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Scuola: per la riapertura si lavora a linee guida condivise Governo-Regioni
(Regioni.it 3865 - 19/06/2020) “La scuola rappresenta un investimento sul futuro del nostro Paese e mai come in questa fase di ripartenza, dopo l’emergenza Covid-19, occorre la massima collaborazione fra le istituzioni per arrivare a un testo condiviso che delinei linee guida con misure e regole pensate prima di tutto nell’interesse degli studenti e dei docenti”. A dichiararlo il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: "Stiamo lavorando con il Ministero dell’istruzione per prevedere misure adeguate che consentano la riapertura delle scuole in condizioni di sicurezza e alla luce di regole di prevenzione realmente attuabili”.
“L’obiettivo comune del Ministero e delle Regioni – ha spiegato Cristina Grieco, assessore della Regione Toscana e coordinatrice della Commissione Lavoro e Istruzione della Conferenza delle Regioni - è quello di consentire agli istituti scolastici la riorganizzazione delle attività e la formazione delle classi in tempo utile. Siamo insomma di fronte a un lavoro concertato, per il quale ringrazio i tecnici del ministero e delle Regioni, che porterà ad una soluzione condivisa nella riunione straordinaria della Conferenza Stato-Regioni, che il ministro Francesco Boccia ha già programmata per la prossima settimana”.
“Le Regioni, come è noto – ha proseguito Cristina Grieco - hanno presentato già alcune prime proposte che saranno ulteriormente valutate, anche alla luce delle indicazioni che proverranno dal mondo scientifico, e su cui è già in corso un confronto proficuo con il ministero”.
"Per la riapertura delle scuole a settembre il ministero dell'Istruzione ha continuato a raccogliere, anche in questi giorni, le proposte di tutte le parti coinvolte e ha chiesto alle Regioni e agli Enti Locali un incontro da tenersi la prossima settimana per chiudere le Linee guida. Con la volontà di dare modo ai tavoli regionali, che si stanno già costituendo, di iniziare subito a lavorare insieme alle scuole". Lo sottolinea il ministero dell'Istruzione in una nota. "Per quanto riguarda l'inizio ufficiale dell'anno scolastico, come noto, il ministero ha già avanzato la proposta del 14 settembre", prosegue ricordando anche che "dal primo settembre le scuole riapriranno per accogliere gli studenti che hanno necessità di recupero degli apprendimenti".
"A settembre si tornerà in presenza, in tutte le scuole", ha assicurato la viceministra dell'Istruzione, Anna Ascani, in un'intervista al Corriere della Sera. A suo avviso "ha ragione Sala a dire che non si possono aprire le scuole a meta' settembre per poi chiuderle per il voto": "Bisogna trovare una soluzione e individuare altri luoghi per votare, ma non dipende solo da questo ministero": ha aggiunto rispondendo alle perplessita' espresse dal sindaco di Milano.
"Non siamo in ritardo anche se non c'e' altro tempo da perdere", ha sottolineato Ascani, "ci siamo ispirati al parere degli esperti e del Comitato tecnico scientifico che sulla riapertura delle scuole è stato fortemente negativo". "E' difficile non tenere in considerazione il parere degli scienziati quando c'e' una pandemia", ha osservato. Ad ogni modo, ha assicura la vice ministra del dicastero di viale Trastevere.
E a proposito della carenza di professori, ha aggiunto: "C'e' un miliardo per assumere altri professori e personale Ata" ma prima, precisa, "dovremo capire bene di che cosa c'e' bisogno". Il prossimo, infatti, dichiara la viceministra, "sara' comunque un anno particolare, questo non ce lo dobbiamo dimenticare".
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“Le Regioni, come è noto – ha proseguito Cristina Grieco - hanno presentato già alcune prime proposte che saranno ulteriormente valutate, anche alla luce delle indicazioni che proverranno dal mondo scientifico, e su cui è già in corso un confronto proficuo con il ministero”.
"Per la riapertura delle scuole a settembre il ministero dell'Istruzione ha continuato a raccogliere, anche in questi giorni, le proposte di tutte le parti coinvolte e ha chiesto alle Regioni e agli Enti Locali un incontro da tenersi la prossima settimana per chiudere le Linee guida. Con la volontà di dare modo ai tavoli regionali, che si stanno già costituendo, di iniziare subito a lavorare insieme alle scuole". Lo sottolinea il ministero dell'Istruzione in una nota. "Per quanto riguarda l'inizio ufficiale dell'anno scolastico, come noto, il ministero ha già avanzato la proposta del 14 settembre", prosegue ricordando anche che "dal primo settembre le scuole riapriranno per accogliere gli studenti che hanno necessità di recupero degli apprendimenti".
"A settembre si tornerà in presenza, in tutte le scuole", ha assicurato la viceministra dell'Istruzione, Anna Ascani, in un'intervista al Corriere della Sera. A suo avviso "ha ragione Sala a dire che non si possono aprire le scuole a meta' settembre per poi chiuderle per il voto": "Bisogna trovare una soluzione e individuare altri luoghi per votare, ma non dipende solo da questo ministero": ha aggiunto rispondendo alle perplessita' espresse dal sindaco di Milano.
"Non siamo in ritardo anche se non c'e' altro tempo da perdere", ha sottolineato Ascani, "ci siamo ispirati al parere degli esperti e del Comitato tecnico scientifico che sulla riapertura delle scuole è stato fortemente negativo". "E' difficile non tenere in considerazione il parere degli scienziati quando c'e' una pandemia", ha osservato. Ad ogni modo, ha assicura la vice ministra del dicastero di viale Trastevere.
E a proposito della carenza di professori, ha aggiunto: "C'e' un miliardo per assumere altri professori e personale Ata" ma prima, precisa, "dovremo capire bene di che cosa c'e' bisogno". Il prossimo, infatti, dichiara la viceministra, "sara' comunque un anno particolare, questo non ce lo dobbiamo dimenticare".
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( red / 19.06.20 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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