Documento della Conferenza delle Regioni del 12 marzo
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Emergenza coronavirus: parere 12 marzo su prime misure urgenti di sostegno
(Regioni.it 3800 - 17/03/2020) Nel corso della Conferenza delle Regioni del 12 marzo è stato dato parere favorevole al primo provvedimento economico del Governo in merito all'emergenza coronavirus.
E' stato così approvato un documento che condiziona l'espressione del parere favorevole all'impegno del Governo di accogliere le proposte emendative con i provvedimenti ritenuti più idonei e aggiornati ai continui sviluppi dell'attuale fase emergenziale.
In particolare è stato approvato il parere sul decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da covid-19”
Posizione sul decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da covid-19
Premessa
Preliminarmente, si segnala che il DL in esame circoscriveva alcuni interventi ai comuni individuati dall’Allegato 1 del DPCM del 1° marzo 2020, la c.d. “zona rossa” (nella Regione Lombardia: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D'Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini. Nella Regione Veneto: Vò). Già superato dal DPCM 8 marzo 2020, con quello del 9 marzo 2020 il perimetro territoriale dell’emergenza è stato esteso a tutto il territorio nazionale determinando effetti giuridici differenziati sia per ambito temporale, sia per ambito territoriale che avranno un sicuro impatto sulle scelte sottostanti alle modalità di conversione dello stesso decreto-legge.
Più precisamente, alla luce della sequenza dei Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, alcune misure del DL attualmente in conversione potrebbero essere conseguentemente riformulate adeguando l’ambito di applicazione alla nuova ripartizione territoriale che ha dapprima superato la fattispecie della cosiddetta “zona rossa”, poi quella della cosiddetta “zona arancione”. In alternativa, si dovranno considerare le diverse situazioni giuridiche determinatesi con il combinato disposto delle previsioni dello stesso decreto legge 9/2020 e gli stessi Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, per cui le misure economiche individuate per i cittadini delle ex “zone rosse” avranno efficacia fino al loro superamento dell’8 marzo 2020.
A secondo della scelta operata a monte, cambia radicalmente il contesto in cui formulare il richiesto parere, soprattutto con riferimento ai fabbisogni finanziari per ciascuna misura e ai saldi complessivi del provvedimento.
D’altro canto, il contesto attuale impone un cambio di paradigma per il settore economico, per la tutela delle famiglie, per il rilancio delle imprese infrastrutturando il Paese a partire dalle seguenti considerazioni e alla luce dei seguenti emendamenti:
1. Sostegno alla trasformazione digitale delle imprese. Dopo industria 4.0 occorre investire sui seguenti due fronti:
- soft digital skills per tutti i lavoratori e alte competenze digitali per la trasformazione digitale delle imprese;
- e-commerce, supportando le imprese, con un piano straordinario, a promuoversi e a vendere on line;
2. Interventi di semplificazione e accelerazione a favore della realizzazione del Piano Banda Ultra Larga – FASE 1 Aree Bianche e FASE 2 Aree Grigie.
per la FASE 1 occorre:
-sbloccare secondo criteri di urgenza i permessi da parte di ANAS, RFI, Sovrintendenze, Comuni, Consorzi di Bonifica, ecc.;
- permettere l’affidamento diretto dei servizi di progettazione a soggetto territoriale (uno per regione) da parte di Open Fiber (occorre considerare che l’attuale società che progetta- individuata con gara pubblica - è in stato fallimentare e ciò sta rallentando non poco i lavori);
- accelerare i necessari chiarimenti in ordine alla rete unica nazionale con la convergenza su di essa delle infrastrutture esistenti. Si tratta di una infrastruttura strategica per il Paese e, quindi, va deciso che dovrà essere una e una sola, in mani pubbliche e data in concessione;
- attivare subito i fondi dei voucher per dare connettività alle scuole anche assegnandoli alle Regioni che si impegnano a realizzare i lavori in tempi stretti (non con la modalità voucher ma con investimenti diretti della PA; il servizio in un secondo momento potrà essere gestito dal Consorzio GARR su mandato del MIUR);
per la FASE 2 va, invece, chiesto all’EU di sbloccare in tempi rapidissimi la possibilità di intervenire sulle aree grigie utilizzando anche i fondi dei voucher previsti per cittadini ed imprese si tratta di una opportunità di investimento (posti di lavoro) e di competitività del sistema produttivo nazionale che è installato per la maggior parte nei piccoli e medi centri che sono oggi “aree grigie”;
1. Azione coordinata a livello nazionale per la transizione alla didattica digitale per tutte le scuole di ogni ordine e grado, con formazione per i docenti e applicazione di modelli organizzativi e modalità operative omogenee su base regionale. Le scuole in questi anni hanno ottenuto tecnologie, connettività, formazione ma sempre in modo disomogeneo e non sempre con continuità. Serve assicurare che entro 12 mesi il sistema nazionale (su base regionale) sia pronto a gestire una formazione mista in tempi di normalità e totalmente digitalizzata in tempi di crisi. Nell’immediato servono taskforce regionali che supportino gli USR nell’accompagnamento e facilitazione all’uso delle tecnologie da parte dei docenti;
2. Campagna nazionale per le competenze digitali e per la cittadinanza digitale per ogni cittadino della Repubblica Italiana mediante occasioni di formazione su pochi basilari elementi di soft digital skills (anche in integrazione e complementarietà con azioni rivolte alle imprese). Dovrà essere un’Azione coordinata a livello regionale con le strutture della formazione professionale e/o con le scuole/università;
3. Smart Working incentivato, che richiede chiarimenti normativi e semplificazioni per poterlo estendere maggiormente. In situazioni di emergenza nella P. A. deve essere attivato immediatamente e il dipendente deve poter utilizzare anche propri strumenti privati ( personal computer, licenze programmi etc.). Occorre incentivare le amministrazioni per la creazione di aree extranet per rendere disponibili ai “lavoratori agili” i sistemi operativi che si utilizzano presso la propria amministrazione.
In relazione a queste considerazioni, si esprime parere favorevole al DL 9/2020 condizionato all’accoglimento dei seguenti emendamenti che possono essere inseriti individuando i provvedimenti normativi più idonei attesa l’attività di decretazione d’urgenza del Parlamento in questa fase emergenziale.
Link al documento della Conferenza delle Regioni del 12 marzo 2020: Posizione sul decreto-legge 2 marzo 2020, n. 9, recante misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da covid-19
( gs / 17.03.20 )
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