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Scuola: la ripresa e l'incognita delle elezioni
(Regioni.it 3857 - 09/06/2020) "Dobbiamo avere la forza di rimettere la scuola al primo posto, perche' il Paese non riparte senza la scuola. E lo stesso vale per i servizi zero-sei anni, per dare risposte alle famiglie e restituire ai piu' piccoli spazi di socialita'. Non dobbiamo arretrare di un millimetro sul terremo della conciliazione", a dirlo e' il Presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha illustrato le linee di mandato in Assemblea legislativa. Sull'avvio dell'anno scolastico incombe l'incognita delle elezioni e "In Parlamento le forze politiche sono sempre piu' indirizzate a fissare le prossime elezioni regionali e amministrative dopo il 20 settembre. Una decisione che però non piace alle stesse Regioni. Un'ipotesi che lo stesso Bonaccini boccia: "Mi adeguo, ma non lo condivido". In un passaggio dell'illustrazione del programma di mandato. "Lo avevamo già detto - ricorda Bonaccini- secondo le Regioni si sarebbe dovuto votare prima della meta' di settembre. Non sara' cosi' e questo realisticamente significhera' avviare l'anno scolastico a fine mese se non, speriamo di no, a ottobre", conclude Bonaccini.
La Regione Liguria si dice pronta ad attuare per le scuole linee guida alternative a quelle proposte dal Governo per garantire una ripartenza in sicurezza e nel benessere di alunni e insegnanti. “Inaccettabile il modo cui il ministro Azzolina vuol far tornare i ragazzi e i bambini in classe - dichiara il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti - Gabbie in plexiglass o mascherine ai piccoli per 8 ore non credo siano le soluzioni adatte. Chi scrive certe proposte è lontano dalla realtà, come è stato ampiamente dimostrato in questi mesi. Dopo aver ascoltato in questi giorni migliaia di proteste da parte delle mamme, giustamente preoccupate, e confrontandomi con altri colleghi Presidenti di Regione, abbiamo pensato di fare la stessa cosa per le scuole come abbiamo già fatto per le attività economiche. E in Liguria faremo linee guida alternative, per garantire certamente sicurezza ma anche benessere ad alunni e insegnanti. La scuola non è solo un luogo di apprendimento ma è socialità e inclusione. È il luogo dove si costruisce il nostro futuro senza cui non possiamo ripartire. La scuola deve essere messa al centro dell'azione di governo con risposte concrete, come la messa in sicurezza degli edifici, l’assunzione di docenti e personale, il wifi, le biblioteche, l'acquisto di fogli, pennarelli, gessetti e carta igienica, tutte cose che mancano nelle scuole e le devono comprare i genitori.
Anche Toti si sofferma sul tema elezioni. "vogliamo davvero mandare i nostri ragazzi a scuola a ottobre? Si va verso questa direzione mettendo le elezioni amministrative il 20 settembre – prosegue il governatore – I nostri alunni sono fermi da febbraio ed è assurdo posticipare ulteriormente il ritorno sui banchi. Davvero vogliamo creare altri disagi alle famiglie e sacrificare di nuovo questa categoria? E’ necessaria una soluzione alternativa che vada incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie”.
La questione vaccini per nidi e scuole materne è al centro dell'azione dela Toscana - sottolinea l’assessore per il diritto alla salute, Stefania Saccardi - che "è tra le prime Regioni ad avere reso i vaccini obbligatori per l’accesso al nido e alla scuola materna, con l’obiettivo primario di tutelare la salute pubblica di tutta la comunità. Vi abbiamo creduto fortemente, io per prima, senza risparmiarci". Già a maggio abbiamo scritto alle Asl e ai rappresentanti della pediatria del comitato regionale, perché i servizi interessati e i pediatri vaccinatori riprendessero le attività, temporaneamente ridotte a causa del lockdown, dovuto al Covid 19”.
Anche Toti si sofferma sul tema elezioni. "vogliamo davvero mandare i nostri ragazzi a scuola a ottobre? Si va verso questa direzione mettendo le elezioni amministrative il 20 settembre – prosegue il governatore – I nostri alunni sono fermi da febbraio ed è assurdo posticipare ulteriormente il ritorno sui banchi. Davvero vogliamo creare altri disagi alle famiglie e sacrificare di nuovo questa categoria? E’ necessaria una soluzione alternativa che vada incontro alle esigenze degli studenti e delle loro famiglie”.
La questione vaccini per nidi e scuole materne è al centro dell'azione dela Toscana - sottolinea l’assessore per il diritto alla salute, Stefania Saccardi - che "è tra le prime Regioni ad avere reso i vaccini obbligatori per l’accesso al nido e alla scuola materna, con l’obiettivo primario di tutelare la salute pubblica di tutta la comunità. Vi abbiamo creduto fortemente, io per prima, senza risparmiarci". Già a maggio abbiamo scritto alle Asl e ai rappresentanti della pediatria del comitato regionale, perché i servizi interessati e i pediatri vaccinatori riprendessero le attività, temporaneamente ridotte a causa del lockdown, dovuto al Covid 19”.
“Peraltro, come Regione – aggiunge Saccardi – stiamo monitorando la ripresa delle attività nei vari territori. Il calendario vaccinale, che abbiamo dovuto rimodulare in piena emergenza epidemiologica, sulla base degli indirizzi nazionali, finalizzati alla tutela della salute pubblica, non è minimamente compromesso. La copertura vaccinale in età pediatrica proseguirà a pieno ritmo”.
In Veneto sono ripartiti i nidi ed anche "le ultime classi della formazione professionale che sono di competenza della Regione, si tratta di 6mila ragazzi più i bambini dei nidi che grazie alle line guida della Regione abbiamo aperto. Il ritorno alla normalità è possibile e necessario". Lo ha detto Elena Donazzan, assessore Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Veneto a 24Mattino su Radio 24. Ma il ministro Azzolina "non ci ha dato certezze e rassicurazioni, sulla scuola facciamo fatica a capire la linea d'indirizzo. Per questo abbiamo cercato di rendere praticabili alcune misure di sicurezza per nidi e scuole", ha sottolineato Donazzan. Lamentele da Roma? "Non abbiamo ancora sentito nessuno, mi pare incredibile che la scuola sia chiusa dal 27 febbraio. Noi assessori regionali abbiamo incontrato la ministra Azzolina solo una volta e poi non abbiamo avuto nessuna informazione da parte del Ministero. Abbiamo chiuso quest'anno scolastico liquidandolo senza rispetto per impegno dei docenti e studenti", ha concluso l'assessore veneto.
FASE 3: DONAZZAN, 'IN VENETO 6MILA RAGAZZI IN CLASSE, AZZOLINA LIQUIDA L'ANNO SCOLASTICO' =
[Toscana] Saccardi a Stella: “Sulle vaccinazioni non accettiamo lezioni da nessuno”
( red / 09.06.20 )
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