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Regioni.it

n. 3821 - giovedì 16 aprile 2020

Sommario
- Coronavirus: si lavora e si discute per la ripartenza a maggio
- Coronavirus: Ue e provvedimenti economici, norme e ordinanze
- Coronavirus: sanità, verso la fase 2 con prudenza
- L'emergenza Covid-19 e il dibattito sulle competenze: Regioni in prima linea
- Emissioni di carbonio, trasporto aereo e riserva stabilizzatrice mercato: parere sul decreto
- Agricoltura: attività di raccolta dati in allevamento

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Coronavirus: sanità, verso la fase 2 con prudenza

On line la tabella con le news relative alle azioni delle Regioni per il potenziamento dei servizi sanitari

(Regioni.it 3821 - 16/04/2020) Si va avanti nella gestione dell'emergenza, ma guardando in prospettiva, quando il Paese dovrà avviarsi cautamente sulla strada della ripartenza. Con un occhio necessariamente rivolto allEuropa. Proprio ieri si è tenuta la riunione dei ministri della Salute dell’Unione Europea e il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha sottolineato come sia necessario "armonizzare la fase due dell’emergenza Covid-19 e mettere in condivisione l’attività di ricerca scientifica, l’uso dei test e la messa a punto degli strumenti tecnologici più innovativi. Questa è la strada da intraprendere per dare all’Europa quel ruolo che i cittadini si aspettano".
"Procediamo con prudenza, i risultati positivi non ci fanno andare in euforia anzi ci invitano a procedere gradualmente" ha detto Mi manda Raitre, il Presidente della Sicilia Nello Musumeci. "Diminuiscono i ricoveri e i contagi, abbiamo eseguito quasi 40 mila tamponi, da oggi cominciano i test sierologici dopo il parere favorevole del comitato tecnico-scientifico. Abbiamo 590 ricoveri, di cui 49 in terapia intensiva, meno 4 rispetto ai giorni passati, aumenta il numero dei guariti, siamo a 273. Ma tutto questo ci invita alla prudenza, intanto perche' abbiamo seguito fin dal primo momento la linea del rigore e poi perche' aspettiamo di capire se questa curva si mantiene su una posizione orizzontale". 
Sul sito della Regione Siciliana sono state publicate le misure inserite nella manovra della Regione: una Finanziaria emergenziale, snella e di soli 26 articoli, per attivare misure di contrasto agli effetti economici negativi del Coronavirus in Sicilia. Il governo Musumeci ha riscritto la manovra per il 2020 e l'ha già inviata all'Assemblea regionale siciliana, per l'avvio dell'iter di approvazione. Le risorse provengono da una rimodulazione dei Fondi extraregionali (Fesr e Fse) e del Poc 2014/2020.
L'obiettivo di Palazzo Orleans è affrontare la cosiddetta "Fase 1" (quella dell'emergenza attuale) e la successiva "Fase 2" (Piano per la ricostruzione economica) incidendo, sostanzialmente, in quattro settori: enti locali, famiglie povere, operatori economici, scuole e povertà educative. Per i Comuni viene istituito un Fondo perequativo degli enti locali. Ai Comuni, per far fronte alle minori entrate, a causa della sospensione o per i mancati versamenti da parte dei contribuenti, andranno duecento milioni di euro. Al mondo della scuola vengono destinate centoventi milioni di euro. Serviranno per evitare un ulteriore incremento della dispersione scolastica e per garantire i livelli occupazionali dei lavoratori dei comparti dell'istruzione e della formazione professionale. Ma anche per favorire l'adozione di strategie finalizzate al potenziamento della scuola digitale e al corretto e più ampio esercizio del diritto allo studio.Per le fasce deboli della popolazione il governo regionale ha previsto di incrementare il budget, da destinare ai Comuni, per l'assistenza alimentare delle famiglie più disagiate, portando le risorse a duecento milioni di euro. A queste si aggiungono altri cento milioni di euro che serviranno a istituire, presso l'Irfis, uno speciale Fondo per il finanziamento al consumo per le famiglie. Verranno concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino a cinquemila euro, a interessi zero.
Per quanto concerne il sostegno alle imprese sono previsti due tipi di interventi: sovvenzioni e finanziamenti per il credito d'esercizio, che assicurino liquidità alle aziende. Anche per questo settore verrà creato presso l'Irfis un Fondo di centosettanta milioni di euro per far fronte alle esigenze finanziarie degli operatori economici. Verranno concessi prestiti, in parte a fondo perduto, fino a quindicimila euro, a interessi zero. Dieci milioni, in particolare, sono destinati a sostenere l'editoria siciliana e le agenzie di stampa, anche online. Altri cento milioni di euro serviranno a creare, presso la Crias, uno speciale "Fondo per la ripresa artigiani". Anche per loro prestiti fino a quindicimila euro senza interessi. Identica possibilità per le cooperative: cinquanta milioni di euro a disposizione, attraverso l'Ircac, per finanziamenti fino a cinquantamila euro. Interventi anche per il settore del turismo e il comparto della pesca.
La manovra della Regione sospende tutte le tasse di concessione governativa di competenza regionale, i tributi per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, i canoni per le concessioni demaniali marittime e i ruoli istituzionali e irrigui dei Consorzi di bonifica dell'ultimo triennio.
Anche in Toscana  "Quando il governo nazionale partirà, forse un po' troppo tardi, e quando ci diranno di passare al test sierologico lo faremo immediatamente, anche perché siamo riforniti e vogliamo rifornire anche i medici di famiglia", ha detto, parlando delle misure contro il coronavirus, il presidente della Regione, Enrico Rossi, in collegamento con Agorà su Rai 3. 
La Toscana ha già avviato, ad opera del servizio sanitario regionale, l'indagine sierologica su 140mila persone, operatori sanitari, forze dell'ordine, volontari e addetti all'assistenza agli anziani.  "Per i tamponi, ne abbiamo fatti già più di 80mila, è difficile trovare reagenti - ha spiegato Rossi - Il kit sierologico ci serve a individuare all'interno di una comunità quante persone hanno sviluppato gli anticorpi del virus. Noi siamo per intrecciare il test molecolare, quindi il tampone, arrivando a farne 10mila al giorno, e il test sierologico. Abbiamo già iniziato e chiuderemo a metà della prossima settimana per le prime 140mila persone. Poi il test sierologico verrà effettuato su altri 260mia lavoratori maggiormente esposti, a partire dagli addetti dei supermercati, da quelli che lavorano in uffici aperti al pubblico, dai giornalisti e quelli del settore della logistica".
Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia "La ripartenza sta già avvenendo, con imprese che stanno lavorando da tempo e altre che hanno riaperto ieri. Abbiamo pronto un piano di sanità pubblica per la ripartenza e per la tutela dei lavoratori, un piano che presenteremo nei prossimi giorni dopo il confronto con sindacati e associazioni datoriali".
L'assessore alla Sanità e l'integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D'Amato ha eseguito questa mattina un sopralluogo alla zona di alto bio-contenimento dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani. "L'allestimento è quasi completato e presto ci sarà l'apertura di 20 posti letto di terapia intensiva". 
Quanto al tema dei test sierologici il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, intervenendo su La 7, ha rivolto un "appello": "sui test sierologici servono certezze. Se ci ritroviamo con più test in circolazione dobbiamo essere consapevoli di quali saranno le conseguenze al termine dell'isolamento. Per questo siamo in attesa di certificazioni da parte della comunità scientifica". Lo ha detto  "Gli scienziati stanno facendo un lavoro straordinario - ha proseguito il Ministro - Ma ci sono momenti in cui su alcune cose o si dice sì o no. Dietro ai test sierologici, c'è un business enorme. Come ha detto il ministro Speranza, si fanno ai fini della ricerca epidemiologica. Se finiscono sul mercato senza certezze assolute e la gente comprandoli è convinta di avere risposte sulla propria positività o negatività, sta accadendo una cosa grave", priva di effetti fin quando la gente sta in casa ma rischiosa quando sarà in giro. "A chi posso appellarmi se non alla comunità scientifica dal momento che prima di decidere che un test rapido vada sul mercato ho un presidente della Regione che lo mette in circolazione", dopo essersi confrontato con gli esperti del settore. "Il nodo vero - rimarca Boccia - è che in questa fase non dobbiamo essere ipocriti, perchè l'ipocrisia si paga nel tempo. Se i test non sono attendibili dobbiamo dire che non sono attendibili. Se si fanno solo per la ricerca, a chi ci ascolta dobbiamo dire che si fanno solo per la ricerca. Ma a quel punto - conclude - non finiscono sul mercato. Le mie parole devono rientrare in questa discussione".
L'hastgag proposto dalla Regione Lombardia è :#NuovaNormalità: "Non solo i test sierologici, che poi consentiranno di dare la “patente di immunità”: dal San Matteo di Pavia c’è anche un’altra ricerca - già richiesta e approfondita negli Stati Uniti - che utilizza il #plasma di chi ha sconfitto il Covid-19 per aiutare gli ammalati. È un metodo che sta dando risultati molto incoraggianti e non ha effetti collaterali: stimola la creazione di anticorpi ed è già operativo in alcuni ospedali italiani a partire da quelli della Lombardia e "Ne siamo orgogliosi", scrive su facebook il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
"Stiamo ancora facendo uno sforzo grandissimo per sconfiggere questo virus - prosegue poi Fontana - ma la sconfitta definitiva e' lontana, avverrà solo quando avremo una medicina. Finchénon ci sarà, dobbiamo iniziare a organizzare la nostra vita convivendo con questo virus". Proprio per questo il tavolo competitivita' iniziera' "un discorso per cercare di capire a quali condizioni, quali sono le limitazioni che dovremo porre sia da un punto di vista sanitario che organizzativo del lavoro: ad esempio scaglionare lavoro magari su 7 giorni e con orari diversi di inizio". Ma da questa epidemia, secondo Fontana, bisogna anche "trarre un insegnamento, noi dobbiamo investire di piu' nella sanita', non possiamo piu' accettare passivamente" i "tagli continui". Per questo la Regione intende "stabilizzare 2.500 medici e infermieri che hanno dato la disponibilita' a collaborare in questo momento di emergenza" e per ora sono stati assunti a tempo determinato. E inoltre ha messo sul piatto 80 milioni per dare "una gratifica una tantum" al personale sanitario. Il governatore ha poi ricordato che grazie alla "grande generosita'" dei lombardi, sono stati raccolti "sul conto corrente dedicato 97,5 milioni di euro" per la sanita' e la gestione dell'emergenza. Infine, Fontana ha parlato delle polemiche sulla gestione fatta dalla Regione: "Non ho nulla contro le polemiche come non ho nulla le indagini. Forse le polemiche sono state intempestive, si poteva aspettare di risolvere il problema". 
Il Presidente Nicola Zingaretti ha comunicato in un post che "La Regione Lazio aderisce alla convenzione nazionale con l’ABI. Ora le banche possono anticipare i soldi della cassa integrazione ai lavoratori colpiti dalle conseguenze del coronavirus. Bisogna fare presto per dare una mano chi non ce la fa. Grazie a tutto il personale regionale impegnato senza sosta per rendere le procedure più veloci. La nostra priorità è essere vicini alle persone e alle imprese e riaccendere l’economia in sicurezza". Ma poi Nicola Zingaretti "L’uscita dal lockdown deve avvenire dentro tempi e regole nazionali da individuare in fretta".
Massimiliano Fedriga (Presidente del Friuli Venezia Giulia) sottolinea su facebook che  Razza (direttore malattie infettive dell’Istituto Superiore Sanità)ha detto che “Nei posti pubblici prevederei anche qualsiasi forma di barriera fisica di fronte alla bocca”. L’uso delle mascherine “non elimina comunque la necessità di distanziamento fisico...”, cioè, scrive Fedriga, "Esattamente quello che abbiamo già fatto in Friuli Venezia Giulia con nostra ordinanza. Ripartire in sicurezza!".
Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, pubblica su facebook un'intervista rilasciata alla Verità initolata "La Basilicata ride. I contagi sono a zero" e commenta ""Rispetto delle regole e senso di responsabilità. Ecco come stiamo vincendo la sfida" in Regione".
Infine sul sito della Regione Sardegna è possibile consultare la delibera della Giunta regionale che approva le misure attuative dell'intervento da 120 milioni a favore delle famiglie, con  le disposizioni danno attuazione alla legge regionale n. 12 dell'8 aprile 2020 (https://bit.ly/3cmoPQb) e  la delibera n. 19/12 del 10 aprile 2020 (https://bit.ly/2RKvQTg).
Per l'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini "quando avremo la sicurezza di potere disporre di quel fabbisogno, in maniera strutturale, sicuramente lo imporremo come dispositivo di sicurezza di protezione individuale", dichiara in diretta su Lepida Tv, e rispondendo ai quesiti dei cittadini sull'emergenza sanitaria, ha precisato: "Non ha senso imporre le mascherine con un'ordinanza quando, nelle ordinanze, viene scritto che in assenza di mascherine ci si copre il volto con qualsiasi altro indumento. Noi prenderemo in esame questo provvedimento, valutando l'obbligatorietà, quando avremo la disponibilità certa di mascherine per tutti". I dispositivi individuali, ha aggiunto l'assessore, "non consentono la libertà di ogni movimento, non siamo immuni, ma è stato provato che limitino la propagazione del virus. Stiamo arrivando a dotarci di un fabbisogno di dispositivi di protezione individuali tale da soddisfare, in maniera strutturale, tutto il comparto sanitario e socio-assistenziale - ha concluso Donini - e anche le imprese, i lavoratori e i cittadini".
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti evidenzia come "in alcune occasioni sarà indispensabile ragionare" di uno scudo penale, "ovviamente bisognerà valutare le situazioni perché nessuno può essere giustificato per scelte sbagliate". stamani a 'L'aria che tira' su La7 commenta la possibile introduzione di uno scudo penale per la classe dirigente italiana che ha gestito l'emergenza coronavirus. "Credo che nel momento della grande crisi, quando non c'erano i dpi, il Governo non è riuscito a mandarli e le persone hanno dovuto scegliere se entrare in reparto senza mascherine omologate a curare i malati oppure stare fuori e lasciarli morire, certo che servirà buonsenso nel valutare ciò che è successo. - sottolinea Toti - Sono state settimane di durissima battaglia, come per tutte le battaglie i metri di giudizio vanno applicati a quel momento". 
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, intervenendo su La 7 dichiara: "Ci sono stati sette decreti legge e 380 ordinanze regionali dal 23 febbraio ad oggi. Questi sono i numeri di un modello che ha queste caratteristiche. Ma lo stato è intervenuto con tutta la sua forza in un intervento sugli acquisti, sulla distribuzione di materiali senza precedenti". Boccia ha ringraziato le Forze armate e dell'Ordine, "senza cui non sarebbe stata fatta la distribuzione capillare attuata" ed ha ricordato il coinvolgimento dei militari nella distribuzione di "ventilatori, caschi, mascherine", così come quello delle forze dell'Ordine che "non solo si occupano della nostra sicurezza ma ogni due tre giorni partono aerei della Guardia di finanza che portano medici e infermieri in giro. Una cosa straordinaria". 
"Il tema della Sanita' pubblica è un tema decisivo che già è messo a fuoco nel Piano Sud e su cui in questa settimana si e' concentrato uno sforzo: le terapie intensive sono aumentate nella disponibilita' di posti di circa il 70% nelle regioni del Mezzogiorno e invece il tasso di saturazione e' attualmente del 14%, quindi il sistema sanitario sta reggendo la prova della pandemia". Lo ha detto il ministro Beppe Provenzano rispondendo al Question time, alla Camera. "Ci sono eccellenze come il Cotugno, io ripeto sempre che queste eccellenze non devono essere eccezioni: lo sforzo che stiamo facendo in queste ore per attrezzare il sistema sanitario meridionale, deve diventare uno sforzo strutturale. Da questo punto di vista alcune misure del Piano Sud andavano rafforzate come l'acquisto di attrezzature e dotazioni nelle strutture sanitarie, non solo ospedaliere ma soprattutto nei presidi territoriali", ha osservato.
C'è poi il tema delle infrastrutture digitali: "abbiamo - anche in questo caso - la necessita' di supportare la domanda utilizzando 1,3 miliardi che erano previsti per i voucher e facendoli arrivare il prima possibile, nel rispetto della quota 80-20, nel Mezzogiorno su cui si concentra un Digital Divide e sul fronte scolastico, gia' nel Cura Italia erano stati previsti 70 milioni che gia' il ministro dell'Istruzione ha assegnato alle scuole per offrire in comodato d'uso tablet agli studenti che ne hanno bisogno", ha sottolineato Provenzano. "Bisogna ulteriormente rafforzare, pero', la domanda di accesso delle famiglie ai servizi digitali. Per quanto riguarda un altro tema decisivo, quello della distribuzione e della logistica anche sulle catene agroalimentari, potra' esserci il contributo fondamentale delle Zes, sia quelle gia' istituite che quelle che devono essere istituite sulle quali stiamo accelerando - penso alle Zes siciliane - rispetto alle quali il mio impegno e' di garantire la ripartenza e la piena operativita'", ha notato. "La Fase 2 di convivenza con il virus richiede uno sforzo amministrativo importante della macchina pubblica, su questo dobbiamo anche rafforzare la capacita' amministrativa al Sud anche attraverso quelle risorse umane che in queste settimane abbiamo visto e lodato tutti. Penso allo sforzo di veri e propri eroi; sono dipendenti pubblici che spesso abbiamo ingenerosamente definito come fannulloni, invece sono infermieri, medici, operatori di servizi pubblici essenziali che stanno in prima linea in queste ore. Ecco, questo sforzo va rafforzato. Confermo la mia disponibilità - ha concluso il ministro - a discutere, anche con le opposizioni, di come adattare quello che abbiamo previsto nel Piano Sud" alla situazione "straordinaria che abbiamo di fronte".


Coronavirus: Tabella relativa ai potenziamenti sanitari nelle Regioni - Aggiornata al 16.04.2020


[Ministero della Salute] Covid-19, Speranza: "Riunione ministri Ue per armonizzare fase 2"


CORONAVIRUS: BOCCIA, 'SU TEST SIEROLOGICI SERVONO CERTEZZE ASSOLUTE PRIMA DI INGRESSO NEL MERCATO' =


Coronavirus: Provenzano, tema Sanita' decisivo per piano Sud =

 



( red / 16.04.20 )
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