(Regioni.it 3839 - 12/05/2020) La Conferenza delle Regioni e delle province autonome ha approvato nella riunione del 7 maggio, svoltasi in videoconferenza, il documento al Programma Nazionale di Riforma 2020, intitolato “Le Regioni e la programmazione integrata per la crescita e lo sviluppo sostenibile dell’Italia e dell’Europa”.
Il documento è stato quindi inviato per via telematica ai ministri competenti, il Ministro per gli Affari europei, Roberto Gualtieri (Ministro dell’Economia e delle Finanze) e al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.
Nel documento consegnato al Governo si sottolinea in particolare il contributo che la Conferenza delle Regioni ha condiviso in merito al Programma Nazionale di Riforma 2020.
Quindi si chiede al Governo di tenere conto di questo contributo e pertanto del suo inserimento nel Programma Nazionale di Riforma che il Governo dovrà presentare alla Commissione europea nei prossimi giorni.
Allegato al documento, vi è un quadro sinottico dei provvedimenti di riforma adottati dalle Regioni e dalle Province autonome dal gennaio 2019 al febbraio 2020, articolato combinando gli obiettivi tematici dell’attuale e della prossima programmazione dei fondi europei con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Infine si segnala che quest’anno le Regioni predisporranno un “Contributo regionale al Programma Nazionale di Riforma 2020”.
Di seguito il documento della Conferenza delle Regioni.
Le Regioni e la Programmazione Integrata per la crescita e lo sviluppo sostenibile dell’italia e dell’europa
Le Regioni e le Province autonome, mediante l‘annuale Contributo delle Regioni al PNR, hanno attivato negli anni un percorso virtuoso, a supporto della programmazione integrata verso una crescita e uno sviluppo sostenibili, raccordando il Semestre europeo con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDGs), la politica di coesione (programmazione 2014-20 e 2021-27) e i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali (PEDS). Dopo l’accordo per la crescita europea (The European Green Deal) la Commissione europea ha reimpostato il processo del coordinamento macroeconomico del Semestre europeo per incorporare gli obiettivi dello sviluppo sostenibile, per mettere al centro della politica economica la sostenibilità e il benessere dei cittadini, nonché per fare degli SDGs il cuore del sistema di policy making europeo. Il Covid-19 ha sospeso il processo, essendo le istituzioni europee, nazionali e subnazionali impegnate a risolvere la pandemia. Tuttavia il quadro delle politiche strategiche necessiterà ancora delle analisi sulle criticità, i risultati e gli sviluppi conseguiti sulla base delle Raccomandazioni specifiche per Paese (CSR) del luglio 2019, le previsioni della Strategia annuale della crescita sostenibile (ASGS) del 17 dicembre 2019, nonché delle valutazioni e delle indicazioni contenute nella Comunicazione comune del Pacchetto d’Inverno (COM 2020 150 finale del 26 febbraio 2020), introduttiva del Country report per l’Italia. A questo scopo, le Regioni forniscono la fotografia degli interventi di riforma effettuati a livello regionale nel periodo gennaio 2019 - febbraio 2020 a supporto di una programmazione strategica sempre più finalizzata e integrata. Il Contributo delle Regioni al PNR 2020 propone una risposta coerente delle Regioni alle CSR per l’Italia, seguendo l’impianto della ASGS europea, incentrata su quattro Pilastri (sostenibilità ambientale, incrementi di produttività, equità, stabilità macroeconomica), destinati a sottendere a riforme strutturali, politiche occupazionali, politiche d'investimento e di bilancio responsabili, volte a costruire un'economia al servizio delle persone e del pianeta in tutti gli Stati membri. Il “Pacchetto d’inverno” del Semestre europeo chiede agli Stati membri di comunicare i progressi compiuti nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 (evidenziato nello specifico Annex E). Dal 2016, l’analisi offerta dall’annuale Contributo delle Regioni al PNR declina gli interventi di riforma regionali secondo gli SDGs.
Elementi costitutivi della programmazione integrata del Contributo delle Regioni al PNR 2020
Il Contributo delle Regioni al PNR 2020 collega il Semestre europeo con le programmazioni dei fondi SIE 2014-2020 e 2021-2027. Quest’anno la visione è stata ampliata con il confronto con altre programmazioni e indicatori, in un’ottica funzionale ai Documenti di Economia e Finanza regionali. E’ stato, infatti, elaborato un quadro sinottico (allegato) per l’individuazione delle misure e sottomisure che compongono il Contributo regionale al PNR 2020, che includono i seguenti elementi di programmazione integrata: i RA (Risultati Attesi) della programmazione dei fondi SIE 2014-2020; i Target degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 (SDGs); gli Obiettivi di Policy (OP) e i relativi Obiettivi Specifici (OS) come previsti nelle bozze di Regolamenti UE della programmazione 2021-2027 e le indicazioni contenute nell’Annex D del Country Report 2019 e del Country Report 2020 relativamente alla parte “Fattori per un’attuazione efficace della politica di coesione”; i 20 Principi del PEDS; i 12 domini del Benessere equo e Sostenibile dell’ISTAT (BES); nonché gli obiettivi strategici contenuti nella Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile del 2017 (SNSvS) e i vettori di sostenibilità.
Considerato che le CSR 2019 fanno riferimento a macro settori di policy, gli interventi di riforma regionali sono stati catalogati secondo i Target della strategia Europa 2020, riferiti alle medesime CSR. Gli strumenti di rilevazione utilizzati per costruire il Contributo regionale sono stati organizzati accorpando Target e CSR come segue: CSR2-T1-T6-T7-T8 (Mercato del lavoro, Promozione dell’occupazione, Istruzione e competenze, Inclusione sociale); CSR3-T2-T3-T4-T5 (Investimenti in R&I, Decarbonizzazione dell’economia, Investimenti sulla qualità delle infrastrutture, Competitività territoriale, Efficienza della Pubblica Amministrazione, Concorrenza, Appalti); sarà comunque possibile effettuare una riconduzione dei risultati raggiunti per una futura lettura dei dieci anni dei Target EU2020. In considerazione dei temi trattati, CSR 1 (Politiche di bilancio, Interventi fiscali), CSR 4 (Efficienza della giustizia, Lotta contro la corruzione), CSR 5 (Accesso al credito, Finanziamento non bancario) non sono direttamente riconducibili ai Target EU2020, ma concorrono comunque alla lettura dei 4 pilastri del ASGS e del Country Report 2020.
Le azioni intraprese dalle Regioni e Province autonome sono sintetizzate con riferimento alle 5 Raccomandazioni per l’Italia del 2019, ai 17 SDGs dell’ONU e ai loro target, nonché ai Risultati attesi e agli Obiettivi di policy della politica di coesione attuale e futura, ai BES/ISTAT e al Pilastro europeo dei diritti sociali (PEDS) (in allegato un quadro sinottico).
( red / 12.05.20 )