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Coronavirus: la crisi e la situazione economica
Tabella ordinanze regionali
(Regioni.it 3815 - 07/04/2020) Il Consiglio dei Ministri del 6 aprile ha stanziato 450 milioni di euro al Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica COVID-19, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
L'intensità della crisi innescata dal Coronavirus stando ai giudizi di famiglie e imprese, già a marzo, risulta più profonda delle precedenti, andando anche oltre ai minimi del 2008. E' quanto emerge dal grafico riportato nella nota dell'Istat sull'andamento dell'economia Italiana, accompagnata da un primo approfondimento dell'impatto del Covid-19.
L'intensità della crisi innescata dal Coronavirus stando ai giudizi di famiglie e imprese, già a marzo, risulta più profonda delle precedenti, andando anche oltre ai minimi del 2008. E' quanto emerge dal grafico riportato nella nota dell'Istat sull'andamento dell'economia Italiana, accompagnata da un primo approfondimento dell'impatto del Covid-19.
Secondo Censis-Confcooperative, si calcola che ci vorranno due anni per tornare ai livelli di Pil stimati fino a gennaio scorso, ossia ai livelli pre-coronavirus.
Il provvedimento approvato ieri dal Consiglio dei ministri prevede per le garanzie del 90% sui prestiti fino a 5 milioni. Imprese e partite Iva non dovranno pagare tasse ad aprile e maggio.
Abi, Anci e Upi hanno sottoscritto un accordo per la sospensione per un anno della quota capitale dei mutui dei Comuni e delle Province. I Comuni e le Province potranno chiedere alle banche, che aderiranno all'accordo, la sospensione per un anno della quota capitale delle rate dei finanziamenti che scadono nel corso del 2020. In questo modo i Comuni e le Province potranno disporre di liquidità aggiuntiva per sostenere le maggiori spese conseguenti agli effetti indotti dalla diffusione del COVID-19.
Nel contempo la Banca d’Italia riscontra un calo senza precedenti della ricerca di lavoro a seguito dell'epidemia. Nell'articolo 'L'impatto di breve periodo del Covid-19 sulla ricerca di lavoro', curato da ricercatori della Banca d'Italia si legge: “La conferma di tale tendenza nei prossimi mesi darebbe un contributo negativo alla variazione del tasso di disoccupazione, mitigandone l'aumento in presenza di un probabile calo marcato dei livelli di occupazione". Lo studio rileva che "nell'attuale fase ciclica, e' molto probabile che i costi connessi alla ricerca di un impiego aumentino notevolmente a causa delle misure di distanziamento sociale. Insieme alla contrazione della domanda di lavoro, potrebbe pertanto verificarsi una forte riduzione dell'offerta di lavoro e un aumento dello scoraggiamento".
Per l'indagine Istat su famiglie e imprese la crisi sarà dura e lunga. Anche se le misure anti-virus saranno limitate nel tempo e ristrette ad alcuni settori, l'effetto sarà rilevante e diffuso sull'intero sistema. Una crisi senza precedenti, stando ai giudizi di famiglie e imprese, già a marzo. La chiusura parziale o totale delle ultime settimane coinvolgerebbe il 34% dell'attività produttiva e il 27,1% del aggiunto.
Inoltre, se le misure restrittive fossero estese anche ai mesi di maggio e giugno, la riduzione dei consumi sarebbe del 9,9%, con una contrazione complessiva del valore aggiunto pari al 4,5%. La limitazione delle attività produttive fino alla fine di aprile determinerebbe invece, su base annua, una riduzione dei consumi finali pari al 4,1%.
Intanto si discute ancora nell'Eurogruppo delle misure adeguate, ribadendo che la risposta al coronavirus è nel mettere a disposizione grosse somme di denaro, "e questo funziona al meglio attraverso l'uso pieno dello strumento che abbiamo: un nuovo forte bilancio europeo". Lo dice la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda su cosa giochi contro i coronabond a die Zeit. "Attraverso il bilancio di 7 anni - osserva - possiamo fare leva per la somma di cui abbiamo bisogno per reagire al Corona".
Per l'indagine Istat su famiglie e imprese la crisi sarà dura e lunga. Anche se le misure anti-virus saranno limitate nel tempo e ristrette ad alcuni settori, l'effetto sarà rilevante e diffuso sull'intero sistema. Una crisi senza precedenti, stando ai giudizi di famiglie e imprese, già a marzo. La chiusura parziale o totale delle ultime settimane coinvolgerebbe il 34% dell'attività produttiva e il 27,1% del aggiunto.
Inoltre, se le misure restrittive fossero estese anche ai mesi di maggio e giugno, la riduzione dei consumi sarebbe del 9,9%, con una contrazione complessiva del valore aggiunto pari al 4,5%. La limitazione delle attività produttive fino alla fine di aprile determinerebbe invece, su base annua, una riduzione dei consumi finali pari al 4,1%.
Intanto si discute ancora nell'Eurogruppo delle misure adeguate, ribadendo che la risposta al coronavirus è nel mettere a disposizione grosse somme di denaro, "e questo funziona al meglio attraverso l'uso pieno dello strumento che abbiamo: un nuovo forte bilancio europeo". Lo dice la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda su cosa giochi contro i coronabond a die Zeit. "Attraverso il bilancio di 7 anni - osserva - possiamo fare leva per la somma di cui abbiamo bisogno per reagire al Corona".
L'impatto di breve periodo del Covid-19 sulla ricerca di lavoro
( gs / 07.04.20 )
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