibilità di una riapertura controllata e supportata da specifiche linee guida per garantire la sicurezza sanitaria di chi ci lavora e naturalmente dei bambini che le frequentano e dei loro genitori e nonni. Dal Governo la conferma che il tema è all'attenzione di uno specifico gruppo di lavoro. E' quanto emerso dall'incontro che si è svolto questa matt in teleconferenza tra il ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, quelli alla salute, Roberto Speranza e all'istruzione, Lucia Azzolina, presente anche il commissario straordinario Domenico Arcuri, e i presidenti delle Regioni e Province autonome. Per il Trentino hanno partecipato il presidente Maurizio Fugatti e l'assessore alla salute, Stefania Segnana. Sul tavolo anche i costi dell'emergenza Covid 19, le linee guida, la fotografia della situazione ad oggi e le prossime mosse in vista di un settembre dove si valuta già l'impatto della riapertura delle scuole.
In un'intervista al Foglio la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, si dice 'pronta per ragionare su cosa fare dei miliardi che potrebbero arrivare con il Recovery Fund'', sapendo "che l'Italia ha bisogno di molti miliardi per rafforzare il sistema sanitario. Io non sono ideologica. La nostra maggioranza dovrebbe capire che abbiamo un presidente del Consiglio che merita di essere difeso. Dobbiamo fare tutto il necessario per rafforzare il Governo''. Immagino più chiusure mirate che lockdown, oggi siamo nelle condizioni di gestire in modo eccellente anche situazioni difficili", continua la ministra riferendosi alla riapertura delle scuole a settembre, dove auspicabilmente, non ci saranno più classi pollaio con più di 30 studenti: "Ci stiamo lavorando - dice -. Abbiamo inserito nell'ultimo decreto una norma che ci permette di derogare a vecchie leggi e che ci dà la possibilità di intervenire anche su questo fronte. Per settembre non sarà possibile, temo, intervenire su tutti quei numeri, ma è mio obiettivo nei mesi successivi permettere agli studenti di non trovarsi in situazioni di questo tipo". Azzolina lascia intendere che anche con il ritorno alla scuola in caso di focolai "si agirà su base territoriale" e si interverrà eventualmente nelle singole regioni e nei singoli istituti. ''Eventualmente, se non bastassero gli spazi a settembre - aggiunge -, lavoreremo con alcuni enti locali, come teatri, cinema e musei, per eliminare questa criticità".
In una intervista in apertura di prima pagina al Messaggero e al Mattino, è il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, si dice preoccupato dal fatto che le Regioni  possano andare "contro i pilastri fondanti delle politiche che abbiamo immaginato contro il coronavirus, come mascherine, distanziamento, igiene. Sono pilastri assolutamente validi e non sostituibili". "Spero - prosegue Miozzo - che le autorità politiche e locali si prendano le responsabilità perché ci sia sorveglianza prevista dalla norma. Sicuramente è uno degli ambiti associati alla famosa movida di grande preoccupazione", "noi abbiamo dato delle linee generali importanti. Capisco che possa diventare difficile mantenere alta la sorveglianza e la tensioni in quelle aree dell'Italia in cui si ritiene che l'epidemia sia meno grave. Ma per noi il paese è uno, anche perché la mobilità interna, da regione a regione, è comunque importante, significativa, soprattutto nel periodo estivo. La nostra funzione è anche quella di prevedere che durante le ferie estive ci saranno spostamenti da regioni che hanno alta circolazione del virus a regioni in cui è bassa. Per questo la vigilanza è importante".
"Scuole, voli dagli Stati Uniti, Regioni in ordine sparso su vaccini e tamponi", sono i punti deboli dell'Italia elencati da Walter Ricciardi, professore di Igiene all'Università Cattolica di Roma e consigliere del ministro della Salute, in una intervista a Repubblica.

++ Scuola: Regioni, non preoccupano test ma organici prof ++


Fase 3: Fugatti a Governo,chiarezza su nidi e scuole infanzia


==Coronavirus:Ricciardi,L'Italia deve difendersi dai contagi


==Coronavirus: Miozzo, Regioni in ordine sparso


Fase 3: Zampa, Italia tra Paesi piu' sicuri al mondo


MES: AZZOLINA, 'ITALIA HA BISOGNO DI MOLTI MILIARDI PER RAFFORZARE SISTEMA SANITARIO'


**SCUOLA: ARCURI, 'RIAPRIRE IN SICUREZZA PRIMO GRANDE ATTO RIPRESA'**



( red / 15.07.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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