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"Cura Italia": Audizioni in Parlamento
On line la tabella con i link alle ordinanze delle Regioni
(Regioni.it 3807 - 26/03/2020) Diverse componenti della società civile e istituzionale hanno fornito in Parlamento il loro contributo sul decreto chiamato “Cura Italia” di contrasto al contagio coronavirus e per la conseguente emergenza sociale ed economica.
L’Istat spiega in commissione Bilancio del Senato che dal 2010 al 2018 il numero di posti letto è diminuito, continuando la tendenza osservata già a partire dalla metà degli anni '90: “dal 2010 al 2018, i posti letto ospedalieri, in strutture pubbliche o private accreditate, per le specialita' richiamate dal decreto (Malattie infettive, Pneumologia e Terapia intensiva) - spiega l'Istat - sono diminuiti mediamente dell'1,2% annuo, con un ritmo leggermente inferiore a quello osservato per il totale dei posti letto. Tuttavia, scendendo nel dettaglio dei reparti, si puo' osservare che mentre i posti letto per le malattie infettive sono diminuiti del 2,9% e quelli per la pneumologia del 2,6%, i posti letto in terapia intensiva sono aumentati dell'1,2%”.
Nel 2018, rileva l’Istat, il numero diposti letto ospedalieri, in strutture pubbliche o private accreditate, per le tre specialita' considerate sono circa 2 ogni 10 mila abitanti, dei quali uno per 10 mila abitanti in terapia intensiva, 0,5 nei reparti per le malattie infettive e 0,6 ogni 10 mila abitanti per la pneumologia.
Inoltre complessivamente secondo l'Istat si può poi "affermare che, a seguito della crisi sanitaria, più di 100.000 persone non autosufficienti abbiano dovuto interrompere la frequenza presso strutture a ciclo diurno o semiresidenziale, con una conseguente ricaduta del lavoro di cura sui relativi familiari”.
La Banca d'Italia, invece, invita a “un'attenta analisi di costi e benefici per assicurare che le risorse pubbliche vengano concentrate su quei casi in cui sono accertabili condizioni di difficoltà" di grandi aziende, vista l'estensione della garanzia di Stato, che tali imprese" dispongono di ampi margini inutilizzati sulle linee di credito in conto corrente".
Per la Banca d’Italia “i provvedimenti in sostegno delle condizioni finanziarie delle aziende sono mirati soprattutto alle piccole e medie imprese, che nei prossimi mesi potranno risentire maggiormente di eventuali restrizioni nell'accesso al credito”.
“Il disegno delle misure contenute nel 'Cura Italia' che ha un orizzonte di breve periodo, e l'entità dell'impegno finanziario appaiono adeguati alla fase attuale di sviluppo dell'epidemia”, sostiene la Banca d'Italia, sottolineando come "il Governo ha già annunciato di essere pronto ad assumere ulteriori provvedimenti in funzione dell'evoluzione della crisi. I margini di azione si sono ampliati con il riconoscimento”.
Per Confindustria, bene ha fatto finora il Governo, però servono anche "interventi rapidi, urgenti, per costruire i presidi necessari a garantire le condizioni per ripartire, interventi che si concentrino su alcune priorità ben definite priorità, a partire dalla necessità di: 1. evitare che, in un momento di fortissima contrazione della liquidità, siano le imprese a dover far fronte alle anticipazioni per la corresponsione della cassa integrazione ai lavoratori; 2. posticipare e anche rateizzare tutti i pagamenti fiscali e contributivi per le imprese piccole, medie e grandi, evitando di drenare risorse che, a causa di chiusure e rallentamenti della produzione, vengono a mancare; 3. potenziare tutti i sistemi di garanzia per sostenere la liquidità a breve e a lungo termine. Interventi che devono essere sì rapidi, ma al tempo stesso meditati”.
Per Confindustria, bene ha fatto finora il Governo, però servono anche "interventi rapidi, urgenti, per costruire i presidi necessari a garantire le condizioni per ripartire, interventi che si concentrino su alcune priorità ben definite priorità, a partire dalla necessità di: 1. evitare che, in un momento di fortissima contrazione della liquidità, siano le imprese a dover far fronte alle anticipazioni per la corresponsione della cassa integrazione ai lavoratori; 2. posticipare e anche rateizzare tutti i pagamenti fiscali e contributivi per le imprese piccole, medie e grandi, evitando di drenare risorse che, a causa di chiusure e rallentamenti della produzione, vengono a mancare; 3. potenziare tutti i sistemi di garanzia per sostenere la liquidità a breve e a lungo termine. Interventi che devono essere sì rapidi, ma al tempo stesso meditati”.
Memoria sulla conversione in legge del decreto "Cura Italia"
[Confindustria] Audizione informale sul d-l n. 18/2020 - Potenziamento SSN e sostegno economico emergenza COVID - 25.03.2020 -
[Confindustria] Audizione informale sul d-l n. 18/2020 - Potenziamento SSN e sostegno economico emergenza COVID - 25.03.2020 -
[CNEL] Audizione informale sul d-l n. 18/2020 - Potenziamento SSN e sostegno economico emergenza COVID - 25.03.2020 -
CURA ITALIA, CONFINDUSTRIA: PROROGARE RINVIO SCADENZE. SOGLIA 2MLN È MIOPE
( gs / 26.03.20 )
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