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Coronavirus: l'epidemia rallenta, Governo proroga misure fino al 13 aprile
Tabella potenziamento servizi sanitari
(Regioni.it 3811 - 01/04/2020) Il Governo proroga fino al 13 aprile tutte le misure di limitazione alle attività e agli spostamenti finora adottate. L'annuncio è del ministro della Salute, Roberto Speranza, nella sua informativa al Senato.
Si deve investire con tutte le forze sul Servizio sanitario nazionale, spiega Speranza, perché "è il patrimonio più prezioso che posa esserci" e aggiunge di non cedere ai facili ottimismi, non si confondano i primi segnali positivi con il cessato allarme.
Si deve investire con tutte le forze sul Servizio sanitario nazionale, spiega Speranza, perché "è il patrimonio più prezioso che posa esserci" e aggiunge di non cedere ai facili ottimismi, non si confondano i primi segnali positivi con il cessato allarme.
Infatti l'epidemia da coronavirus in Italia sembra aver raggiunto il picco dei contagi in questa settimana spiega l'Istituto superiore di sanità, ma la guardia deve restare alta, perché senza ancora contenimento e isolamento l'epidemia potrebbe ripartire, prima ancora che cominci la discesa. Nel contempo l'Iss mette a punto tecnologie con test rapidi per indagini più ampie per la ricerca degli anticorpi
Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli rileva che la situazione al nord è la più drammatica, ma il sud è ancora a rischio. Oltre 2.400 squadre di volontari della Protezione civile del Veneto, con più di 6.500 uomini e donne, sono attivi da oltre un mese nel territorio regionale per l'emergenza Coronavirus. Il dato è riferito dall'assessore alla Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin. "Da settimane e fin da subito si sono rese operative in ogni modo, dall'allestimento delle tende da campo nelle aree pre-triage alla distribuzione di mascherine, oltre ovviamente a moltissime altre azioni; uomini e donne che non lasciano nulla al caso e che stanno operando senza sosta secondo le precise indicazioni regionali che abbiamo loro trasmesso, insieme alle misure emanate dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile".
Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, interviene sulla questione tamponi: "Vanno fatti in maniera mirata alle persone che hanno sintomi. Purtroppo a volte si arriva tardi a fare tamponi a queste persone. Abbiamo avuto un problema che riguarda i reagenti. Per cui c'e' un problema di fattibilita' a fare i tamponi a piu' persone, soprattutto agli asintomatici. Soprattutto è un problema di fattibilità quello del limitato numero di tamponi. E poi bisogna fare i tamponi inmaniera mirata, non si puo' pensare di testare tutta la popolazione. Anche perche' oggi potrei risultare negativo al test. E domani invece essere positivo”.
“Ai test sierologici potremmo dare il via quando l'Istituto superiore di sanita' ci dira' che sono legittimi", dichiara il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana: "Per ora sono ancora discussi e ci e' stato detto che gli unici test che possiamo utilizzare sono quelli a mezzo dei tamponi. Si fanno tante polemiche, a volte fondate sul nulla". Sui test piu' rapidi “stiamo facendo fare una sperimentazione all'universita' di Pavia, per avere il riconoscimento di un test che possa essere piu' rapido degli attuali e dia garanzia di un risultato vicino alla perfezione”.
"Le misure di contenimento adottate stanno funzionando anche nel Lazio che rispetto allo sviluppo del Coronavirus sta tenendo insieme alla sua capitale. Grazie alle persone, alla grande prova di coraggio, passione e determinazione che si e' manifestato rispetto a provvedimenti adottati che mainella storia della democrazia erano stati applicati". Cosi' il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che aggiunge: “C'e' stata una reazione positiva. Ora pero' nessuna distrazione, nessuna tentazione di abbassare la guardia. Per sconfiggere il virus occorre prima di tutto continuare a mantenere in maniera rigida tutte le misure di sicurezza adottate per limitare i contatti tra le persone e continuare sul distanziamento sociale. Ieri a Roma c'è stato un record di fermati, sono una minoranza molto pericolosa. Questo e' molto grave e non va bene".
In Puglia sono diventati 11 gli ospedali in "prima linea" nell'emergenza coronavirus:all'iniziale rete di nove si sono aggiunti gli ospedali di Galatina (Lecce) e Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia).
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti dichiara che "Da Roma hanno appena scritto una lettera ufficiale per avvertirci di aver mandato le mascherine sbagliate e di non farle usare ai medici".
La Regione Sardegna paghera' alle cliniche private individuate come Covid hospital 250 euro al giorno per i posti letto di degenza ordinaria, 538 euro per quelli di terapia sub intensiva e 900 euro per quelli di terapia intensiva.
"Riusciremo a contenere la diffusione del virus soltanto se saremo rigorosi", dice ancora il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci: "Ho l'impressione che ci sia una sorta di relax, come se tutto fosse finito. In Sicilia e nel Sud il picco deve ancora arrivare. Non possiamo vanificare sforzi e sacrifici fatti da 5 milioni di siciliani. Almeno fino al 20 aprile dobbiamo aspettarci il picco e stiamo lavorando in funzione di questo".
Per il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, "siamo nel rispetto di quella linea di continuità nel senso che non esiste più incremento, siamo in piano. Stiamo proseguendo nello sviluppare quell'ipotesi di tanti statistici ed epidemiologi secondo cui è stato raggiunto il culmine, si procederà in piano e poi secondo loro dovrebbe iniziare la discesa”.
"Distribuiremo i primi 500 kit di assistenza domiciliare per misurare la temperatura e l'ossigeno nel sangue, questo per essere vicini ai cittadini", annuncia ancora il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “siamo nella fase 3 dell'emergenza dopo che lo scorso 29 gennaio è partita la task force che lavora h24: nella nostra Regione ci saranno circa 2.000 posti letto Covid e 450 di terapia intensiva", ricordando che "il Lazio è stata la prima regione italiana in termini di volontari, molti pensionati, che si sono offerti di andare in trincea" al Nord.
"Le misure di contenimento adottate stanno funzionando anche nel Lazio che rispetto allo sviluppo del Coronavirus sta tenendo insieme alla sua capitale. Grazie alle persone, alla grande prova di coraggio, passione e determinazione che si e' manifestato rispetto a provvedimenti adottati che mainella storia della democrazia erano stati applicati". Cosi' il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che aggiunge: “C'e' stata una reazione positiva. Ora pero' nessuna distrazione, nessuna tentazione di abbassare la guardia. Per sconfiggere il virus occorre prima di tutto continuare a mantenere in maniera rigida tutte le misure di sicurezza adottate per limitare i contatti tra le persone e continuare sul distanziamento sociale. Ieri a Roma c'è stato un record di fermati, sono una minoranza molto pericolosa. Questo e' molto grave e non va bene".
In Puglia sono diventati 11 gli ospedali in "prima linea" nell'emergenza coronavirus:all'iniziale rete di nove si sono aggiunti gli ospedali di Galatina (Lecce) e Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia).
Il presidente della regione Liguria Giovanni Toti dichiara che "Da Roma hanno appena scritto una lettera ufficiale per avvertirci di aver mandato le mascherine sbagliate e di non farle usare ai medici".
La Regione Sardegna paghera' alle cliniche private individuate come Covid hospital 250 euro al giorno per i posti letto di degenza ordinaria, 538 euro per quelli di terapia sub intensiva e 900 euro per quelli di terapia intensiva.
"Riusciremo a contenere la diffusione del virus soltanto se saremo rigorosi", dice ancora il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci: "Ho l'impressione che ci sia una sorta di relax, come se tutto fosse finito. In Sicilia e nel Sud il picco deve ancora arrivare. Non possiamo vanificare sforzi e sacrifici fatti da 5 milioni di siciliani. Almeno fino al 20 aprile dobbiamo aspettarci il picco e stiamo lavorando in funzione di questo".
Per il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, "siamo nel rispetto di quella linea di continuità nel senso che non esiste più incremento, siamo in piano. Stiamo proseguendo nello sviluppare quell'ipotesi di tanti statistici ed epidemiologi secondo cui è stato raggiunto il culmine, si procederà in piano e poi secondo loro dovrebbe iniziare la discesa”.
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( gs / 01.04.20 )
Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome
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