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Regioni.it

n. 3825 - mercoledì 22 aprile 2020

Sommario
- Coronavirus: continuano gli incontri per uscire dall'emergenza
- Emergenza Covid-19: un dossier sulle buone pratiche digitali delle Regioni
- Coronavirus: continua la battaglia contro il contagio
- Coronavirus: aggiornamenti sulla Fase 2, la ripartenza
- Smart working: in un dossier il grande sforzo delle amministrazioni regionali
- Proposte sul Decreto Legge 19/2020 "misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica"

+T -T
Smart working: in un dossier il grande sforzo delle amministrazioni regionali

Al 21 aprile il 73,2%,dei dipendenti regionali svolge la propria attività lavorativa in forma agile

(Regioni.it 3825 - 22/04/2020) Le pubbliche amministrazioni si stanno muovendo rapidamente per mettere in atto la norma del decreto “Cura Italia” che prevede il lavoro agile quale modalità organizzativa ordinaria. E le Regioni stanno dimostrando di essere fra le istituzioni un punto di riferimento della pubblica amministrazione. Il dato che emerge dal monitoraggio curato dalla Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome è che la percentuale dei dipendenti regionali che svolge la propria attività lavorativa in forma agile si attesta al 73,2% (con esclusione delle unità collocate in ferie o che usufruiscono di permessi ai sensi della normativa vigente).
Di fronte all’emergenza sanitaria e in un’ottica di prevenzione e contenimento della diffusione dell’epidemia coronavirus, anche per evitare il contagio nei luoghi di lavoro - si legge nel dossier della Segreteria della Conferenza delle Regioni -  è stato accelerato il ricorso al lavoro agile nella pubblica amministrazione e sono state introdotte, con una rapida successione di atti normativi statali e regionali, nuove norme che ne disciplinano il ricorso. Fra queste occorre ricordare:
- la Direttiva n. 1 del 26 febbraio 2020 del Ministro della funzione pubblica ha disposto che le pubbliche amministrazioni privilegiano modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa, favorendo tra i destinatari delle misure i lavoratori più a rischio;
- la successiva Circolare n. 1 del 4 marzo 2020 adottata dal Ministro Dadone, dispone misure incentivanti per il ricorso a modalità flessibili si svolgimento della prestazione lavorativa.
- la Direttiva n. 2 del 12 marzo 2020 del Ministero della funzione pubblica, dispone che
a) le attività dovranno essere assicurate tramite una rotazione dei dipendenti per garantire il giusto distanziamento;
b) il lavoro agile dovrà diventare la modalità ordinaria ed essere esteso anche ad attività escluse in precedenza;
c) le riunioni in via telematica devono diventare la norma;
d) deve essere garantito il massimo accesso ai servizi per via informatica; 5. le presenze di persona del pubblico vanno scaglionate e organizzate per evitare assembramenti
e) il Decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020, art. 87, che dispone: “Il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle pubbliche amministrazioni.”
Al pari della normativa statale, le Regioni e le Province autonome hanno provveduto con propri atti regolamentari a introdurre, disciplinare ed incrementare il ricorso al lavoro agile, escludendo solo i dipendenti le cui mansioni sono strettamente legate all’emergenza epidemiologica in corso.
Il dati della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province (aggiornati periodicamente in un "quadro" pubblicato nella sezione "dossier" del sito www.regioni.it) vengono ripresi ed elaborati anche dal sito del Dipartimento della funzione pubblica che conferma che "i dati provenienti dalle Regioni italiane" sono numeri ancora in divenire , ma "molto incoraggianti".


( red / 22.04.20 )
Regioni.it

Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

Proprietario ed Editore: Cinsedo - Centro Interregionale Studi e Documentazione
Direttore responsabile: Stefano Mirabelli
Capo redattore: Giuseppe Schifini
Redazione: tel. 064888291 - fax 064881762 - email redazione@regioni.it
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Progetto grafico: Stefano Mirabelli, Giuseppe Schifini
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