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Regioni.it

n. 3780 - martedì 18 febbraio 2020

Sommario
- Prosecco: Zaia ai viticoltori, stop a nuove piantumazioni
- Covid-19: Zingaretti, centrali la scienza e la formazione universitaria
- Fedriga: parte coordinamento territori
- Liguria e Sicilia ricordano Frank Sinatra
- Cerved-Fondazione Bellisario: la presenza delle donne nella dirigenza
- Automotive: Patuanelli incontra rappresentanti di aziende, associazioni e Conferenza delle Regioni

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Prosecco: Zaia ai viticoltori, stop a nuove piantumazioni

(Regioni.it 3780 - 18/02/2020) A dieci anni dal decreto ministeriale del 17 luglio 2009 che ha tutelato l’uso esclusivo del termine Prosecco all’area delle colline di Conegliano e Valdobbiadene e delle 5 province venete di Treviso. Venezia, Padova, Vicenza e Belluno (oltre alle 4 province friulane), i viticoltori del Veneto hanno conquistato il mercato mondiale. Un successo che si misura con gli oltre 600 milioni di bottiglie vendute oggi nel mondo (più dello Champagne) rispetto ai 200 milioni di bottiglie della ‘vecchia’ Doc Conegliano Valdobbiadene e della Igt ‘di pianura’ di dieci anni fa.
“Con l’operazione del 2009, che ha separato la denominazione del vino (Prosecco) da quello della varietà della vite (glera) - spiega il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia (agli oltre mille produttori del mondo delle Doc e Dogc venete convenuti alla Fiera di Godega di Sant’Urbano è stato il, nel corso del convegno inaugurale “Quali prospettive per il sistema Prosecco e Pinot grigio”) - abbiamo sottratto al resto del mondo l’uso del nome e impedito che si piantino vigneti di Prosecco in altre regioni d’Italia e d’Europa. Ma il boom del Prosecco ora va accompagnato con qualche sforzo in più”.
La tutela del nome e del prodotto passa, secondo il Presidente, per lo stop a nuove piantumazioni di glera (“io non firmerò mai nessun decreto per autorizzare nuove superfici alla produzione di Prosecco, casomai si potranno recuperare piantumazioni di glera preesistenti e di vecchia data”), per la valorizzazione Unesco dei 9.700 ettari dell’area collinare tra Conegliano e Valdobbiadene ‘cuore’ dell’area Prosecco, e per un’agricoltura ‘a chimica zero’. “Non è vero che non si può coltivare senza glifosate e senza presidi. Non posso accettare che i produttori del Prosecco siano sul banco degli imputati: produrre in modo sostenibile si può – è stato il messaggio finale delPresidente del Veneto - Spetta ai Consorzi di tutela utilizzare bene gli strumenti giuridici della programmazione (riserva, stoccaggio o blocco agli incrementi di potenziale) per governare l’offerta e tutelare il reddito dei viticoltori. Dove ci sono viticoltori non ci sono frane, sono loro il primo presidio del territorio”.

 
[Veneto] PROSECCO: PRESIDENTE REGIONE, STOP A NUOVE PIANTUMAZIONI, I CONSORZI DEVONO PROGRAMMARE A TUTELA DI REDDITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ DEI VIGNETI


[Veneto] VITICOLTURA: ASSESSORE VENETO, “TRA 10 ANNI L’USO DI PRODOTTI CHIMICI DOVRÀ ESSERE DIMEZZATO”


( red / 18.02.20 )
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Il periodico telematico a carattere informativo plurisettimanale “Regioni.it” è curato dall’Ufficio Stampa del CINSEDO nell’ambito delle attività di comunicazione e informazione della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome

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