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Cassa integrazione in deroga: confronto Governo-Regioni
(Regioni.it 3840 - 13/05/2020) Sulla erogazione della cassa integrazione in deroga si sta profilando una proposta nelle prossime ore da riverificare con i Presidenti delle Regioni per poi portarla in Consiglio dei Ministri quando si discuterà il decreto Rilancio - o se non si riesce come emendamento in Parlamento - e fare in modo che si possa procedere al più presto con le nuove modalità. E' questo in sintesi, secondo quanto anticipato dall'Ansa, l'impegno preso nell'incontro che si è tenuto il 12 maggio tra i ministri Francesco Boccia e Nunzia Catalfo con le Regioni per accelerare e semplificare il meccanismo della Cig in deroga.
Ora, avrebbe sottolineato Boccia, ci vogliono dai 3 ai 5 mesi, tempi non compatibili con l'emergenza, anche perché, avrebbe ricordato Catalfo, le domande sono moltissime.
Nel corso dell'incontro le Regioni avrebbero concordato con il governo su metodo e proposta, ribadendo però di non avere responsabilità sui ritardi registrati in questa prima fase. La stessa ministra Nunzia Catalfo avrebbe riconosciuto il grande sforzo delle Regioni, spiegando che nessuno attribuisce colpe ma che ora ci sono decisioni da prendere insieme. "Solo con collaborazione istituzionale", avrebbe sottolineato Boccia, si possono superare questi ritardi.
L'idea sarebbe dunque quella di mettere a punto delle norme nelle prossime ore - e tornare in Conferenza delle Regioni per
il via libera - per avere una proposta da portare subito in Consiglio dei Ministri e fare in modo che si proceda con le nuove modalità il prima possibile, entro una ventina di giorni. Il nuovo meccanismo, comunque, non si applicherebbe alle richieste già in corso. Se non si dovesse fare in tempo prima del varo del decreto le norme andrebbero comunque introdotte sotto forma di emendamenti in Parlamento.
Alla luce dell'impatto dell'emergenza coronavirus sull'economia e, in particolare, sull'occupazione, "vedo il problema della cassa integrazione in deroga" che non sta arrivando ai lavoratori. "Stiamo discutendo tra Regioni e Governo perché io credo che sia meglio che il tema se lo prenda in carico tutto l'Inps e trovi la modalità più facile per far arrivare il trasferimento direttamente in busta paga a quei lavoratori cui da troppe settimane, ormai da mesi viene detto che gli arriva una continuità di reddito e invece non la vedono". Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini intervenendo alla trasmissione televisiva 'Otto e Mezzo' su La 7.
Su questo tema, ha argomentato, "bisogna che tutti quanti facciamo meglio. Mi interessa trovare insieme al Governo e all'Inps il modo per cui da dopodomani arrivi la cassa integrazione ai cittadini".
Intanto si apprende che nell'ambito dell'accordo sul Dl Rilancio, a proposito di cassa integrazione e cassa in deroga, nel decreto ci sono norme per la semplificazione delle procedure. La cassa integrazione in deroga e' gestita congiuntamente da Inps e Regioni". A preannunciarlo è Antonio Misiani, viceministro dell'Economia, a Radio anch'io (Rai Radio1). "Ci sono stati ritardi e rallentamenti, stiamo lavorando e dialogando con le Regioni per velocizzare le procedure e capire quale sia la modalita' piu' rapida. Le pratiche della cassa integrazione hanno dimensioni senza precedenti, 8 milioni e mezzo di persone. Noi stanziamo 3 miliardi di euro per i comuni. Sono convinto che sia necessario comunque garantire i servizi essenziali, vedremo i dati".
Mentre ministri e Regioni cercano una soluzione per semplificare e accelerare i meccanismi della Cig in deroga, studiando una norma, Pasquale Tridico difende il lavoro dell'Inps, ricordando che l'istituto ha erogato sussidi per 11,5 milioni di italiani in un mese e che c'è una burocrazia "sana" a cui non si può rinunciare proprio a difesa dei cittadini.
++Incontro Boccia-Catalfo-Regioni, si lavora a norme Cig ++
( red / 13.05.20 )
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