(Regioni.it 3863 - 17/06/2020) Vaccino per il coronavirus targato Ue. La Commissione europea ha infatti adottato la strategia per permettere all'Ue di avere un vaccino contro il Covid-19 in 12-18 mesi, grazie a 2,4 miliardi di euro per accordi di acquisto anticipati con i produttori e per garantire una produzione adeguata a coprire le necessità comunitarie. La strategia per il vaccino  ha come obiettivo offrire un accesso equo, economico e tempestivo ai vaccini per tutti gli europei e per il resto del mondo, soprattutto i paesi più poveri. L'Ue modificherà anche alcune procedure e regolamenti per accelerare lo sviluppo, l'autorizzazione e la disponibilità dei vaccini, mantenendo gli standard di qualità, sicurezza ed efficacia. "Le nostre economie riprenderanno a velocità piena e le nostre vite torneranno alla normalità solo quando avremo un vaccino efficace e sicuro contro questo virus", spiega il presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen
Per Anthony Fauci "il rischio di una seconda ondata di contagi dopo l'estate è possibile" ma "a luglio partirà la sperimentazione del vaccino, credo che potremmo avere un vaccino a inizio 2021", dichiara l'immunologo americano, consigliere del presidente americano Donald Trump e membro della task force sul coronavirus. Nel Nord Italia i contagi sono esplosi - aggiunge Fauci - perchè aveva tanti contatti con la Cina, così come a New York che aveva tanti contatti con l'Europa. Non credo che l'Italia abbia commesso errori particolari, si è capito cosa stava accadendo quando l'epidemia era già fuori controllo".
"Si parla di circa 36 miliardi di euro solo per l'Italia, mi auguro che arrivino davvero perche' abbiamo bisogno di un investimento per la sanita' del futuro", dichiara il presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, riferendosi al Mes. Un investimento "che certamente veda gli ospedali piu' moderni e attrezzati ma gli ospedali non bastano. Abbiamo bisogno - spiega Bonaccini - di medicina territoriale, case della salute, assistenza domiciliare". Come Regioni "parteciperemo al Recovery Plan di settembre - ricorda Bonaccini - che e' quello che sosterra' le proposte per il Recovery Fund. Al di la' di tutto, dentro ai fondi che arriveranno dall'Europa, io mi auguro che si sia davvero questo straordinario investimento per la sanita' pubblica".

L'aula del Senato ha approvato la fiducia al maxi-emendamento, interamente sostitutivo, del decreto che interessa anche le norme sulla App Immuni per il tracciamento dei contagi da coronavirus. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera. A dieci giorni dall'avvio della sperimentazione dell'App Immuni in Puglia, una delle quattro regioni pilota, non sono stati ancora segnalati casi di contagio. L'applicazione da lunedì è attiva in tutta Italia.

E dopo la sperimentazione avviata in  quattro regioni (Liguria, Puglia, Marche e Abruzzo) a inizio giugno, anche in Emilia-Romagna si puo'  scaricare e installare l'App Immuni. Dotarsi dell'applicazione  permettera' di risalire ai contatti che possono aver esposto una  persona al rischio di contagio, nel rispetto della normativa italiana  e di quella europea sulla tutela della privacy. ll tracciamento,  infatti, e' basato su tecnologia Bluetooth e non utilizza dati di  geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del Gps. E l'app  non raccoglie neppure dati identificativi dell'utente, come nome,  cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo  email. Chi decide di installarla, viene avvisato con una notifica nel caso sia entrato in contatto con soggetti successivamente risultati  positivi al tampone.

“Immuni? – afferma il presidente della regione Veneto, Luca Zaia - Credo paghi un problema di  comunicazione, è stata conosciuta per il problema della sicurezza dei  dati, e poi salta a piè pari le autorità regionali". “Il messaggio la App - spiega Zaia - lo manda a me, dicendomi che ho  avuto contatti, e mi dice di chiamare il medico di base, ma il sistema sanitario della regione resta all'oscuro”.