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Balneari: Boccia garantisce "verrà fuori sicuramente un Dpcm con indicazioni di rotta"
Ma "non sarà abbastanza perché aspettiamo la decisione finale di Bruxelles"
(Regioni.it 3783 - 21/02/2020) “Bisogna passare dalle parole ai fatti, servono risposte certe in tempi rapidi, per garantire la proroga delle concessioni demaniali marittime per i prossimi 15 anni”. Questa la richiesta avanzata il 20 febbraio in Conferenza Unificata tra Stato, Regioni e Comuni. Tra gli altri a sottolineare le ragioni dei territori è intrevenuto l’assessore al Demanio di Regione Liguria, Marco Scajola, chiedendo proprrio tempi rapidi e certi sul fronte delle concessioni balneari. Nel corso del confronto è stato "ottenuto l’impegno del ministro Boccia – ha spiegato Scajola – di portare la questione all’ordine del giorno della riunione del Consiglio dei ministri. Vigileremo affinché siano assunti i provvedimenti necessari. Manca, infatti, il decreto attuativo della legge 145/2018 che ha prorogato di 15 anni le concessioni demaniali marittime: nonostante le ripetute richieste di incontro e le sollecitazioni, non sono arrivate risposte. Quel decreto avrebbe dovuto essere approvato entro il 30 aprile scorso: a quasi un anno di distanza e alla vigilia dell’avvio della stagione, la pazienza delle Regioni, dei Comuni e delle imprese è esaurita, non possiamo più aspettare. In gioco c’è il futuro di oltre 30 mila aziende in Italia, una realtà economica e sociale fondamentale per il paese. Siamo pronti da tempo a lavorare insieme per definire eventuali elementi che il governo ritenga utile approfondire ma non possiamo accettare ulteriori rinvii o dilazioni. Pretendiamo che il Governo intervenga subito, per garantire il lavoro di tante imprese presenti e attive sul territorio da anni, che creano ricchezza e occupazione e hanno investito risorse importanti, soprattutto in Liguria dove hanno dovuto far fronte ai danni ingentissimi provocati dalle mareggiate e oggi hanno bisogno di avere certezze sul futuro”, conclude Scajola.
Alle osservazioni ha replicato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia a termine della Conferenza Stato-Regioni. "Basta con il tutti contro tutti. Tutti noi rappresentiamo lo Stato. Stiamo cercando di ricucire le tante voragini che ci sono nel tessuto istituzionale. Per fare un esempio, sulle concessioni balneari e su quelle idroelettriche dove abbiamo procedure di infrazione, siamo in queste condizioni perché in passato sono state scelte scorciatoie che sono inaccettabili. Oggi abbiamo ricostruito questo tessuto di fiducia istituzionale qui alla conferenza Stato-Regioni per trovare poi una soluzione definitiva da portare a Bruxelles a testa alta. Questa è la differenza tra chi urlava all'Europa poi ci faceva ritrovare con lo spread alto e un numero imprecisato di procedure di infrazione e chi senza minacciare nessuno si siede al tavolo per risolvere i problemi. Continua l'impegno del governo a rimettere ordine a un caos generato da una decisine del precedente governo rispetto agli stabilimenti e alle concessioni balneari: il nostro obiettivo è quello di non rimettere più il nostro Paese nella condizione di subire procedure di infrazione. Abbiamo chiesto alle Regioni di trasmetterci la mappatura delle concessioni balneari entro fine marzo perché entro il 30 aprile 2019 lo scorso governo avrebbe dovuto varare il Dpcm con quella mappatura che non è mai stata fatta", ha aggiunto il ministro. "E' mancata fiducia tra le istituzioni, c'è stata una rottura tra i diversi livelli istituzionali e noi stiamo cercando di porvi rimedio - ha aggiunto - Entro i prossimi 45 giorni verrà fuori sicuramente questo Dpcm che dà indicazioni di rotta. Non sarà abbastanza perché aspettiamo la decisione finale di Bruxelles. In questo momento bisogna rispettare tutti gli operatori economici, gli investitori, gli ambientalisti, i sindaci e i presidenti di Regione. Ma il nodo resta uno: se si fanno norme attraverso scorciatoie per portare a casa applausi di brevissimo termine poi si creano pasticci come quello accaduto qui oggi in conferenza Stato-regioni in cui tutti, governatori e sindaci, tirano fuori lettere delle diverse Procure della Repubblica che chiedono i di andare avanti o di fermarsi Non è accettabile, tocca a noi mettere ordine".
A Trieste la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia - Dopo essere già intervenuta nel recente passato con provvedimenti ad hoc - sta mantenendo altissima l'attenzione sul problema delle concessioni demaniali marittime e lavorando con il massimo impegno per trovare in tempi rapidi una soluzione che tuteli anche gli investimenti degli operatori e i posti di lavoro. In poche settimane l'esecutivo punta, infatti, a predisporre una nuova norma, condivisa da tutti i portatori di interesse, in grado di dare certezza sia al comparto turistico-balneare che a quello della nautica.
Questo il passaggio fondamentale dell'incontro che gli assessori regionali al Demanio e al Turismo hanno avuto il 21 febbraio a Trieste con i sindacati di settore e gli stakeholder, preoccupati per le ripercussioni che l'attuale situazione possa causare in particolare alla stagione estiva ormai alle porte.
Nel corso del vertice è stato ricordato che la Giunta regionale ha già chiesto al Governo nazionale interventi concreti per mettere ordine nelle concessioni demaniali marittime. Uno stallo, quello attuale, provocato dalla sentenza del Consiglio di Stato e dalla nota che la Procura di Genova ha inoltrato alle pubbliche amministrazioni, con la quale è stato rimarcato il rischio di violazione della direttiva europea Bolkestein e delle conseguenti sanzioni amministrative in caso di proroga automatica delle concessioni.
Gli assessori regionali al Demanio e al Turismo hanno anche voluto rassicurare i tanti presenti alla riunione sulla disponibilità della Giunta ad approvare comunque delle proroghe tecniche di lunga durata. Ma l'obiettivo più ambizioso è quello di mettere mano a un nuovo provvedimento legislativo che tenga conto del peculiare tessuto socioeconomico del Friuli Venezia Giulia nel quale il turismo e le attività legate al mare giocano un ruolo molto importante. Proprio con queste finalità la Giunta regionale ha annunciato, infine, di voler convocare ancora tutti i portatori di interesse per analizzare i problemi sul tavolo e raccogliere le diverse istanze.
A Trieste la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia - Dopo essere già intervenuta nel recente passato con provvedimenti ad hoc - sta mantenendo altissima l'attenzione sul problema delle concessioni demaniali marittime e lavorando con il massimo impegno per trovare in tempi rapidi una soluzione che tuteli anche gli investimenti degli operatori e i posti di lavoro. In poche settimane l'esecutivo punta, infatti, a predisporre una nuova norma, condivisa da tutti i portatori di interesse, in grado di dare certezza sia al comparto turistico-balneare che a quello della nautica.
Questo il passaggio fondamentale dell'incontro che gli assessori regionali al Demanio e al Turismo hanno avuto il 21 febbraio a Trieste con i sindacati di settore e gli stakeholder, preoccupati per le ripercussioni che l'attuale situazione possa causare in particolare alla stagione estiva ormai alle porte.
Nel corso del vertice è stato ricordato che la Giunta regionale ha già chiesto al Governo nazionale interventi concreti per mettere ordine nelle concessioni demaniali marittime. Uno stallo, quello attuale, provocato dalla sentenza del Consiglio di Stato e dalla nota che la Procura di Genova ha inoltrato alle pubbliche amministrazioni, con la quale è stato rimarcato il rischio di violazione della direttiva europea Bolkestein e delle conseguenti sanzioni amministrative in caso di proroga automatica delle concessioni.
Gli assessori regionali al Demanio e al Turismo hanno anche voluto rassicurare i tanti presenti alla riunione sulla disponibilità della Giunta ad approvare comunque delle proroghe tecniche di lunga durata. Ma l'obiettivo più ambizioso è quello di mettere mano a un nuovo provvedimento legislativo che tenga conto del peculiare tessuto socioeconomico del Friuli Venezia Giulia nel quale il turismo e le attività legate al mare giocano un ruolo molto importante. Proprio con queste finalità la Giunta regionale ha annunciato, infine, di voler convocare ancora tutti i portatori di interesse per analizzare i problemi sul tavolo e raccogliere le diverse istanze.
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[Friuli Venezia Giulia] Demanio marittimo: Giunta, nuova legge tutelerà imprese e occupazione
( red / 21.02.20 )
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