Sommario
Documento della Conferenza delle Regioni del 21 maggio
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Caporalato: piano triennale di contrasto
(Regioni.it 3851 - 28/05/2020) La Conferenza Unificata, nella seduta del 21 maggio , che si è svolta in videoconferenza, ha sancito l'Intesa sul "Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2021". La Conferenza delle Regioni ha raccomandato di prevedere l’istituzione di organismi, con competenze ed attività individuate da norma di legge, che si configurino quali concreti promotori delle intenzioni del Piano. Si chiede l'istituzione di apposite strutture/organismi che, avendo la possibilità di ricorrere a tutte le agevolazioni previste dalla legge e dai fondi comunitari (sul lavoro, sulle strutture, sull’organizzazione), siano in grado di offrire, ad un livello concorrenziale, tutti i servizi legati alla fornitura di lavoro alle imprese agricole (organizzativi, di trasporto, di alloggio, ed altro). Ad esempio si potrebbero prevedere vantaggi a favore delle aziende agricole che ricorrono a tali strutture/organismi per il reperimento di lavoro agricolo, quale una priorità per l’accesso alle misure del PSR.
Di seguito il testo del documento della Conferenza delle Regioni e il link all'atto della Conferenza Unificata.
POSIZIONE SUL “PIANO TRIENNALE DI CONTRASTO ALLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO IN AGRICOLTURA E AL CAPORALATO (2020-2022)”
POSIZIONE SUL “PIANO TRIENNALE DI CONTRASTO ALLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO IN AGRICOLTURA E AL CAPORALATO (2020-2022)”
Intesa ai sensi dell’art. 9, comma 1, della legge 29 ottobre 2016, n. 199
Punto 1) Odg Conferenza Unificata
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa con la raccomandazione di seguito riportata: “Nell’esprimere l’apprezzamento per la proposta, quale primo documento completo che affronta in modo organico il problema, dal quale si può partire per avviare concrete azioni per la risoluzione del fenomeno del caporalato, si vuole evidenziare che, al fine di dare un impulso attuativo alle proposizioni del Piano, si ritiene utile dover prevedere l’istituzione di organismi, con competenze ed attività individuate da norma di legge, che si configurino quali concreti promotori delle intenzioni del Piano. Nella parte dell’analisi, infatti, lo stesso Piano individua la criticità della carenza di canali regolari di reperimento di lavoro agricolo quale causa del caporalato. Si riterrebbe quindi molto utile, ai fini di un migliore raggiungimento degli obiettivi del Piano, di prevedere una riflessione in ordine alla istituzione di apposite strutture/organismi – la cui forma andrà naturalmente individuata e condivisa – che, avendo la possibilità di ricorrere a tutte le agevolazioni previste dalla legge e dai fondi comunitari (sul lavoro, sulle strutture, sull’organizzazione), siano in grado di offrire, ad un livello concorrenziale, tutti i servizi legati alla fornitura di lavoro alle imprese agricole (organizzativi, di trasporto, di alloggio, ed altro). In tale contesto, ma solo a titolo di esempio, si potrebbero prevedere vantaggi a favore delle aziende agricole che ricorrono a tali strutture/organismi per il reperimento di lavoro agricolo, quale una priorità per l’accesso alle misure del PSR”.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome esprime l’intesa con la raccomandazione di seguito riportata: “Nell’esprimere l’apprezzamento per la proposta, quale primo documento completo che affronta in modo organico il problema, dal quale si può partire per avviare concrete azioni per la risoluzione del fenomeno del caporalato, si vuole evidenziare che, al fine di dare un impulso attuativo alle proposizioni del Piano, si ritiene utile dover prevedere l’istituzione di organismi, con competenze ed attività individuate da norma di legge, che si configurino quali concreti promotori delle intenzioni del Piano. Nella parte dell’analisi, infatti, lo stesso Piano individua la criticità della carenza di canali regolari di reperimento di lavoro agricolo quale causa del caporalato. Si riterrebbe quindi molto utile, ai fini di un migliore raggiungimento degli obiettivi del Piano, di prevedere una riflessione in ordine alla istituzione di apposite strutture/organismi – la cui forma andrà naturalmente individuata e condivisa – che, avendo la possibilità di ricorrere a tutte le agevolazioni previste dalla legge e dai fondi comunitari (sul lavoro, sulle strutture, sull’organizzazione), siano in grado di offrire, ad un livello concorrenziale, tutti i servizi legati alla fornitura di lavoro alle imprese agricole (organizzativi, di trasporto, di alloggio, ed altro). In tale contesto, ma solo a titolo di esempio, si potrebbero prevedere vantaggi a favore delle aziende agricole che ricorrono a tali strutture/organismi per il reperimento di lavoro agricolo, quale una priorità per l’accesso alle misure del PSR”.
Roma, 21 maggio 2020
Link al documento della Conferenza delle Regioni del 21 maggio 2020: POSIZIONE SUL “PIANO TRIENNALE DI CONTRASTO ALLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO IN AGRICOLTURA E AL CAPORALATO (2020-2022)”
Link all'atto della Conferenza Unificata del 21maggio 2020: Intesa, ai sensi dell'articolo 9, comma 1, della legge 29 ottobre 2016, n. 199, sul "Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022)"
Link al documento della Conferenza delle Regioni del 21 maggio 2020: POSIZIONE SUL “PIANO TRIENNALE DI CONTRASTO ALLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO IN AGRICOLTURA E AL CAPORALATO (2020-2022)”
Link all'atto della Conferenza Unificata del 21maggio 2020: Intesa, ai sensi dell'articolo 9, comma 1, della legge 29 ottobre 2016, n. 199, sul "Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022)"
( gs / 28.05.20 )
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